Fonti Rinnovabili (Grande Eolico) a supporto dello Sviluppo Sostenibile del Territorio: Biccari



Urbino, 14 settembre 2006
OGGETTO: Proposta per la realizzazione sul territorio del Comune di Biccari di un insediamento industriale in tema di Domotica ed Automazione, e Centrali elettriche da fonti rinnovabili.





In riferimento alla nostra comunicazione dell’11 maggio 2006, nella quale veniva presentato il progetto per la realizzazione sul territorio del Comune di Biccari di un insediamento industriale in tema di Domotica ed Automazione, e Centrali elettriche da fonti rinnovabili.
In riferimento alla delibera del 30 maggio 2006, nella quale il Consiglio Comunale del Comune di Biccari ha deliberato: “di manifestare l’intento favorevole di questa Amministrazione alla presa in considerazione della proposta che sarà presentata dal Progetto Impresa srl a norma di legge”.
In riferimento alla riunione del 10 agosto 2006, appositamente verbalizzata, in cui veniva fissato per il 15 settembre 2006 la data di presentazione, da parte delle imprese che avevano espresso interesse, le proposte imprenditoriali preliminari.
La società Progetto Impresa srl, in nome proprio e per quello dei suoi Partner, con la presente formula la propria proposta progettuale.

PROGETTO ESECUTIVO (1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18)
Un accordo atto a tutelare gli interessi del territorio e delle aziende industriali, principalmente focalizzate alle attività di sviluppo, blindando gli interessi speculativi.
Accordo con Alerion SPA

Alerion, una società quotata e con soci illustri, ha utilizzato il progetto per valorizzare le proprie azioni nella cessione, da parte della famiglia Garofano, verso il Fondo FII dello stato italiano. Raggiunti i suoi la Alerion ha ostacolato lo sviluppo del progetto, che avrebbe portato un importante sviluppo al territorio, come si evince dal progetto deliberato e riportato di seguito, anche con supporto politico locale (oggetto di azioni legali).
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La società Progetto Impresa srl ha avviato iniziative in tema di Domotica, Automazione ed Energia da Fonti Rinnovabili attraverso:
  • attività di Ricerca e Sviluppo Precompetitivo, con l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, attraverso la costituzione di uno Spin Off e specifici Curricula e Master formativi;
  • Sperimentazione sul Campo, sviluppando con i partner industriali l’applicazione delle tecnologie su Cittadine Italiane;
  • Industrializzazione, curando la realizzazione di un Distretto Industriale in alcuni Comuni della Provincia di Foggia.

Tali attività vedono il coinvolgimento di un numero estremamente elevato di partner interessati al progetto complessivo, le cui adesioni sono in costante incremento e tra i quali figurano:
  • Phoenixtec srl;
  • Electra s.a.;
  • Eco-Business srl
  • Enel Sole spa
  • Microgen group
  • I.Tech srl
  • Ibs srl
  • In.Trade spa
  • Arredo.in srl
  • In.Ristrutturazioni srl
  • Innovatech srl
  • Riello elettronica spa
  • Mc Elettrici spa
  • Infor Point srl
  • Infor Studio srl
  • In.Tecnology srl
  • In.Research srl
  • Ecodomus srl
  • Velta Italia srl
  • Shuco International Italia
  • Enereco srl
  • Prenal srl
  • CCEA srl
  • Solarstocc ag
  • Suntek srl
  • Ibt srl
  • Gechelin group srl
  • AzzeroCO2
  • Moliere srl
  • Casaclima sudtirol
  • Esa Software spa
  • Anab associazione nazionale architettura bioecologica
  • Technoequipe sas
  • Volta spa
  • Monsud spa
  • Gamesa italia spa
  • Terniricerca spa
  • Berica energetica
  • Ritz-atro Pumpwerksbau GmbH
  • Leichtmetallbau Schletter GmbH
  • Renertec centro di competenza energie rinnovabili
  • Technolife srl
  • Fab spa
  • Berloni spa

Di fondamentale importanza è lo sviluppo del Distretto industriale della Domotica, Automazione ed Energia da Fonti Rinnovabili, attraverso il quale si concretizza l’obiettivo di concentrare in un’area, creando le sinergie generate dallo Spin Off Universitario, le attività di R&S e di industrializzazione dei prodotti. Le fonti finanziarie private, attratte dal supporto finanziario pubblico di rilevante entità (fino al 75% degli sviluppi precompetitivi e 40%+35% per gli insediamenti industriali) permetteranno il raggiungimento degli obiettivi prefissi e lo sviluppo di eccellenze e la conseguente attrattiva di attori già operanti nei settori oggetto dell’intervento. La voce “Energia da Fonti Rinnovabili”, riveste una pluralità di funzioni:
  • la coniugazione di opportunità di insediamenti con la sviluppo industriale, genera un sostegno indispensabile allo sviluppo del distretto;
  • le opportunità di finanziamenti in R&S e le attività dello Spin Off, permetteranno lo sviluppo di attività sperimentali e la comparazione tra tecnologie;
  • le opportunità finanziarie ottenibili nell’area, nella quale saranno insediate le loro centrali elettriche con investimenti ingenti, e le attività sperimentali, favoriranno l’insediamento di impianti industriali delle stesse aziende coinvolte nella realizzazione delle centrali, anche motivato dal bacino di installato dell’area.

Lo sviluppo del Distretto Industriale, nella sua complessità è suddiviso in tre fasi:
  • nella prima fase, in concomitanza con la realizzazione delle centrali, vedrà l’intervento di aziende operanti nella produzione di Impianti Energetici da Fonti Rinnovabili, intervento favorito da quanto innanzi esposto ma anche dal trend di crescita del settore anche in termini di innovazione e quindi di R&S;
  • la seconda fase , vedrà l’insediamento nell’area di soggetti in grado di gestire in piena autonomia i loro impianti industriali, soggetti le cui dimensioni ed organizzazioni non sono traumatizzate dalla creazione di stabilimenti distanti dalle loro sedi principali e che nell’area insedieranno la produzione di nuovi prodotti connessi alla domotica, quali le cucine;
  • la terza fase, necessita di una massa critica necessaria per il supporto in termini di servizio (marketing congiunto, coordiamento di attività di R&S, servizi tecnico/amministrativi, formazione e selezione del personale, ecc.). Questo è l’obiettivo più importante del progetto e riguarda l’aggregazione di una moltitudine di operatori che svilupperanno sinergicamente la domotica del futuro, trascinati da grandi operatori e dalle attività di R&S congiunte. Quello che successe in California. Questi attori spesso sono aziende ad elevato contenuto tecnologico con forti specializzazioni di nicchia il cui sviluppo industriale è legato al passaggio da un’attività artigianale/professionale a quella industriale, operazione possibile solo attraverso l’aggregazione del/dei loro prodotti ad altri, sinergici, in una soluzione più vasta. Per far ciò occorre il supporto di partner di maggior peso, quali Riello, Phoenixtec, Electra, Berloni, ecc..
Sin dalla prima fase il progetto è da intendersi un volano, ma in particolare con l’avvio della terza fase, l’impegno non dovrà più essere esclusivamente legato agli aiuti finanziari ed alla capacità degli imprenditori che si saranno localizzati nell’area, ma allo sviluppo di fattori socioeconomici tali da non far rimpiangere le loro terre d’origine. Uno sviluppo che deve essere supportato da sforzi culturali che vedono come fondamentali attori le amministrazioni locali, i cittadini e tutti gli organi legati al territorio, con particolare attenzione alle strutture dedicate alla formazione. Difatti grazie al volano generato, il continuo sviluppo dovrà considerare le necessità delle aziende, in termini di infrastrutture di supporto, di servizi erogati da organismi pubblici ed imprenditoria locale, ma considerare anche la qualità della vita di coloro che risiedono e si insedieranno, una qualità della vita che deve essere garantita dalla nascita attraverso l’organizzazione di tutti quei servizi necessari, già presenti in altre aree d’Italia, che favoriscano la stabile permanenza e persino l’attrazione di soggetti già abituati a riceverli. A questo viene in aiuto il progetto integrato di “Città Ideale” che oltre a fornire le strutture per una miglior vivibilità della città dai cittadini stimola in loro uno sviluppo ed una nuova cultura sostenibile trainata dalle esemplificazioni.

Il “Distretto della Domotica, Automazione ed Energia da Fonti Rinnovabili”, attraverso la società Progetto Impresa e lo Spin Off dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, avrà l’opportunità di integrarsi in ulteriori progetti di R&S, di trasferimento tecnologico di Marketing, già in corso, nel territorio delle Marche, in ampliamento sull’intero Territorio Nazionale, ed internazionali verso gli stati di Cuba, Repubblica di San Marino, Quatar, Repubblica Ceca e Croazia.

Gli obiettivi socio-economici perseguiti dal programma nella sua interezza sono: l’ampliamento della base produttiva, l’accrescimento della competitività del sistema produttivo locale e quindi regionale, il sostegno al rinnovamento tecnologico, la stimolazione di un indotto stabile e qualificato, la promozione di attività sistematiche di Ricerca e Sviluppo (R & S). La “filosofia” dell’iniziativa si basa sulla volontà di dare un contributo attivo e fattibile allo sviluppo della Provincia di Foggia nel solco dell’obiettivo fissato dall’Unione Europea nel Consiglio di Lisbona del marzo 2000, precisamente quello di “rendere entro il 2010 l’Europa l’area economica knowledge based più dinamica e competitiva del mondo, capace di una crescita economica sostenibile, con maggiori opportunità di lavoro e più forte coesione sociale”. Questa è la “vision”, realistica e credibile, che muove la società Progetto Impresa srl proponente la presente iniziativa. Per il quale ciò richiede, soprattutto per il territorio di riferimento:
  • uno spostamento dell’asse produttivo verso i settori dell’Hi-tech
  • una crescita di competitività delle imprese e dei professionisti
  • una crescita dell’efficienza della Pubblica Amministrazione.
La knowledge-based economy propugnata dall’Unione Europea è la via maestra imboccata anche dal nostro Governo e, pertanto, qualsiasi progetto di sviluppo locale non può prescinderne in alcun modo. Progetto Impresa e Partner, per il fatto di operare in un’economia legata al mondo di Internet e delle telecomunicazioni, nella quale si afferma una tipologia di conoscenza mediata dal computer e per cui il knowledge, predisposto per il web ed erogato attraverso di esso, costituisce un vero e proprio “prodotto” capace di generare valore, sono in grado di contribuire a promuovere uno sviluppo locale caratterizzato da una vision moderna e quindi in una prospettiva di creazione di valore ad alto contenuto intellettuale prodotto da lavoratori della conoscenza. I prodotti e i servizi qui proposti sono quelli di una “industrializzazione” che ormai deve fare necessariamente perno sull’”immateriale” per eccellenza, il software: è questo che fa la differenza, soprattutto per aree ancora depresse, come quella del Subappennino Dauno; proprio in zone come questa, infatti, appare con maggiore chiarezza la necessità di poggiare e sostenere lo sviluppo attraverso questo strumento d’avanguardia, utilissimo anche quando si tratta di compensare in fretta alcuni consolidati deficit territoriali, come sembra aver recepito il Legislatore italiano, includendo, ad es., nella legge n. 488 per gli interventi nelle aree depresse incentivi legati all’implementazione di Ict. Dall’insediamento delle strutture di produzione e di servizi conseguirà un ampliamento della base produttiva che non sarà limitato ad un solo settore. Lo sviluppo di un terziario avanzato trascinerà infatti inevitabilmente quello del settore primario, che, insieme al terziario tradizionale, quello legato alla Pubblica Amministrazione, è attualmente il punto di forza dell’economia di tutto il Subappennino Dauno. Nel territorio si produrranno, così, beni agroalimentari, beni artigianali, beni e servizi ad alto contenuto di Ict per imprese e persone e beni e servizi destinati ad un mondo economico in forte ristrutturazione ecologica.
A questo ampliamento della base produttiva corrisponderà un aumento dell’occupazione e, fatto molto importante, di un’occupazione stabile e qualificata. La previsione è quella della creazione iniziale – non a regime – , da parte delle singole società facenti parte del Distretto, di circa mille nuovi posti di lavoro. La previsione a pieno regime non è attualmente possibile, ma è facilmente intuibile che possa superare ampiamente la cifra appena indicata. La novità e l’affidabilità dei prodotti e dei servizi proposti al mercato, la capacità di ricerca e di innovazione potenziata dal rapporto con autorevoli centri di ricerca, l’abilità commerciale delle imprese consociate e la solidità delle loro reti di vendita sono tali da assicurare un business crescente. A questo si aggiunga il fatto che molte imprese, già partner in questo progetto, sono di dimensioni tali da coltivare progetti di delocalizzazione in altri territori o addirittura in altri Paesi alla ricerca di manodopera a basso costo. Imprese medie e piccole che si rendono forti grazie alla loro capacità di costituirsi in rete, di aggregare altre imprese di diverse parti d’Italia, di fare sistema da sé, e nel territorio in cui operano. Ne deriva perciò una stabilità degli insediamenti che si traduce in una continuità del lavoro e nella stabilità degli impieghi offerti. Il precariato, l’incertezza e, conseguentemente, l’insoddisfazione potrebbero essere ingenerati, piuttosto, da iniziative industriali promosse dalle grandi imprese, nelle quali si assiste da anni, come è noto, ad un calo costante dell’occupazione.
Oltre alla stabilità va sottolineata, poi, la qualità di tali impieghi. Le strutture produttive di strumenti elettronici hanno bisogno di personale qualificato, per cui si ricorrerà ai giovani diplomati degli istituti tecnici della zona, e questi avranno la possibilità di implementare le nozioni informatiche acquisite. Nelle centrali operative che erogheranno i servizi di telecontrollo e di gestione in outsourcing di funzioni aziendali saranno impiegate persone, presumibilmente giovani, preventivamente formate nell’informatica e nella telematica e nelle abilità comunicative, nel management aziendale e in diritto commerciale. Va da sé che buona parte di questo personale proverrà da giovani laureati, che saranno coinvolti in opportuni stages formativi.
Si tratta di impieghi, dunque, che appartengono a segmenti professionali medio-alti, che sono quelli che solo il terziario avanzato, ad alto contenuto di conoscenza, può oggi assicurare. E sono, in genere, quelli che meglio rispondono alle aspettative dei giovani. In un territorio, infatti, in cui malgrado la debolezza della base economica la scolarità è diffusa e, come si è potuto verificare, di buon livello, e in cui le abilità informatiche di base e la dimestichezza con il computer e con internet non mancano, non ci si trova più semplicemente in un mercato del lavoro dove la domanda è costituita da “braccia”. I giovani, anche della Provincia di Foggia e dell’area Subappennino Dauno in particolare, non hanno, non vogliono offrire la semplice “forza-lavoro”, ma le competenze acquisite, le loro conoscenze, le loro “idee”. Più che un “proletariato”, essi costituiscono una sorta di “cognitariato”, si potrebbe dire: essi hanno da offrire, da “vendere”, le loro cognizioni, le loro idee. Ed è precisamente a questa “offerta” che viene incontro la domanda di lavoro generata dalle iniziative proposte. Senza trascurare le notevoli possibilità di sviluppo generate nelle attività dell’indotto, nelle quali l’esigenza lavorativa riguarda anche personale a bassa scolarizzazione.
L’ampliamento della base produttiva e di quella occupazionale consentiranno al territorio di diventare competitivo, e la competitività potrà essere misurata in termini di “attrazione” di investimenti provenienti dall’esterno, nonché in termini di attrazione di maestranze e professionisti da zone limitrofe o anche lontane. Le società insedianti, una volta localizzate nel territorio, ne amplieranno la base produttiva e ne accresceranno la competitività per il semplice fatto che si tratta di società che da anni reggono egregiamente le sfide della competizione, oppure sono emanazione di società che “si sono fatte le ossa” nella competizione. L’entrata della zona nel terziario avanzato, la sua dotazione di reti e di infrastrutture “immateriali”, la inseriranno in un circuito economico estremamente dinamico e molto ricco di opportunità. Altro fattore importante di competitività è quello relativo alla diffusione della cultura d’innovazione e di impresa consentita dall’insediamento in loco delle società partner della Progetto Impresa e dello Spin Off dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. Tale diffusione toccherà anche i settori produttivi locali attualmente poco permeati dalle tecnologie dell’informatica e della telematica, un deficit, questo, che comprime le loro possibilità di sviluppo. Non è possibile, infatti, nessuna crescita, oggi, senza connettività; non è possibile affrontare una competizione agguerrita e su ampia scala, senza disporre dei servizi del terziario avanzato: senza di essi non si entra nemmeno nel mercato che conta effettivamente. Il programma presentato ha, tra gli altri effetti, quello di rendere competitive le imprese attualmente esistenti sul territorio. Può renderle competitive anche senza sforzi finanziari da parte loro. Il modo è semplice: tutti i prodotti e i servizi che verranno “costruiti” dalle aziende, avranno bisogno di essere “testati”, messi alla prova; certo, tali test richiedono condizioni e criteri scientificamente molto precisi, e tuttavia nelle attività di testificazione possono ben essere coinvolte anche altre imprese. Questo sarà il primo, decisivo, passo verso quell’outsourcing, anche per le imprese della zona, che contraddistingue un’impresa moderna, avanzata, da una ancora arretrata. Quest’ultimo è il modo più facile e meno impegnativo, sul piano finanziario, di sostenere il rinnovamento tecnologico del territorio. Ma non è il solo. Il fatto stesso che le aziende insedianti ed i loro centri di ricerca nell’area costituiscono di per sé un trasferimento e una diffusione di tecnologie e di know-how. E poi si rinnova tecnologicamente un territorio, dotandolo delle infrastrutture immateriali che lo connettono alle realtà tecnologicamente più avanzate e, soprattutto, mettendolo in grado di fornire servizi tecnologicamente avanzati a imprese pubbliche e private e a persone di qualunque parte del mondo. Il programma qui presentato è tale da offrire tutte le opportunità per un sostegno sicuro ed efficace al rinnovamento tecnologico del territorio. Uno dei fattori più importanti a questo fine è costituito senz’altro dal rapporto con i centri di ricerca universitari. Un altro sarà rappresentato dalla costituzione di un’Agenzia, che il gruppo istituirà quando le attività saranno a regime, con l’incarico, la “mission”, di contribuire al rafforzamento dei prodotti e dell’immagine del distretto che verrà creato sui mercati, per concorrere soprattutto allo sviluppo dell’apparato produttivo della piccola e media impresa dell’area. La previsione è che sarà un’Agenzia, per connotare e comunicare il territorio, che svolgerà studi e ricerche, assisterà gli enti locali, enti pubblici e privati, per la messa a punto di progetti e servizi utili e concreti all’allargamento della base produttiva e al rinnovamento tecnologico. Infine, il contributo della presente iniziativa al rinnovamento tecnologico del territorio si estende al settore dell’economia ecologicamente orientata. Questo settore vuol dire, oggi, nuove industrie, nuove tecnologie e nuove occupazioni. In questo senso è importante la ricerca e la messa a punto di nuovi sistemi di monitoraggio e controllo degli impatti ambientali quale il GIS che si sta studiando alla Facoltà di Informatica applicata dell’Università di Urbino. Anche l’intervento previsto nel settore dell’energia da fonti rinnovabili. Allo sviluppo di tale energia sono connessi settori che vanno dalla produzione degli impianti, alla loro installazione ed alla loro manutenzione. La produzione di questi impianti vuol dire ricerca scientifica, applicazione tecnologica, sviluppo di processi di prodotto e quindi organizzazione industriale, scienza del management. L’installazione è praticamente un’industria di costruzione e la manutenzione, un’attività che si svolge giorno per giorno, sarà una risorsa continua di impiego. E’ quindi un comparto che contribuisce al rinnovamento tecnologico e al rafforzamento dell’occupazione.
Le iniziative previste nel presente programma, proprio per il fatto di puntare sui settori emergenti dell’economia, sono tali da stimolare la base produttiva, le forze economiche e il mondo del lavoro, ad avviare attività, ad intraprendere, a stimolare e ad approfittare dello sviluppo dell’outsourcing. Può essere stimolato un indotto di produzione, servizi alle imprese e servizi alle persone. La produzione può approfittare degli assemblaggi di strumenti elettronici: è il settore produttivo che più facilmente si può prevedere possa svilupparsi. I servizi alle imprese sono l’altro settore. Molto interessante. E molto vario. Si va, infatti, dalle imprese di pulizia a quelle di assistenza tecnica, a quelle che operano in campo pubblicitario a quelle che si occupano di marketing, a quelle che offrono servizi finanziari. Quest’ultimo indotto è particolarmente importante in una zona in cui i servizi finanziari sono pressoché sconosciuti, ma dove un’indagine condotta da Progetto Impresa nel novembre 2003 ha rilevato la presenza di un buon numero (23 complessivamente nelle due Comunità Montane in cui si suddivide il Subappennino Dauno) di laureati in scienze bancarie e di un numero di molto maggiore di giovani che frequentano gli istituti per ragionieri. Quanto ai servizi alle persone e alle famiglie, l’indotto previsto riguarda la formazione professionale e l’assistenza alla gestione informatico-telematica della casa connessa all’iniziativa di domotica prevista. L’assistenza ai servizi domotici sarà in effetti un’occasione molto importante di sviluppo dell’occupazione. La maggior parte delle case, oggi, sono piene di dispositivi elettronici, che bisogna rinnovare e soprattutto far comunicare tra loro. Per far questo, occorrono specialisti in numero crescente, sicché è facilmente prevedibile che quelli che se ne occuperanno saranno numerosi almeno quanto i vecchi riparatori di radio e Tv; il settore riserva dunque opportunità di tutto rilievo, che è possibile sfruttare se il territorio offre la possibilità di “imparare a intraprendere”. E sarà un indotto stabile grazie alla stabilità delle imprese che producono i beni relazionali di cui si è detto, grazie al fatto che tale stabilità è garantita dal sicuro e continuo “rifornimento” di conoscenze, fondamentali e applicate, andando alla fonte stessa della conoscenza, vale a dire centri di ricerca universitari.
Ciò garantisce anche circa la qualità dell’indotto che si verrà a creare. La parte più sostanziosa di tale indotto non è costituita dalle imprese di pulizia che pure si renderanno necessarie ed utili. Sarà costituita dall’assistenza tecnica ai dispositivi tecnologici prodotti, dal marketing, dalla pubblicità, dalla finanza. Tutti settori che richiedono professionalità qualificate e spesso molto qualificate, che costituiranno per i giovani, in particolare, del territorio un’opportunità imperdibile.
Ma c’è un altro indotto sul quale richiamare l’attenzione, ed è quello costituito dalla rivitalizzazione del tessuto già esistente di piccole imprese operanti nel settore dell’agroalimentare e dell’artigianato. Quelle del settore agroalimentare saranno indotte a dedicarsi ad una produzione di pregio – prodotti biologici e tipici. L’agricoltura di pregio sta diventando, in Italia, un’occasione di rinnovamento e di business molto interessante. Ad essa si dedicano persino medici, avvocati, imprenditori edili, che si trasformano in produttori, per esempio di olio d’oliva o di vino. Ebbene, nella Daunia in generale è possibile e ovviamente positivo che si produca ricchezza attraverso la valorizzazione di produzioni tipiche, e da questi processi non si possono, non si devono escludere i tanti coltivatori diretti che hanno lavorato, prodotto e modellato il paesaggio stesso delle contrade daune. ma perché questa via venga imboccata con successo, occorre un “ambiente” in cui la cultura d’impresa sia diffusa, un tessuto socio-economico che abbia la capacità di far proprie esperienze imprenditoriali che hanno avuto successo e di replicarle.
Analogo il discorso per l’artigianato. Esistono già sul territorio piccole imprese artigianali di successo, che possono essere potenziate e replicate, se solo l’ambiente circostante riuscisse ad essere di stimolo a intraprendere in maniera competente e con l’aiuto di professionisti qualificati. Indubbiamente, la presenza sul territorio di aziende come quelle che fanno parte dei Partner dello Spin Off e della Progetto Impresa qui proponente costituirà uno stimolo molto forte al potenziamento delle attività già esistenti e alla replica da parte di altri soggetti. E non si tratta di uno stimolo “retorico”, per il semplice motivo che le imprese esistenti verranno coinvolte già da subito nella necessaria attività di testing dei prodotti e dei servizi che verranno immessi nel mercato. Da questa partecipazione – gratuita – all’attività di testing, i soggetti interessati trarranno stimoli concreti e, soprattutto, una formazione, che potrà essere sempre approfondita, alle tecnologie e ai servizi del terziario avanzato. Infine, dal potenziamento dell’attuale tessuto di iniziative agroalimentari e artigianali potrà derivare un indotto anch’esso di qualità, rappresentato da tutti quei servizi di packaging, pubblicitari, di marketing, finanziari, ecc.
Il programma qui presentato prevede un forte e intenso rapporto con istituti di ricerca qualificati come quelli delle Università menzionate e come le divisioni di R & S di Progetto Impresa, della BPE e della PHOENIXTEC. Tale rapporto è assolutamente strategico. Il contatto continuato e sistematico con i centri dove si originano le scoperte scientifiche e le applicazioni tecnologiche delle medesime è per così dire un’assicurazione per il futuro. Non si può stare a lungo sul mercato senza una continua innovazione dei processi e dei prodotti. La garanzia primaria della stabilità degli investimenti risiede nella capacità di ricerca sistematica. Le imprese che partecipano hanno promosso sistematicamente R & S, o comunque sono tutte affiliate a imprese che lo hanno fatto e continuano a farlo.

Il programma di industrializzazione qui presentato configura una “filiera” verticale e orizzontale. Verticale perché si parte dalla costruzione dei contenitori (i racks che conterranno le unità, i singoli prodotti) e si arriva più su alle applicazioni prevalentemente wireless dei servizi di cui i singoli prodotti sono portatori. Si costruiscono i palmari e successivamente li si implementano con i relativi software e interfacciamenti multimediali. E’ importante sottolineare che tutti questi passaggi verranno effettuati in loco. Ed è una filiera anche “orizzontale” nel senso che i prodotti di un’azienda servono alle altre in modo che quest’ultimo sarà in grado di offrire un “pacchetto”, un vero e proprio “format” di connettività e sicurezza alle imprese clienti.
L’”architettura” del Distretto è tale infatti da coprire le necessità di connettività e sicurezza di ogni impresa, in altri termini di mettere sul mercato un “bene relazionale” completo ed evoluto. L’offerta è a tutto campo: sistemi e servizi a supporto delle attività amministrative, a supporto delle attività decisionali, a supporto delle transazioni commerciali; sistemi e servizi per l’assistenza al mobile business, sistemi e installazione di call & contact center, nonché servizi di videoconferenza, sistemi di telecontrollo delle presenze in azienda, di telecontrollo delle funzioni automobilistiche e degli spostamenti, telecontrollo degli strumenti elettronici delle abitazioni, sistemi di monitoraggio e (tele)controllo di ambienti e di impatti ambientali di attività industriali.
Ciò che caratterizza un distretto industriale, infatti, è proprio la presenza nel territorio e quindi l’immediata disponibilità di (quasi) tutto ciò che occorre all’attività prevalente del distretto stesso. Si tratta di una strategia di grande importanza al fine di evitare uno dei maggiori inconvenienti cui va incontro una industrializzazione che si basi su una sola industria, sia pure grande e perfino molto grande. L’inconveniente è che in questo modo può svilupparsi un settore, ma non, generalmente, un territorio. Il programma presentato dal Consorzio si caratterizza invece per interventi di tipo multisettoriale. C’è la produzione “manifatturiera”, c’è il lavoro di applicazione delle tecnologie Ict e quindi la ricerca e lo sviluppo, c’è la costruzione di centrali operative e di centri di elaborazione dati e c’è, infine, l’erogazione di servizi. Ognuna di queste fasi si sussegue in un “progress” che rende bene l’idea della “filiera”, che si snoda attraverso aziende localizzate sul territorio, direttamente ed indirettamente per “induzione”.
L’”induzione” può essere attivata per ogni fase del processo appena delineato. Le imprese sono tutte particolarmente sensibili a delegare, esternalizzare fasi produttive, fondano gran parte della loro strategia produttiva sull’outsourcing. La stimolazione dell’indotto sarà perciò una conseguenza immediata e inevitabile del loro insediamento sul territorio Provinciale e Regionale. E, quindi, man mano che la produzione strumentale entrerà a regime saranno esse stesse a sollecitare iniziative locali nella costruzione o nell’assemblaggio dei beni strumentali. Per questo, esse dispongono di un’esperienza consolidata e di successo: sono infatti in grado di aggregare forze imprenditoriali, alle quali sanno offrire abilità manageriali ed una visione ben chiara degli obiettivi da raggiungere e dei mezzi da impiegare.
Questa stessa esperienza possono ben metterla a profitto di iniziative imprenditoriali locali a supporto delle altre fasi della filiera produttiva. Il lavoro di applicazione delle nuove tecnologie è un’altra importante opportunità di “indotto”. La costruzione dei prototipi, ad esempio, è uno di questi. Analogo il discorso per quanto riguarda la messa a punto di centrali operative e di centri di elaborazione dati; soprattutto questi ultimi si prestano ad essere facilmente “esternalizzati” o commissionati all’esterno. Per quanto riguarda, poi, l’erogazione di servizi, ebbene, qui, si apre un territorio molto vasto. L’indotto può creare call and contact center, può costituire società o cooperative di legali per la gestione dei crediti delle imprese nell’ambito del servizio di Gesticredit; man mano che le connessioni e il “traffico” aumentano, occorrerà esternalizzare l’erogazione dei servizi, ecc. Inoltre, l’indotto sarà stimolato anche per attività che potremmo definire tradizionali e presenti nell’area, sotto forma di imprese artigianali; in particolare per il settore della “domotica” e dell’”allestimento di locali e negozi”, verranno coinvolti artigiani del legno, del settore elettrico e del settore edile. Queste imprese, coinvolte nei cicli produttivi delle aziende aderenti al “Contratto di Programma”, saranno orientate verso modelli organizzativi efficienti e di sviluppo delle politiche di ecosostenibilità, ottenendo risultati interessanti in termini di sviluppo delle singole imprese e dell’area, con ricadute occupazionali elevate.
In definitiva, la filiera va considerata al momento dell’entrata a regime delle iniziative previste dal presente programma per comprendere a pieno le numerose e interessanti possibilità di indotto che essa può determinare. A partire da quel momento, saranno le imprese stesse che si insedieranno a sollecitare, a stimolare e ad assistere, anche, i soggetti locali disposti a prendere in outsourcing produzioni strumentali e servizi; ciò semplicemente perché è nella strategia imprenditoriale la previsione della massima esternalizzazione possibile delle loro attività.
Il progetto che si sottopone, a questa spettabile amministrazione, rientra nel progetto più ampio “Distretto della Domotica, Automazione ed Energia da Fonti Rinnovabili”, di cui si è precedentemente esposto e si posiziona nella prima fase, pertanto i benefici, in termini di sviluppo industriale e conseguentemente occupazionale, proposti saranno automaticamente moltiplicati nel corso delle successive fasi.
Nello specifico gli interventi proposti prevedono:
  • la realizzazione di una centrale Eolica consistente nell’installazione di un parco eolico composto da 88 aerogeneratori;
  • la realizzazione di tre unità sperimentali “GENESIS”, impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, attraverso l’utilizzo integrato delle fonti solare, geotermico, termico-eolico, biomassa e sistema di serre per produzione orticole, il cui l’impianto industriale sarà interamente realizzato dall’industria che si insedierà;
  • l’insediamento di una unità industriale per la produzione di un impianto di generazione di energia integrata e produzione orticola ad alta intensità, “GENESIS”;

inoltre la Progetto Impresa avvierà sul territorio di Biccari un progetto “Città Ideale” accollandosi tutte le spese necessarie allo sviluppo del progetto stesso. Il Progetto “Biccari Città Ideale” sarà sviluppato a stretto contatto con l’amministrazione comunale, con la quale saranno definiti i singoli interventi.
Il progetto, che rientra in un modello avviato a livello nazionale, prevede la realizzazione di un’accurata analisi delle esigenze di sviluppo del territorio e l’individuazione di interventi strategici che abbiano diversi obiettivi:
  • la salvaguardia dei beni ambientali, storici e culturali e la loro valorizzazione per finalità socio-economiche;
  • l’applicazione di tecnologie sperimentali per la realizzazione di interventi finalizzati a quanto previsto nel precedente punto;
  • la realizzazione di interventi, che, oltre alle precedenti finalità abbiano il compito di divulgare e coinvolgere la cittadinanza, culturalmente, in proiezione di uno sviluppo ecosostenibile.

Il progetto ha l’obiettivo di applicare nuove tecnologie e/o servizi alla cittadinanza realizzando una fiera permanente per le aziende e generando i seguenti risultati:
  • visibilità per le aziende aderenti;
  • realizzazione di interventi senza alcun impegno economico da parte del comune;
  • comunicazione alla cittadinanza di quanto sarà realizzato, valorizzando il lavoro svolto dall’amministrazione comunale;
  • creazione di opportunità occupazionali.

Il progetto prevede nella prima fase, di analisi e pianificazione degli interventi, la copertura del fabbisogno economico da parte di Progetto Impresa, le fasi successive, di attuazione, saranno coperte finanziariamente da interventi privati sotto forma di sponsorizzazioni, project financing, contributi per l’avvio d’iniziative, che abbiano ritorni positivi per le aziende in termini di visibilità, comunicazione e marketing; e da finanziamenti pubblici opportunamente individuati ed integrati con quelli privati. Inoltre parte degli interventi vedranno la partecipazione dell’amministrazione comunale attraverso la valorizzazione di loro risorse anche attraverso concessioni e/o rilascio di autorizzazioni, interamente concordate e coordinate con l’amministrazione comunale.



PARCO EOLICO

In relazione a quanto previsto dal PEAR, pubblicato il 23 giugno 2006, alla dimensione del territorio del Comune di Biccari ed all’attuale occupazione di Aerogeneratori, si presenta il seguente progetto di insediamento di Parchi Eolici.

Fase preliminare
La prima fase, che avrà la durata di non meno di 12 mesi, consiste nello sviluppo delle attività di misurazione anemometriche finalizzate al corretto dimensionamento dei Parchi Eolici ed al posizionamento degli Aerogeneratori.
Raccolti i dati anemologici si procederà alla realizzazione dei progetti esecutivi.

Gli impianti
Gli impianti che saranno utilizzati sono quelli previsti dal PEAR e quindi Aerogeneratori da 2MW o superiori, grazie anche ai continui sviluppi tecnologici, realizzabili alla fine della fase preliminare.

Analisi degli investimenti
Gli investimenti previsti per la realizzazione dei parchi eolici è di euro 228.800.000,00 pari ad euro 2.600.000,00 per Aerogeneratore, incluse le opere necessarie per l’installazione e la manutenzione (connessione alla rete elettrica, collegamento viario, ecc.).

Analisi della produzione energetica
Una corretta stima della produzione energetica potrà essere fornita solo a conclusione della fase preliminare raccogliendo sul campo i necessari dati anemologici. Una stima approssimativa è stata sviluppata sulla base dei dati forniti dall’Enea e dal CNR in relazione alle aree per l’insediamento dei Parchi Eolici sul territorio di Biccari. Da tali dati si può ricavare i seguenti dati produttivi annui:
  • 2.100 ore di funzionamento medio annuo;
  • energia prodotta da aerogeneratori con potenza di 2MW è pari a 4.200Mwh;
  • energia complessiva prodotta pari a 369.600Mwh.
UNITA’ “GENESIS”

Gli impianti, che saranno realizzati, sono attualmente oggetto di attività di ricerca per la definizione di alcuni elementi ed, in particolare, il loro Sviluppo Precompetitivo sarà svolto proprio sul territorio di Biccari. Il Sistema GENESIS ha l’obiettivo di porsi quale riferimento tecnologico, duplicabile, per lo sviluppo di aree vocate all’agricoltura. Sviluppo realizzabile grazie alla filiera generata dall’impianto e la sua integrazione con i territori circostanti. L’impianto produrrà:
  • energia elettrica;
  • prodotti orticoli.

Il sistema si compone di un impianto per la produzione di energia attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili integrate tra loro:
  • solare;
  • geotermico;
  • biomassa;
  • minieolico;
  • eolico-termico.
Il tutto possibile attraverso i sistemi di controllo estremamente innovativi delle risorse (flussi idrici ed aerodinamici, ecc.).

Le materie prime necessarie alla produzione di energia sono autogenerate (eolico-termico) o acquisite senza alcun costo (solare, geotermico, eolico) con l’unica eccezione delle materie prime relative alla piccola centrale biomassa che utilizzerà gli scarti delle coltivazioni dell’area apportando un incremento del reddito agricolo, in particolare saranno promosse coltivazioni di cereali che possano favorire la redditività (ad esempio cereali con un gambo di più elevate dimensioni).

Le serre, oltre che necessarie per la produzione di parte dell’energia, utilizzeranno al meglio l’energia termica prodotta dal sistema finalizzandola ad una produzione biologica, qualitativamente e quantitativamente, superiore.



Particolare attenzione è stata posta all’eliminazione, ove possibile, degli impatti di qualsiasi natura. Relativamente all’anidride carbonica, questa è interamente utilizzata all’interno delle serre orticole. Relativamente ad eventuali impatti visivi e paesaggistici, si è proceduto, attraverso innovative tecnologie, sperimentate dalla Phoenixtec e dal suo socio Electra s.a., alla mimetizzazione adattativa delle strutture la cui altezza è superiore alla media degli edifici.

Gli impianti, relativi ad un modulo, saranno realizzati su di una superficie di circa 10ha, con un’occupazione totale di 30ha. L’area dei 10ha, necessaria alla singola unità conterrà:
  • l’impianto di serre;
  • gli impianti energetici;
  • le aree dedicate ai magazzini;
  • le aree dedicate agli uffici;
  • le aree esterne di stoccaggio.

L’insediamento di più moduli prevede l’integrazione di alcuni elementi al fine di una più efficiente fruibilità degli impianti.

Gli investimenti previsti per ognuno dei moduli GENESIS nonché di quanto necessario all’insediamento: sistemazione dell’area, allacci, recinzione, ecc., ammontano ad euro 10 milioni, per totali 30 milioni di euro.


IMPIANTO INDUSTRIALE ENERTEC

L’impianto industriale, che si andrà ad insediare, sarà operante nel settore delle energie rinnovabili, svolgendo le sue attività in stretta collaborazione con i partner industriali coinvolti nel progetto, specializzati nei singoli temi di fonti rinnovabili (solare, eolico, biomassa, geotermico, idroelettrico, ma anche fitodepurazione e digestitori), Università, Centri di Ricerca e Spin Off accademici. In particolare le attività di R&S e successive attività produttive verteranno sul prodotto “GENESIS”.

Per la produzione del Sistema GENESIS, le cui attività di ricerca in corso non permetto di fornire informazioni dettagliate, verrà impiegata tecnologia per la produzione di energia, informatica per le attività di controllo ed automazione, agricole nella realizzazione degli impianti delle serre, ma anche metalmeccanico per le serre ed i magazzini automatici ed edili per i contenitori strutturali.

L’obiettivo commerciale della società ha come target le regioni europee e del nord america, aree per le quali vi è la necessità di realizzazioni di centrali per la produzione di energia da fonti rinnovabili, ma si pone anche un obiettivo, estremamente ambizioso, legato allo sviluppo ed al sostegno socioeconomico delle aree del mondo in via di sviluppo. L’impianto permette di fornire, a ciclo chiuso, le risorse necessarie alla sopravvivenza di un nucleo abitativo, composto da 50 famiglie. Difatti sarà possibile sviluppare le coltivazioni in campo, di cui una parte sarà utilizzata dalla centrale, e, grazie all’energia elettrica prodotta, potranno essere alimentati i pozzi permettendo l’irrigazione dei campi; l’energia elettrica e termica sarà utilizzata dal villaggio ed inoltre vi è la produzione orticola delle serre. Quindi ciò che verrà prodotto nell’area risulterà essere:
  • energia elettrica;
  • energia termica;
  • acqua;
  • cereali;
  • ortaggi;
  • ed eventuali allevamenti connessi al ciclo produttivo, nella veste di fornitori di materia prima per la coltivazione e la produzione di energia.

La realizzazione dell’impianto industriale, le opere necessarie per il suo insediamento, le attività di R&S previste, la selezione e formazione del personale, ecc., ammontano a 24 milioni di euro.


  • BICCARI CITTA’ IDEALE

Il progetto fa si che la città ideale del futuro valorizzi la sua dimensione storica ed ambientale divenendo un centro di sperimentazione e applicazione di tecnologie avanzate.

Una città laboratorio proiettata in avanti: un vero e proprio osservatorio sulle tecnologie avanzate applicate.

Un punto di riferimento per il paese ed altri stati a favore di tutte le scoperte tecnologiche, telematiche, meccaniche e scientifiche in genere, al servizio di una migliore qualità della vita – DOMOTICA -; sviluppando contemporaneamente una seria ricerca ambientale.

Ovvero: sperimentare e applicare in seno alla città tecnologie avanzate, per poi promuoverne il loro utilizzo su larga scala.
Si tenga conto inoltre che solo il 10% della tecnologia è utilizzata dal mercato di massa, il 20% è dedicata ad uso professionale scientifico (medici, architetti, ingegneri, ricercatori ecc.), e il rimanente 70% non è utilizzato, restando in attesa di essere inserito nel circuito industriale commerciale.

La presentazione e l'applicazione di tutta la tecnologia avanzata in seno alla città, contribuirà a proiettarla in circuiti internazionali qualificati e a creare un flusso – presenze di addetti ai lavori, di industrie primarie ed internazionali (durante l'anno saranno organizzati convegni, tavole rotonde ecc.). Nonché turismo curioso e qualificato che per alcuni giorni voglia provare a vivere nella “città ideale” sperimentando il futuro e immerso nella storia e nell'armonia del paesaggio.


IMPLICAZIONI POSITIVE DEL PROGETTO

E possibile annoverare alcune tra le tante possibilità relative all'utilità del progetto:

  • ritorno di immagine, a livello di mass media, per la città e i territori circostanti
  • ritorno del potenziale pubblicitario-economico
  • turismo qualificato culturalmente ed economicamente
  • potenziamento delle strutture ricettive
  • istituzione di nuove scuole
  • numerosi convegni durante l'anno
  • diminuzione della disoccupazione giovanile
  • riqualificazione del commercio e dell'artigianato con nascita di nuove strutture di lavoro
  • miglioramento della qualità della vita

IPOTESI DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO

In questo momento storico di transizione dall'area meccanica all'area elettronica, le aziende più qualificate hanno necessità di sperimentazione: la nuova città potrà essere l'osservatorio e punto di riferimento delle nuove tecnologie avanzate e applicate.

Il progetto ha risvolti positivi per tutti: per le aziende sarà una vetrina sul mondo con tanto di mass media interessati alle futuristiche sperimentazioni dei loro prodotti; per gli amministratori, la possibilità di dimostrare più fattivi i vari propositi e le iniziative di prestigio per la città, per la cittadinanza, nella fruizione dei servizi e per i giovani, per le opportunità di lavoro.

FASI DI SVILUPPO

Effettuato lo studio di fattibilità del progetto, come prima fase, occorre costituire un Comitato Promotore che sotto l'egida del Comune organizzi un grande convegno invitando tutte le personalità e le aziende interessate a partecipare.
La seconda fase sarà quella dello sviluppo strategico del progetto.
La terza fase: attuazione reale e messa in opera del progetto e comunicazione dei risultati ottenuti.

FLUSSI METODOLOGICI

La realizzazione del progetto proseguirà secondo una peculiare metodologia che seguirà il flusso metodologico rappresentato dai grafici seguenti, come schema logico di intervento adattabile e flessibile rispetto alle situazioni che di volta in volta si verranno a modificare.

Schema del flusso metologico
FASE I: VERIFICHE E DEFINIZIONE LINEE GUIDA
Definizione degli obbiettivi qualitativi e quantitativi generali
Verifiche di fattibilità e di implementazione del progetto verso i targets:
. Istituzionali (Stati, Regioni, Associazioni Industriali e Commerciali, Sindacati,
Stampa ecc...)
. Scientifici culturali
. Industriali e Commerciali, e di Servizio
. Cittadinanza e altre Città limitrofe
Definizione del Comitato Promotore
Definizione del Gruppo di gestione operativa del progetto
Definizione delle linee guida generali definitive del progetto

FASE II: PIANIFICAZIONE OBBIETTIVI E STRATEGIE;
PRESENTAZIONE PUBBLICA
Pianificazione degli obbiettivi qualitativi e quantitativi
Pianificazione delle strategie e degli strumenti:
  • politica dell'offerta
  • politica della distribuzione
  • politica della comunicazione
  • definizione delle linee guida organizzative
  • pianificazione del budget e del ritorno degli investimenti (1 – 3 anni)

Gruppo di gestione:
- operazioni istituzionali e di P.r.
- Direct marketing
- preparazione della presentazione ufficiale verso i diversi TARGETS
- coinvolgimento Stampa nazionale ed estera

LINEA OPERATIVA
Gruppo di gestione
- pianificazione attività promozionale di sponsorizzazione e messa a punto legale
dei contratti
Gruppo di gestione
- sviluppo dei contatti e definizione contrattuale con gli sponsor
Presentazione pubblica del progetto (Comitato Promotore)

FASE III : IMPLEMENTAZIONE
Pianificazione temporale per il breve periodo delle singole attività a favore:

* del progetto
* della RSM
* degli sponsor

Gruppo di gestione

* esecuzione delle singole attività
* controlli budgetari e sul ritorno degli investimenti
* revisione e implementazione operativa dei piani

Gestione delle attività nel breve periodo:

* offerta
* distribuzione
* comunicazione


INTERVENTI SU BICCARI

L’area comunale di Biccari ha esigenze molto diverse da quelle del Comune di Fano sia per la sua posizione geografica che per il patrimonio storico, una differente situazione socio economica, la presenza di territorio boschivo e la totale assenza del mare. Pertanto nel Comune di Biccari, come previsto dal progetto, dovranno essere accuratamente esaminate le esigenze e concordati, con l’amministrazione comunale, gli interventi.
Relativamente agli interventi, il progetto Fano Città Ideale, può essere uno spunto per lo sviluppo dal quale scaturiscono le seguenti ipotesi di interventi

MISURA A) INTERVENTI SU IMMOBILI PUBBLICI
Progetto/obiettivo:
  • Illuminazione ed acustica nel centro storico, realizzazione si sistemi di illuminazione ed impianti audio che permettano la valorizzazione delle piazze e dei vicoli del centro storico, riponendo particolare attenzione alla fruibilità durante le manifestazioni folcloristiche;
  • Domotica nei pubblici edifici, realizzazione di sistemi domotici e postazioni di monitoraggio e controllo degli impianti oggetto degli interventi del presente progetto (sistemi d’illuminazione, sistemi audio, aree boschive, ecc.);
  • Monitoraggio e gestione delle aree boschive, attraverso l’installazione di una rete sensoristica e di acquisizione video si procederà alla rilevazione di eventi quali incendi ed atti di vandalismo;
  • Monitoraggio e gestione dei bacini, integrato nel precedente progetto/obiettivo, attraverso appositi sensori e rilevatori, potranno opportunamente essere gestite le informazioni;
MISURA B) DOMOTICA PER I CITTADINI E PER IL TURISTA
Progetto/obiettivo:
  • Edilizia privata domotizzata, realizzazione, in un quartiere o in un edificio o nella ristrutturazione di un’area del centro storico, di sistemi domotici ed impianti ecosostenibili;
  • Realizzazione di un villaggio turistico, nel bosco, realizzato con tecniche di bioarchitettura e dotato di sistemi domotici ed impianti ecosostenibili, da utilizzarsi anche a supporto delle attività formative;
MISURA C) DOMOTICA PER GLI ANZIANI ED UTENTI NON COMPLETAMENTE ABILI
Progetto/obiettivo:
  • Casa Protetta per Anziani, un intervento che ben si coniuga con la tranquillità e la salubrità dell’area, il progetto prevede la creazione di una casa per anziani dotata di sistemi automatici per la sicurezza e per il confort degli ospiti anziani, dotando la struttura di impianti ed arredi in grado di agevolare gli ospiti, con particolare attenzione a sistemi di telesoccorso e telemedicina;
  • Centro Vacanze per Anziani e per Utenti non completamente abili, un intervento che ben si coniuga con la tranquillità e la salubrità dell’area, il progetto prevede la creazione di una struttura ricettiva, dedicata ad anziani e utenti non completamente abili, dotata di sistemi automatici per la sicurezza e per il confort degli ospiti anziani, dotando la struttura di impianti ed arredi in grado di agevolare gli ospiti, con particolare attenzione a sistemi di telesoccorso e telemedicina;
MISURA D) TUTELA DELL’AMBIENTE
Progetto/obiettivo:
  • Realizzazione di prototipo dell’unità GENESIS, una centrale per la produzione di energia integrata da fonti rinnovabili, con serra idroponica un elevata capacità produttiva (qualitativa e quantitativa), l’intervento prevede la realizzazione di un impianto sperimentale, finanziato in parte dal Contratto di Programma, per la sua caratteristica di Sviluppo Precompetitivo, ed in parte da un partner privato, finalizzato alla produzione di energia integrando una pluralità di fonti rinnovabili (solare, termico-eolico, geotermico, biomassa); la gestione sarà condivisa con il Comune che potrà fruire dell’energia prodotta, impegnare giovani locali, integrare l’intervento con quelli legati alla manutenzione delle aree boschive ed utilizzarla per la formazione; la produzione orticola sarà canalizzata sui circuiti utilizzati dagli altri insediamenti privati dell’area, quali Marchebio e Conad;
  • Distretto EMAS, da realizzarsi sull’intero territorio comunale ed in particolare nell’area industriale, tale da conservare, certificato dal Ministero dell’Ambiente, il patrimonio ecologico che potrebbe risultare un costo eccessivo per la comunità a causa di una industrializzazione incontrollata;
  • Registrazioni EMAS per tutte le aziende che si insedieranno nell’area al fine di integrarsi nel distretto EMAS;
  • Progettazione di impianti per la produzione di Energia da fonti rinnovabili in edifici pubblici;
  • Progettazione di impianti per la produzione di Energia da fonti rinnovabili in edifici privati;
  • Imbarcazioni elettriche, connessa ai progetti di valorizzazione delle aree boschive ed i bacini idrici, permetteranno la navigazione con mezzi senza alcun inquinamento, anche in termini acustici (come già realizzato da alcuni partner dello spin off in alcune riserve del bacino del Po’);
MISURA E) SERVIZI PER IL CITTADINO E PER IL TURISTA IN AREE E LOCALI PUBBLICI
Progetto/obiettivo:
  • Servizi di Telemedicina, installazione di sistemi in alcune specifiche sedi, quali farmacie, ambulatori;
  • Access Point e Social Service, installazione di sistemi di connessione ad internet in punti accessibili al pubblico, quali bar, per la fruizione delle informazioni sul Comune, le comunicazioni e la visualizzazione degli interventi realizzati, inoltre sarà predisposto per future applicazione di E-Government ed E-Democracy;
  • Maxi schermi e comunicazione, stessa funzione del precedente progetto, realizzato attraverso l’installazione di maxi schermi nelle piazze principali;
MISURA F) FORMAZIONE
Progetto/obiettivo:
  • Supporto allo sviluppo di corsi in tema di Domotica ed Energia rinnovabile;
  • Supporto al trasferimento tecnologico verso il mondo agricolo attraverso lo sviluppo di corsi e l’utilizzo della centrale integrata; sulle coltivazioni intensive ed estensive connesse all’intervento sperimentale realizzato dal Comune;
  • Sviluppo di attività di formazione legate alle attività di valorizzazione del bosco e del bacino;
MISURA G) SVILUPPO ECONOMICO
Progetto/obiettivo:
  • CCT: Centro Commerciale Telematico, collegato a circuiti nazionali ed internazionali, già finanziato per circa quattro milioni di euro, utile alla commercializzazione dei prodotti realizzati dall’artigianato locale;
  • Costituzione di una cooperativa per la manutenzione del patrimonio boschivo ed idrico, al fine della loro fruizione turistica;
  • Costituzione di una cooperativa per la gestione e coltivazione dell’impianto di serre ed energia integrata, comunale;
  • Costituzione di una cooperativa per la gestione dell’allevamento di animali della montagna e delle attività di caccia e pesca;
  • Creazione di una struttura per la gestione, anche conto terzi, degli immobili del centro storico per fini turistici e residenziali;
  • Creazione di attività di ristorazione e degustazione, legata alle produzioni tipiche locali ed alle coltivazioni, caccia e pesca sviluppata nell’area;
  • Supporto allo sviluppo di attività connesse con gli interventi realizzati, come installatori specializzati ed aziende interconnesse con il mercato dell’energia e della domotica, assistendoli in tutte le fasi attraverso partner idonei e finanziamenti pubblici;
  • Supporto alla gestione di uno sportello informativo per l’indirizzo dei giovani e degli imprenditori dell’area allo sviluppo di attività, anche usufruendo di finanziamenti pubblici, tali da integrarsi nelle filiere in creazione nell’area.

RICADUTE
Gli interventi previsti nel progetto “Biccari Città Ideale” hanno ricadute in una pluralità di ambiti, tra i quali spiccano la valorizzazione dell’area ai fini turistici, il miglioramento della qualità della vita dei cittadini e degli ospiti, il controllo delle risorse e dello sviluppo in ottica di sostenibilità, lo sviluppo culturale in tema di sviluppo economico e sostenibilità della popolazione, l’immagine del Comune di Biccari ed in termini di occupazione.
Relativamente all’occupazione, gli interventi previsti consentiranno lo sviluppo, suddiviso tra nuova imprenditoria ed assunzioni, di non meno di 155 unità. Senza considerare il volano che verrà generato per lo sviluppo di attività agricole ed artigianali già esistenti.

RICADUTE COMPLESSIVE

L’intero progetto del Distretto della Domotica, Automazione ed Energia da Fonti Rinnovabili prevede ricadute, in termini di sviluppo socio economico, estremamente rilevanti, di fatto l’attuazione dell’intero progetto nell’area della Provincia di Foggia permetterà di attrarre iniziative, connesse alla tematica prevista dal progetto, di dimensioni inimmaginabili raggiungendo obiettivi di radicamento e di eccellenza sia industriali ma principalmente di R&S. Il tutto, se opportunamente supportato da organismi pubblici (per la formazione, le infrastrutture, la qualità della vita in genere), è in grado di generare nell’area uno sviluppo industriale, nel pieno rispetto delle politiche di sostenibilità, principalmente nel know-how generato, in settori ad elevato trend di crescita, senza alcun timore degli effetti della globalizzazione, anzi affrontando i mercati esteri con la necessaria competitività non necessitando di competere su fattori produttivi quali il costo della manodopera. Uno sviluppo che prevede il quadruplicarsi dei livelli occupazionali previsti dal presente progetto nei prossimi sette anni e risultati inimmaginabili negli anni a seguire.


RICADUTE OCCUPAZIONALI

Le aziende che interverranno in partnership con la Progetto Impresa si impegnano, nel Comune di Biccari, entro l’anno a regime delle iniziative previste dal progetto, alla creazione di 160 posti di lavoro, a tempo pieno e con assunzione a tempo indeterminato, nel settore previsto dal Distretto. Tale impegno è direttamente proporzionale al numero di aerogeneratori che verranno installati, il cui incremento o riduzione comporterà un diretto riflesso sulla dimensione dell’insediamento industriale con conseguente aumento o diminuzione degli occupati. L’integrazione del progetto “Biccari Città Ideale” comporterà la creazione di oltre 155 nuovi posti di lavoro. Lo sviluppo del progetto nell’intera area della Provincia di Foggia porterà il livello occupazionale ad assorbire oltre 500 unità, nel solo Comune di Biccari, anch’esso rapportato agli aerogeneratori previsti e direttamente proporzionale alle variazioni. Ma di fondamentale importanza è la radicazione nel territorio delle iniziative e lo sviluppo socio culturale che impatterà l’area, creando una ricaduta tale da generare un indotto iniziale non inferiore alle 70 unità (edilizia, trasporti, katering e ristorazione, servizi amministrativi e tecnici, ecc.), che, a regime delle iniziative previste dal presente progetto diverranno non meno di 200 unità (agricoltura, nuove iniziative nel turismo, nella domotica, nell’energia, nei servizi internet, ecc.) ed al completamento del progetto complessivo risultano inimmaginabili.


INVESTIMENTI, RITORNI ECONOMICI PER IL COMUNE E GARANZIE

Gli interventi, contenuti nel presente progetto, comportano investimenti che saranno sostenuti dalla società Progetto Impresa srl e dai suoi Partner. Tali investimenti saranno supportati anche da soggetti finanziatori e risorse pubbliche, attraverso la presentazione di un Contratto di Programma.
Nel dettaglio gli investimenti previsti dalla società Progetto Impresa srl e dai suoi Partner sono relativi a tre iniziative:
  • Realizzazione del Parco Eolico e relative infrastrutture, tale iniziativa comporta investimenti pari ad euro 228.800.000,00 effettuati da Partner specializzati, attraverso la creazione di una apposita società che gestirà il Parco. La copertura del fabbisogno finanziario avverrà attraverso anticipazioni da parte dei soci ed un’operazione di leasing sugli impianti acquisiti;
  • Realizzazione dei Centri di Produzione Energetica e Produzione Orticola, gli impianti relativi all’iniziativa in progetto comportano investimenti pari ad euro 30.000.000,00 effettuati da Partner specializzati, attraverso la creazione di una apposita società che gestirà gli impianti. La copertura del fabbisogno finanziario avverrà attraverso anticipazioni da parte dei soci ed un’operazione di leasing sugli impianti acquisiti;
  • Realizzazione di un insediamento industriale per la produzione di “Impianti per la generazione di energia, a ciclo integrato, da fonti rinnovabili”, tale iniziativa comporta investimenti pari ad euro 24.000.000,00 effettuati da Partner specializzati, attraverso la creazione di una apposita società che parteciperà al Contratto di Programma. La copertura finanziaria pertanto prevista dal Contratto di Programma prevede investimenti da parte della società per il 25%, pari ad euro 6.000.000,00, attraverso l’apporto diretto di Capitale Sociale, per il 40%, pari ad euro 9.600.000,00, attraverso un fondo perduto messo a disposizione dalle risorse del Contratto di Programma, e per un ulteriore 35%, pari ad euro 8.400.000,00, attraverso un mutuo agevolato erogato da banche convenzionate con il Ministero in conformità a quanto previsto dal Contratto di Programma.

Relativamente al primo intervento, realizzazione del Parco Eolico, la società Progetto Impresa ed i suoi Partner si impegnano sin da ora a riconoscere al Comune i seguenti introiti:
  • euro 50.000,00, a copertura dei costi amministrativi relativi agli adempimenti del Comune per la realizzazione di quanto previsto nel presente progetto, da versarsi: euro 25.000,00 entro 30 giorni dalla stipula della convenzione ed euro 25.000,00 entro 30 giorni dalla realizzazione del PRIE;
  • euro 10.000,00, annui fino all’inizio della produzione, per ogni aerogeneratore rientrante nella convenzione, quale anticipo sulla percentuale che verrà erogata dall’avvio della produzione del Parco Eolico, da versarsi entro 90 giorni dal rilascio delle autorizzazioni a costruire;
  • la percentuale del 2,50%, se il numero medio di ore di funzionamento annuo risulterà inferiore o uguale alle 2.900, del 4,5%, se il numero medio di ore di funzionamento annuo risulterà superiore a 2.900, sulla produzione di energia realizzata dal Parco Eolico, con un minimo garantito di euro 4.000,00 per megawatt installato, il cui pagamento avverrà entro il 31 marzo di ogni anno per le competenze dell’anno precedente.

A garanzia, degli impegni derivanti dal presente progetto nonché degli emolumenti per il Comune, la società Progetto Impresa srl o i Partner rilasceranno, a favore del Comune, una garanzia fidejussoria di euro 5.000.000,00. Tale garanzia sarà fornita a seguito della sigla della convenzione con il Comune, al cui contenuto farà riferimento.

La società Progetto Impresa srl ed i suoi Partner si impegnano a richiedere, alle autorità competenti, il rilascio di tutte le autorizzazioni, previste dalle vigenti disposizioni legislative, per la realizzazione di quanto oggetto della convenzione che, verranno realizzati dall’accettazione del presente progetto.
IMPEGNI DEL COMUNE


Il Comune ai fini del presente progetto redigerà un’apposita convenzione, nella quale:
a) si impegna a rilasciare i necessari permessi, alla società Progetto Impresa srl ed i suoi Partner, relativi all’esecuzione dei lavori di costruzione dei siti industriali e degli impianti eolici;
b) si impegna a non compiere alcuna attività che possa risultare di intralcio alla esecuzione dei lavori e delle opere occorrenti alla realizzazione, alla gestione, alla manutenzione ed al funzionamento dell’impianto, così come si asterrà dal porre in essere fatti o atti che possano creare pericolo all’impianto oppure che ne riducano la produzione e/o il normale uso ovvero che ne diminuiscano o rendano scomodo l’esercizio dei diritti concessi alla società Progetto Impresa srl ed ai suoi Partner;
c) consente alla società Progetto Impresa srl ed ai suoi Partner di costituire garanzie, anche reali, sui diritti nascenti dalla Convenzione, in favore di terzi, ivi compresi eventuali finanziatori, ed ai terzi beneficiari delle suddette garanzie di esercitare i diritti derivati dalla prestazione di tali garanzie, fermo restando il diritto del Comune a percepire i corrispettivi ad esso dovuti in forza della convenzione;
d) dà atto che la società Progetto Impresa srl ed i suoi Partner potranno trasferire in capo a terzi, finanziatori, o a soggetti da questi designati, la posizione contrattuale relativa alla convenzione, fermo restando che tale trasferimento non pregiudicherà in ogni caso il diritto del Comune a percepire i corrispettivi ad esso dovuti in forza della presente convenzione e che il terzo designato subentrerà alla società Progetto Impresa srl in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi a quest’ultima facenti capo nei confronti del Comune stesso.