Life, monitoraggio discariche



Un progetto che avrebbe permesso il monitoraggio delle discariche abusive sin dal 1998, evitando la nascita di discariche come:

Foggia, ecco la discarica abusiva più grande d'Europa

Dodici imprenditori agli arresti, nove società coinvolte Per l'accusa hanno deviato e inquinato il fiume Cervaro. Gli inquirenti: «Assordante e inerte silenzio delle autorità amministrative locali, pur deputate ai controlli in via preventiva» Vendola, ha commentato: «Siamo di fronte a una Gomorra subappenninica».
5 giugno 2008
Luca Pernice
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
-FOGGIA — Una discarica abusiva enorme, forse la più grande d'Europa, con una massa di circa 500mila tonnellate che ha invaso un'area nelle campagne del Foggiano, fino a deviare il corso del fiume Cervaro. E' quanto scoperto dai carabinieri che hanno arrestato 12 imprenditori coinvolti a vario titolo nel traffico di rifiuti speciali e pericolosi e accusati anche di disastro ambientale. La discarica è stata scoperta nel corso di accertamenti compiuti dai militari del Noe sui lavori di ampliamento della vicina discarica autorizzata di Deliceto. Il governatore pugliese, Nichi Vendola, ha commentato: «Siamo di fronte a una Gomorra subappenninica».
«Una delle più devastanti metamorfosi del territorio della provincia di Foggia ». Con queste parole il gip Enrico Di Dedda, ha descritto l'operazione dei carabinieri del Noe, il Nucleo Operativo Ecologico di Bari e del comando provinciale di Foggia che, ieri, hanno arrestato dodici persone per traffico illecito di rifiuti speciali e pericolosi e disastro ambientale. «Black River» l'operazione che ha scoperto un vero e proprio disastro ambientale nelle campagne tra Deliceto e Castelluccio dei Sauri dove era stata realizzata una discarica abusiva, la più grande d'europa, inquinando gravemente anche il torrente Cervaro.
Gli indagati hanno ottenuto gli arresti domiciliari. Il tutto è nato dal progetto dell'allargamento della nuova discarica di rifiuti solidi urbani del comune di Deliceto: lavori appaltati alla ditta Agecos di Rocco Bonassisa. La ditta invece di versare i rifiuti dello scavo per realizzare il nuovo sito in apposite discariche come prevede la legge - li portava, grazie a ditte di trasporti compiacenti, in un terreno che costeggiava il Cervaro in località «La Verità», nelle campagne di Castelluccio dei Sauri.
L'area su cui era stata realizzata la discarica abusiva, grande quanto otto campi di calcio, era sottoposta a vincolo idrogeologico e paesaggistico. Il materiale che veniva versato era composto da rifiuti speciali e pericolosi. La discarica di Deliceto, su cui si stavano effettuando i lavori di scavo, infatti, distava sette metri dalla vecchia discarica che tracimava percolato andando ad inquinare il nuovo sito: percolato che non veniva pulito per problemi tra il comune di Deliceto e la ditta che gestiva il vecchio sito. Una sorta - spiegano gli inquirenti - di «produzione di rifiuti a mezzo rifiuti, aumentando così esponenzialmente il danno ambientale e la salute nell'assordante e inerte silenzio delle autorità ammini-strative locali, pur deputate ai controlli in via preventiva».
Una produzione che avrebbe portato l'Agecos a realizzare la nuova discarica con un notevole risparmio sui costi: due milioni e mezzo di euro. Realizzare legalmente la discarica avrebbe esaurito il contributo della regione Puglia ammontante a due milioni di euro. Per questo motivo l'Agecos si sarebbe servito di persone e ditte compiacenti: un chimico che avrebbe falsificato il certificato su un campione del prodotto di scavo; un agricoltore che avrebbe «ricevuto» sul suo terreno i rifiuti; i titolari di un impianto di frantumazione inerti che avrebbero realizzato la strada sul Cervaro per facilitare l'accesso dei camion modificando il corso normale del torrente e i titolari delle ditte di trasporti che, da aprile a giugno del 2007, hanno versato oltre 500mila tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi.
Una organizzazione che, secondo quanto dichiarato dal procuratore di Foggia Vincenzo Russo, avrebbe provocato un danno ambientale di proporzioni inimmaginabili se si pensa che per ripristinare tutta l'area inquinata sarebbero necessari 315 milioni di euro. La Procura di Napoli ha classificato un disastro ambientale con 58 mila tonnellate di rifiuti: nella discarica abusiva in provincia di Foggia ne sono stati trovati 10 volte di più.



Ostacolato nella sua realizzazione forse per agevolare personaggi a cui la pubblica amministrazione ha affidato concessioni eoliche e progetti che hanno ostacolato progetti di sviluppo sostenibili.

Il progetto prevedeva:
B1: Pianificazione e organizzazione di un sistema innovativo di manutenzione delle aree boschive
La pianificazione e l’organizzazione della manutenzione delle aree boschive sarà attuata con riferimento sia ai principi ed ai criteri della Gestione Forestale Sostenibile sia ai piani antincendio boschivo della Regione Puglia e del Parco nazionale del Gargano, con priorità per gli habitat a rischio e per le zone di interfaccia urbano-foresta. Sarà sperimentata la possibilità di creare condizioni per l’autofinanziamento degli interventi (recupero biomassa a fini energetici, creazione di aree per gli usi turistici compatibili) e per la possibile gestione partecipata delle aree (enti pubblici+ cooperative)

B2: Realizzazione delle infrastrutture telematiche per la connessione di sistemi tecnologici.
Le aree da monitorare saranno quelle più interne del Gargano dove sono insediate strutture agrituristiche e aziende agrozootecniche nonché gli habitat a maggior pericolo di incendio (pinete , leccete, praterie con orchidee).

B3: Analisi e pianificazione delle potenzialità energetiche (elettricità e calore) degli scarti delle aree boschive e sviluppo di un piano di sfruttamento
Il progetto prevede un approfondimento di studio con una metodologia di stima basata sull’elaborazione, attraverso tecniche geomatiche, di database ambientali e dati dendroauxometrici appositamente rilevati, funzionali a quantificare gli aspetti di seguito descritti.
Produttività annua potenziale di biomassa legnosa per fini energetici: rappresenta la quota parte di biomassa legnosa annualmente prodotta dai boschi presenti nel comprensorio indagato che può essere utilizzata in modo sostenibile, ovvero entro i limiti di naturale rinnovabilità della risorsa. Questa grandezza corrisponde al valore annuale dell’accrescimento in biomassa legnosa dei tipi forestali e colturali presenti nel comprensorio esaminato ed è stimabile attraverso l’incremento corrente di massa legnosa (Ic). Nel caso di studio, la derivazione di tale grandezza sarà effettuata tramite elaborazioni GIS di una originale Carta dei tipi forestali del Gargano e del particellare assestamentale in formato digitale che sarà reso disponibile per il territorio dei comuni coinvolti nel progetto.
I criteri cautelativi di prelievo applicati nel modello di stima ipotizzato sono largamente compatibili con un utilizzo sostenibile delle risorse forestali all’interno delle aree protette (in particolare zone B, C e D dei Parchi nazionali) e dei siti Natura 2000.
Le indagini che saranno condotte consentiranno anche di dotare i comuni che aderiranno al progetto, di una cartografia forestale di dettaglio indispensabile per la redazione dei Piani di Assestamento Forestale, documenti pianificatori indispensabili per tutte le attività che si prevede di realizzare nei boschi.

B4: Avvio di una filiera del legno che ne valorizzi e supporti la gestione sostenibile e le potenzialità economiche, verificando come questa possa collegarsi con le attività agricole.
Saranno avviate azioni pilota per una filiera del legno con un accordo/patto di filiera rappresenta la fondamentale relazione contrattuale che deve legare tutti gli attori territoriali (proprietari boschivi e agricoli, pubbliche amministrazioni, operatori forestali, società di trasformazione energetica, clienti dell’energia termica) coinvolti nella costruzione di una piccola centrale cogenerativa da alimentare con cippato di legna rinvenienti dagli scarti legnosi delle attività agroselvicolturali compresa la short rotation forestry.

B5: Avvio di attività formative per la diffusione di tecniche di ingegneria naturalistica.
Saranno realizzati corsi e cantieri scuola per operatori e tecnici al fine di diffondere l’uso delle tecniche di ingegneria Naturalistica anche valutando la possibilità di creare una struttura permanente per la formazione in tale ambito.

B6: Sviluppo e sperimentazione di modelli gestionali che valutino l’integrazione tra lo sfruttamento delle risorse forestali e la loro valorizzazione in chiave turistica.
Saranno sviluppati e sperimentati modelli gestionali per valutare la possibilità di integrare l’utilizzo della risorsa legno e la valorizzazione turistica dei boschi anche con modelli gestionali specifici per il Silvoturismo. Saranno interessate aree già utilizzate per il turismo ed aree potenzialmente molto vocate.

B7: realizzazione di infrastrutture wifi ed access point.
Le aree di intervento saranno quelle più interne del Gargano dove sono insediate strutture agrituristiche e aziende agrozootecniche nonché quelle nelle quali ricadono le reti di sentieristica attrezzata e le ciclovie,.

C. Monitoring of the impact of the project actions
C1: Monitoring of environmental, technical and socio-economic impact of the project

D. Communication and dissemination actions
D1: Building and updating the project website
D2: Production of communication and dissemination materials
D3: Diffusione e scambio di buone pratiche in atto nell'UE
D4: Participating in dissemination events (conferences, workshop, seminars..) presenting technical communications of project experience
D5: Production of technical and scientific publications
D7: Layman's report


Progetto Completo

U N I O N E E U R O P E A

SVILUPPO DI UN SISTEMA ESPERTO DI CONTROLLO, VALUTAZIONE E PIANIFICAZIONE AMBIENMTALE (ENVIRONAMENTAL PLANNING SYSTEM) PER LA RISORSA “PARCO NAZIONALE DEL  GARGANO.

P R O G E T T O I M P R E S A s . r . l .
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  • PROGETTO IMPRESA s.r.l.
  • AMMINISTARZIONE PROVINCIALE DI FOGGIA
  • INFOR STUDIO s.n.c.

P R O G R A M M A L I F E

CREAZIONE DI UN SISTEMA ESPERTO DI SUPPORTO AL MONITORAGGIO, ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE E ALLA PIANIFICAZIONE DELLA RISORSA “PARCO DEL GARGANO”

  • STRUMENTO FINANZIARIO LIFE
  • IPOTESI PROGETTUALE
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CHE COS’E’ IL LIFE

La funzione dello strumento finanziario LIFE (L’instrument financier pour l’environement), la cui base giuridica è il regolamento CEE n° 1973/92 adottato dal Consiglio il 21 maggio 1992, è di contribuire allo sviluppo e alla messa in atto della politica e della legislazione comunitaria sull’ambiente.
L’obiettivo prioritario del LIFE è la promozione di uno sviluppo durevole e rispettoso delle risorse naturali, inoltre il Programma si propone di contenere le varie forme di inquinamento.


IL SOSTEGNO FINANZIARIO

Conformemente all’articolo 4 del Regolamento Cee n° 1973/92 ed in accordo con la natura delle azioni, il sostegno finanziario di LIFE prenderà la forma di cofinanziamento di azioni, o abbuoni di interesse.
    Il contributo finanziario comunitario rientra nei limiti massimi qui di seguito indicati, a fronte dei costi ammissibili:
  • il 30% del costo per i progetti generatori di reddito (p.es. tecnologie pulite, riciclaggio dei rifiuti, ecc);
  • il 50% del costo per le altre azioni, ivi comprese la conservazione della natura
  • il 75% del costo per le azioni riguardanti i biotopi, gli habitat e le specie;
  • il 100% per le misure di assistenza tecnica ai paesi terzi (rivieraschi del Mediterraneo e del Baltico).

CHE COSA FINANZIA IL LIFE

Il sostegno finanziario della Comunità può essere accordato ad azioni che rivestono un interesse comunitario, che contribuiscono significativamente all’attuazione della politica comunitaria in materia di ambiente e che rispettano le condizioni di applicazione del principio “chi inquina paga”
Tale sostegno riguarda in particolare azioni preparatorie, di dimostrazione, di sensibilizzazione, di incentivazione e di assistenza tecnica.
Possono fruire del sostegno finanziario della Comunità i seguenti settori:
  • PROMOZIONE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE E DELLA QUALITA’ DELL’AMBIENTE
  • TUTELA DEGLI HABITAT E DELLA NATURA
  • STRUTTURE AMMINISTRATIVE E SERVIZI PER L’AMBIENTE
ISTRUZIONE, FORMAZIONE ED INFORMAZIONE
CHI PUO’ PARTECIPARE

Lo strumento finanziario LIFE o giuridiche stabilite nell’Unione europea.
Le proposte potranno implicare una collaborazione tra diversi partner. In questo caso è necessario scegliere e nominare all’interno del gruppo un responsabile nei confronti della Commissione.


QUANDO E DOVE PRESENTARE LA PROPOSTA

La proposta di candidatura per accedere ai benefici del Programma dovrà essere trasmessa in 6 copie presso il Gabinetto del Ministro dell’Ambiente entro 15 febbraio 1995.
La Commissione, considerando i tempi previsti dall’iter di valutazione delle proposte, prevede di poter comunicare ai singoli beneficiari la decisione di concessione del contributo entro il mese di ottobre 1995.


SISTEMA DI GESTIONE DEL PARCO DEL GARGANO

La seguente ipotesi progettuale si prefigge, attraverso la creazione di un sistema esperto di controllo, valutazione e pianificazione ambientale (environement planning system: E.P.S.), di salvaguardare, pianificare e valorizzare la risorsa “Parco”.
L’ E.P.S. utilizzerà le più innovative tecnologie e sarà preceduto da una fase di raccolta di informazioni (cartografie tematiche, legislative, bibliografie, fauna, flora, beni storico-culturali, etc.) che attraverso rilevazioni sul campo, satellitari e di altro genere, costituirà la base indispensabile per la creazione della banca dati del “Parco del Gargano”.
L’E.P.S., quale sistema di gestione del territorio, permettendo l’integrazione di mappe, data base, immagini e filmati ed il collegamento ad un potente strumento di gestione relazionale, rappresenterà un efficiente supporto decisionale e di verifica preventiva ed ex post.
Inoltre, attraverso l’aggiornamento delle informazioni contenute nel data base e la costante rilevazione degli effetti derivanti dall’implementazione della pianificazione del Parco, l’E.P.S. acquisirà maggiore efficienza e funzionalità.
In definitiva la realizzazione delle azioni previste garantirà: il monitoraggio del territorio, la standardizzazione e semplificazione delle procedure di valutazione di impatto ambientale e consentirà di formulare in maniera razionale e nel pieno rispetto dell’habitat garganico il documento di pianificazione generale (master plan) del Parco.

2. SINTESI DELLA RELAZIONE TECNICA

Il progetto, attraverso la creazione di un sistema esperto di controllo, valutazione e pianificazione ambientale (environemental planning system: E.P.S.), si prefigge l’obiettivo di salvaguardare, pianificare e valorizzare la risorsa “Parco Nazionale del Gargano”.
L’ E.P.S. utilizzerà le più innovative tecnologie e sarà avviato da una fase di raccolta di informazioni (cartografie tematiche, leggi, bibliografie, fauna, flora, beni storico-culturali, etc.) che attraverso rilevazioni sul campo, satellitari e di altro genere, costituirà la base indispensabile per la creazione della banca dati del “Parco Nazionale del Gargano”.
L’E.P.S., quale sistema di gestione del territorio, permettendo l’integrazione di mappe, data base, immagini e filmati ed il collegamento ad un potente strumento di gestione relazionale, rappresenterà un efficiente supporto decisionale e di verifica preventiva ed ex post.
Inoltre, attraverso l’aggiornamento delle informazioni contenute nel data base e la costante rilevazione degli effetti derivanti dall’implementazione della pianificazione del Parco, l’E.P.S. acquisirà nel tempo maggiore efficienza e funzionalità.
In definitiva, la realizzazione delle azioni previste garantirà sia il monitoraggio del territorio che la standardizzazione e semplificazione delle procedure di valutazione di impatto ambientale e consentirà di formulare in maniera razionale e nel pieno rispetto dell’habitat garganico il documento di pianificazione generale (master plan) del Parco.

CATEGORIA DI PRIORITA’ A.1.1

TITOLO DEL PROGETTO:
Sviluppo di un sistema esperto di controllo, valutazione e pianificazione ambientale (environemental planning system: E.P.S.), per la risorsa “Parco Nazionale del Gargano”.
Località: Provincia di Foggia Territorio del Parco Nazionale del Gargano
Regione: Puglia

NOME ED INDIRIZZO COMPLETO DEL PROPONENTE
Ragione sociale: Progetto Impresa S.r.l.
Responsabile del progetto: Michele Piano
Tempi di realizzazione del progetto (mesi): 36
1. DESCRIZIONE DEL PROGETTO

La presente iniziativa nasce dall’esigenza di assicurare al territorio del Parco Nazionale del Gargano uno sviluppo urbanistico ed economico, rispettoso delle sue caratteristiche naturali ed ambientali.
Il raggiungimento di tale obiettivo è collegato:
  • all’ampliamento e alla razionalizzazione del bagaglio conoscitivo delle risorse, dei fenomeni naturali, delle caratteristiche socio-economiche del territorio in cui verrà realizzato l’intervento;
  • al continuo monitoraggio degli effetti sull’habitat dovuti a fenomeni naturali e/o interventi antropici;
L’implementazione delle azioni progettuali, che di seguito saranno esposte, è la risultante di una serie di fasi tra loro strettamente correlate e sostanzialmente miranti alla ottimizzazione delle attività di controllo, valutazione, pianificazione e gestione della risorsa “Parco”.
Essa scaturirà dalle tre seguenti azioni:
  • la raccolta delle informazioni sul territorio attraverso il monitoraggio delle emergenze geologiche, emergenze idrogeologiche, biotipi di particolare interesse, flora e vegetazione, fauna, paesaggi di rilevante valore panoramico, discariche ed individuazione dei siti abusivi, acque costiere, il controllo dell’inquinamento delle falde acquifere;
  • la valutazione delle caratteristiche ambientali significative;
  • la zonazione di aree a diversa vocazione;
  • la pianificazione di interventi prioritari di tutela/conservazione e fruizione/valorizzazione.
Queste azioni saranno affiancate da ulteriori azioni:
  • raccolta di cartografie;
  • raccolta di testi normanti in materia di gestione dei parchi;
questi dati verranno successivamente archiviati nei diversi livelli di cartografia tematica che opportunamente sovrapposti e consultati da figure specialistiche (geologi, biologi, naturalisti, ecc.) forniranno una qualificazione e validazione delle stesse informazioni.
L’attività di monitoraggio nel presente lavoro non assume quindi, mero carattere di controllo, ma bensì diventa parte fondamentale della gestione e pianificazione del territorio, nonchè strumento di preservazione delle sue risorse naturali.
Tali azioni verranno coordinate e gestite da un sistema esperto di controllo, valutazione e pianificazione ambientale (environemental planning system: E.P.S.), di cui si procede sinteticamente a illustrarne il funzionamento.

L’E.P.S. è un sistema informativo-decisionale che, collegando il contenuto di banche dati ad un G.I.S. (Geographics Information System), rappresenta la base informatica per tutte le funzioni cartografiche necessarie alla gestione di ogni tipo di informazione relativa al territorio; difatti comprenderà i sottoinsiemi software specializzati per le funzioni di cartografia vettoriale, digitalizzazione dei dati e trattamento di immagini/dati raster, in particolare le funzioni principali riguardano:
  • l’acquisizione di dati (da digitizer, tacheometri, fotogrammetrie, satelliti, immagin processing, ecc.);
  • la gestione della banca dati geografica intesa come un insieme di dati collegati graficamente e logicamente su un’intera superfice continua, senza frazionamenti;
  • i criteri di selezione e di ricerca di dati ed interrogazioni, con partenza da dati ad elementi grafici e viceversa;
  • la determinazione di modelli relazionali fra informazioni e dati;
  • il sistema di elaborazione di dati ibridi;
  • la correlazione con programmi di calcolo geodetici;
  • la generazione di modelli digitali del terreno.
In base ai dati acquisiti, verrà eseguita una suddivisione in zone, questa ripartizione terrà conto delle interconnessioni esistenti tra i dati nonchè delle aree di conflitto rilevabili. Il rilevamento sistematico e la classificazione delle zone avverranno secondo i seguenti criteri:
  • criterio di ordinamento basato su una numerazione progressiva;
  • comunità sul cui territorio si trova la zona;
  • denominazione della posizione;
  • destinazione attuale (ad esempio: terreno agricolo);
  • grado di protezione esistente (ad esempio: area di interesse paesaggistico);
  • funzione del bosco (ad esempio: bosco per protezione del suolo);
  • rappresentazione cartografica dei biotipi;
  • amministrazione forestale presso la quale è stata eseguita l’indagine;
  • necessità di protezione ambientale;
  • fattori che minacciano l’integrità ambientale;
  • ecc.
Questa impostazione consentirà le seguenti possibilità di valutazione:
  • identificazione di una zona mediante le informazioni grafiche e successiva visualizzazione delle informazioni alfanumeriche ad essa associate;
  • valorizzazione dei record alfanumerici secondo determinati criteri di ricerca e visualizzazione in ambiente grafico dei risultati così ottenuti.
A completamento della fase relativa al caricamento delle banche dati sarà possibile iniziare la fase di valutazione di impatto ambientale. L’E.P.S. per semplificare e rendere meno discrezionale l’attività decisionale, grazie ad un software appositamente creato, fornirà al valutatore i criteri e le soglie minime di impatto ambientale per il tipo di intervento. Tale software, valuterà ogni singola fase dell’intervento confrontandola con le informazioni contenute nelle banche dati (in aggiornamento costante).


L’ultimo stadio di attivazione dell’E.P.S. consiste nella gestione di un sistema telematico che verrà utilizzato sia per il controllo ed il monitoraggio costante dell’area, che per l’utilizzo remoto del sistema. Il primo tipo di utilizzo avverrà attraverso l’installazione di terminali dedicati al caricamento degli eventi e delle risultanze dei controlli e saranno dislocati all’interno dell’area Parco presso sedi distaccate dell’Amministrazione Provinciale, Guardia Forestale, Stazione metereologica, etc.
Il secondo tipo di utilizzo è strettamente legato alle Amministrazioni pubbliche locali che, attraverso una postazione remota, potranno interrogare l’E.P.S. e le banche dati al fine verificare in maniera preventiva gli impatti ambientali.
Inoltre, è previsto il collegamento alla rete Internet per garantire una maggiore divulgazione dei dati e dei risultati derivanti dal presente progetto.

2. RISULTATI ATTESI

L’obiettivo finale del progetto è assicurare al territorio del Parco Nazionale del Gargano uno sviluppo urbanistico ed economico, rispettoso delle sue caratteristiche naturali ed ambientali.
Inoltre si ritiene che l’attivazione delle azioni progettuali e delle attività di divulgazione dei risultati e di sensibilizzazione verso le tematiche ambientali possa contribuire ad una maggiore affermazione dell’importanza della risorsa Parco per le popolazioni garganiche.
Gli obiettivi intermedi che si intende perseguire possono essere distinti in due diversi livelli dei quali i primi direttamente conseguibili ed i secondi indotti.

Obiettivi di primo livello:
  • ampliamento e razionalizzazione delle informazioni (ambientali, socio-economiche, legislative, etc) relative al territorio del Parco Nazionale del Gargano;
  • monitoraggi delle discariche ed individuazione dei siti abusivi;
  • analisi dei campioni prelevati;
  • classificazione dei rifiuti;
  • monitoraggio della fauna e della flora, con particolare riferimento ai danni provocati da incendi;
  • monitoraggio del dissesto idrogeologico;
  • monitoraggio delle acque costiere;
  • controllo dell’inquinamento delle falde acquifere;
  • diffusione dei risultati della esperienza dimostrativa.

Obiettivi di secondo livello:
  • creazione della banca dati del Parco Nazionale del Gargano;
  • creazione un supporto decisionale alla procedure di impatto ambientale;
  • redazione di cartografie tematiche continuamente aggiornabili attraverso l’utilizzo degli strumenti informatici previsti;
  • redazione del documento di pianificazione generale (Master Plan)


3. INTERESSE COMUNITARIO DEL PROGETTO

Il presente progetto rappresenta, come del resto chiaramente sottolineato nella legislazione relativa al “LIFE”, un’azione concreta finalizzata al miglioramento dell’integrazione delle problematiche ambientali nei diversi settori di sviluppo socio-economici.
Le sue finalità e le sue modalità operative di base sono in linea con la strategia operativa del 5° Programma ed in particolare prevede tra gli obiettivi ad esso comuni:
  • un più efficace ed efficiente utilizzo della legislazione ambientale nazionale e comunitaria;
  • un costante controllo dell’ambiente e degli effetti sull’habitat dei fenomeni naturali e/o legati all’opera dell’uomo;
  • la diminuzione della discrezionalità decisionale nelle valutazioni legate all’impatto ambientale.


4. CARATTERE INNOVATIVO DEL PROGETTO

L’E.P.S. utilizzerà le più innovative strumentazioni informatiche, inoltre, il principale motore propulsivo, insieme ai tecnici hardware e software, sarà costituito da personale tecnico specializzato nelle azioni di monitoraggio, valutazione e pianificazione ambientale-territoriale.
Pertanto sia per metodologia, che per innovazione tecnologica, il presente progetto presenta spunti di concreto interesse.


5. RIPRODUCIBILITA’ DEL PROGETTO

La presente iniziativa troverebbe facile applicazione in altre zone geografiche ed inoltre potrebbe rappresentare la base di un raffronto su scala trasnazionale.


6. INTERESSE TECNOLOGICO

L’interesse tecnologico del presente progetto deriva principalmente dal carattere preventivo, infatti, la sua esecuzione determinerà una vera e propria azione di controllo preventivo. Attraverso l’utilizzo dell’E.P.S.sarà possibile simulare gli effetti sull’ambiente derivanti dagli interventi antropici.


7. FATTIBILITA’ E INTERESSE ECONOMICO

Come si può dedurre dalle tabelle riassuntive e analitiche dei costi, l’implementazione delle azioni progettuali, presenta un rapporto costi/benefici altamente positivo.
Prevedendo una semplificazione delle procedure di valutazione e di pianificazione l’E.P.S. determinerà una sensibile diminuzione dei “costi di non qualità” (tempi burocratici, ricerca di informazioni, indeterminatezza di competenze e funzioni, etc) che le amministrazioni pubbliche e gli enti privati dovrebbero altrimenti sostenere.


8. DIVULGAZIONE DEI RISULTATI

I mezzi di divulazione dei risultati che il presente progetto prevede di utilizzare sono principalmente legati alla pubblicazione trimestrale di una newsletter del Parco Nazionale del Gargano contenente tra l’altro dati aggiornati derivanti dai monitoraggi, azioni pianificate e in fase di cantiere, avvenimenti culturali e articoli dedicati a risorse naturali (la flora, la fauna, i monumenti, i percorsi turistici e i costumi della gente garganica).
Tale newsletter sarà inviata sia ad enti pubblici della regione che ad enti pubblici e privati del settore turistico ed ambientale ed infine alle Università ed ai centri di ricerca ambientali.
Saranno previsti inoltre convegni e riunioni di esperti di politiche ambientali e di sviluppo di pianificazione territoriale.
Inoltre sarà untilizzato il previsto collegamento alla rete internet per aumentare il grado di diffusione dei dati e dei risultati.

10. PROGRAMMA DEI LAVORI



DELIBERA

Riferisce l’Ass. Fusilli
premesso:
- che la Società Progetto Impresa S.r.l. di Foggia (FG), con comunicazione del 10/02/95 prot. , ha proposto a questa Amministrazione la partecipazione al Programma della Unione Europea “LIFE”, in qualità di partner pubblico, per la richiesta di un finanziamento finalizzato alla realizzazione di un progetto per lo sviluppo di un sistema esperto di controllo, valutazione e pianificazione ambientale (environemental planning system: E.P.S.), per la risorsa “Parco Nazionale del Gargano”.
- che il sistema denominato E.P.S. utilizzerà le più innovative tecnologie e sarà preceduto da una fase di raccolta di informazioni (cartografie tematiche, legislative, bibliografie, fauna, flora, beni storico-culturali, etc.) che attraverso rilevazioni sul campo, satellitari e di altro genere, costituirà la base indispensabile per la creazione della banca dati del “Parco Nazionale del Gargano”.
- che la realizzazione di un sistema esperto di controllo, valutazione e pianificazione ambientale, in linea con il nuovo approccio di “sviluppo sostenibile” della U.E., fa propri gli obiettivi previsti dal progetto “LIFE”:
a) promuovere una pianificazione settoriale ed una gestione del territorio che tengano conto della problematica ambientale.
b) rafforzare la conoscenza ed il monitoraggio dello stato dell’ambiente, nonchè la raccolta dei dati relativi.
c) rafforzare la ricerca e lo sviluppo di tecnologie più economiche nell’uso delle risorse e di minore impatto ambientale.
d) aumentare la trasparenza dei processi decisionali e facilitare la comprensione dei problemi.
- che la U.E. interviene con contributi finanziari nei termini del 50% delle spese totali del programma sostenute dai partecipanti privati e pubblici e che la restante parte finanziaria non coperta dalla U.E. è a carico di ogni partecipante al programma;
- che nei giorni precedenti hanno avuto luogo presso Palazzo Dogana incontri tra rappresentanti della Societa Progetto Impresa S.r.l. e questa Amministrazione allo scopo di illustrare il progetto da redigere per un importo complessivo di lire 2.300.000.000, di cui il 50% a carico della U.E. ed il rimanente 50% a carico dei partecipanti in proporzione alle quote di partecipazione (40% Progetto Impresa, 30% Amministrazione Provinciale, 30% Infor Studio S.n.c. di Foggia (FG));
- che la partecipazione al progetto da parte di questa Amministrazione è stato chiarita nei citati incontri, consisterà soltanto nell’utilizzo di personale tecnico ed operaio e di strutture dell’ufficio tecnico, dell’ufficio geologico e del laboratorio geotecnico.
Il relatore, pertanto, propone alla Giunta la partecipazione di questo Ente al programma per la realizzazione di un progetto per lo sviluppo di un sistema esperto di controllo, valutazione e pianificazione ambientale (environemental planning system: E.P.S.), per la risorsa “Parco Nazionale del Gargano” e di predisporre tutti gli atti che si dovessero rendere necessari, dopo l’approvazione del progetto da parte della U.E.
Cio premesso:
LA GIUNTA PROVINCIALE
-ascoltata la relazione dell’Ass. Fusilli
- visti i pareri favorevoli espressi sul presente atto ai sensi dell’art. 53 della legge 142/90 dal Dirigente del servizio, in ordine alla regolarità tecnica, dal Direttore di Ragioneria, in ordine alla regolarità contabile e dal Segretario Generale, sotto il profilo della leggittimità;
ad unanimità dei voti, resi nelle prescritte forme di legge
DELIBERA
- di proporre al Consiglio Provinciale la partecipazione al Programma per la realizzazione di un progetto per lo sviluppo di un sistema esperto di controllo, valutazione e pianificazione ambientale (environemental planning system: E.P.S.), per la risorsa “Parco Nazionale del Gargano” mediante l’utilizzo di personale tecnico ed operaio e di strutture dell’ufficio tecnico, dell’ufficio geologico e del laboratorio geotecnico;
- di prendere atto che la realizzazione del progetto è subordinata alla preventiva approvazione della U.E,
- di prendere atto che il costo complessivo del progetto è previsto in lire 2.300.000.000 di cui lire 1.150.000.000 a carico della U.E. e lire 1.150.000.000 a carico dei partecipanti ( lire 460.000.000 Progetto Impresa S.r.l., lire 345.000.000 Infor Studio S.n.c. e lire 345.000.000 Amministrazione Provinciale);
- di prendere atto che la partecipazione di questo Ente avverrà così come espresso in narrativa senza alcun onere aggiuntivo;
- di autorizzare il Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Foggia alla firma degli atti relativi alla partecipazione dell’Ente al programma in narrativa specificato.