SMART MOBILITY



Con 330 milioni del PNRR nasce il MOST, Centro Competenze Italiano sulla Mobilità Sostenibile, e tanto oltre, affronterà tutte le tematiche legate alla gestione efficiente del territorio e delle infrastrutture presenti e da realizzare che dovranno essere correttamente interconnesse.

MOST è composto dalla Sapienza e numerose Università italiane, tra le quali il POLIMI, e grandi imprese legate al tema della mobilità, delle Smart Cities, energia, informatica, e di ogni tecnologia come quelle spaziali, con la finalità di produrre concretezza e supporto alla crescita italiana, incluse PMI, ricercatori e start-up. Da sottolineare le parole del Presidente: “non finanza agevolata ma progetto industriale supportato dalla finanza agevolata”, una enorme Start Up.

La modellazione ed il Digital Twin (link) alla base di ogni attività, dal prodotto al processo alle applicazioni sul territorio.

Il know how e le decine di miliardi investiti nella ricerca dai Soci saranno integrati e coordinati con le risorse stanziate per il MOST, che potranno divenire i framework su cui le PMI che si impegnano nella ricerca potranno costruire le loro soluzioni e sperimentazioni, considerando la possibilità di aggregarsi ai Centri di Competenza, e generare le iniziali risorse attraverso il progetto SAIRC (link) che ne azzera i costi iniziali.



Le conclusione del Responsabile scientifico, Prof. Fabio Massimo Frattale Mascioli, anche responsabile scientifico del POMOS, sottolinea la necessità di impegno verso un nuovo modello, una Riforma.



PMI impegnate nelle Tecnologie ed Artificial Intelligence, che risultano utili non solo nei sistemi di guida, con le ovvie ricadute in ambito di sicurezza ma, sempre sul tema della sicurezza, possono affrontare, e risolvere, problematiche complesse nelle fasi produttive. Nel processo produttivo dei pneumatici, la TEKNA, presieduta dall'ing De Stasio, ha sviluppato un processo di Controllo Qualità dei pneumatici.

(https://www.dropbox.com/s/9fke3oz1q3ihxv8/articolo%20automazione%20industriale%20aprile%202023.pdf?dl=0)


CITEMOS 2023

Siamo alla settima edizione, Vicenza ci accoglie bella come non mai. Questa volta si è parlato di trasporto pubblico con bus elettrici.

Prof. Fabio Massimo Frattale Mascioli


La ricerca sulla mobilità sostenibile è anche oggetto di progetti legati alla nautica ed all'innovazione delle Darsene (https://webooksmartinnovation.blogspot.com/2007/10/digital-twin.html )

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La Mobilità Sostenibile, in questa Rivoluzione 5.0, riveste un fondamentale ruolo, sia nella sua diretta innovazione che nella sua integrazione nei modelli sociali e di supporto all'innovazione del territorio,
alla base di un progetto bioenergetico di sviluppo sostenibile del territorio approntato, nel 2012, per il Comune di San Leo  (biodigestione nell'allevamento di 1000 bovini, energia elettrica per finanziare la mobilità elettrica progettata dall'Ing. Forghieri, termico per riscaldare la Fortezza, che ha "ospitato" il Conte Cagliostro, ed organizzare un servizio di ristorazione gestito da una comunità di giovani)

Ing. Mauro Forghieri, "Sotto la sua guida, la Ferrari ha vinto complessivamente 54 Gran Premi iridati, 4 titoli mondiali piloti e 7 titoli mondiali costruttori". Competenza riconosciuta dai più grandi piloti di Formula 1.

La MOBILITA' SOSTENIBILE non è l'auto elettrica, ma una nuova filosofia e modelli resilienti. Innanzi tutto ridurre la mobilità, attraverso modelli sociali che valorizzino la vita nei Borghi, come riportato nella tesi in ECOLOGIA INTEGRALE presso la PONTIFICIA UNIVERSITA' GREGORIANA:

tesi in Università Gregoriana.

avvalendosi delle tecnologie e di nuovi modelli di lavoro (SMARTWORKING) e sociali, in cui l'uomo non deve essere un mero ingranaggio del processo produttivo.

Occorre coniugare le infrastrutture pubbliche (treni, tram, ....) con i propri mezzi opportunamente selezionati.

Il POMOS (Polo della Mobilità Sostenibile), della Sapienza, è impegnato nella concretizzazione dei concetti di mobilità sostenibile:


 

Nella scelta del proprio mezzo elettrico, occorre rivoluzionare i propri paradigmi, considerando che potrebbe quasi assimilarsi alla pianificazione dei voli di linea. Difatti, nel pianificare una rotta si elabora dettagliatamente il consumo di carburante, anche considerando il clima, in quanto massimizzare il carburante da imbarcare si otterrebbe un consumo maggiore derivante dal peso, al contrario minimizzare comporterebbe effetti facilmente immaginabili. Sarebbe tecnicamente semplice, ovviamente costoso, sovradimensionare le batterie, che potrebbero assicurare maggiore percorrenza, ma non direttamente proporzionale a causa dell'incremento di peso. Una soluzione valida per affrontare una sola tratta, ma che necessiterebbe di tempi di ricarica enormemente superiori e della necessità di infrastrutture dedicate. Quindi se le city car non permettono di effettuare lunghe percorrenze, la loro ricarica è agevole e veloce, auto con serbatoi energetici (batterie) di grandi dimensioni permettono lunghe percorrenze, ma necessitano di supercharger per ricariche veloci, in quanto per la mobilità cittadina, fruendo delle infrastrutture domestiche o cittadine, necessitano del doppio, triplo o quadruplo di energia, quindi anche di tempo, per garantire la stessa percorrenza.

La mobilità elettrica, o sostenibile, ci costringe a riflettere ed effettuare scelte corrette, anche per portafoglio ed ambiente. Non è dissimile dalla mobilità termica, a cui non prestiamo attenzione, ma fare pochi chilometri giornalieri nel traffico cittadino risulta illogico affrontarlo con un suv rispetto ad una utilitaria, in quanto comporterà il doppio, triplo o quadruplo della spesa e di danni all'ambiente.   

Quindi riorganizzare la propria mobilità, come lasciare l'auto sotto carica


proseguendo con una micro mobilità

sia durante le giornate lavorative che durante le vacanze

con benefici per la salute, anche psicologica, cogliendo esperienze culturali e …. gastronomiche. Come sperimentato in una settimana nella storia etrusca.

Video ETRURIA

ma anche accedere a molte aree ZTL.

Molte le aziende italiane impegnate, che hanno esposto i loro prodotti in EICMA, dalle simpatiche city byke
alle avanzate ricerche della MV, il marchio che ha tracciato la storia delle due ruote italiane

alle romagnole impegnate nelle e-byke dal suo esordio, che hanno ambientato il loro stand in un ideale Borgo.
 

Dalle piste e dalla ricerca le esperienze e tecnologie per le Smart Cities, Borghi 5.0, Mobilità Sostenibile ed Edilizia Sostenibile, nel progetto SAIRC (https://laboratoriosairc.blogspot.com/)

Laboratorio per lo sviluppo delle Tecnologie per l'energia e l'efficientamento - CERSITES (Università Sapienza - sede di Latina https://web.uniroma1.it/cersites/ ) Centro di Ricerca territorialmente di riferimento per il Laboratorio POMOS Polo per la Mobilità Sostenibile (http://www.pomos.info/), SIS.TER.POMOS (https://www.sisterpomos.it/), al fianco degli ulteriori Laboratori per supportare le PMI nella loro Innovazione Finanziata nel progetto SAIRC.







Modelli che vedranno la sperimentazione attraverso i progetti Borghi 5.0, per cui il mezzo che il Laboratorio della Sostenibilità ha acquisito per le attività di tutoraggio non poteva che essere:


Mobilità elettrica, quali i concreti vantaggi.

Per molti una passione di pochi “insani” che pensano siano necessarie azioni sostenibili per salvare il “Pianeta” alle future generazioni. Un'affermazione che già di per se contiene ignoranti imprecisioni, a cominciare dal fatto che il “Pianeta” non ha bisogno delle nostre azioni per salvarsi ma che esso sopravviverà al nostro abuso delle risorse, forse sarebbe più corretto dire “SALVARE L'HABITAT PER GLI UMANI”.

Alcuni, tra quelli che con superficialità seguono le teorie dei più svariati incompetenti, su numerosi temi e per “correnti” diverse (sanità, intelligenza artificiale, alimentazione, ecc.), adducono persino criticità relative al consumo di elementi e risorse naturali limitate. Da una superficiale analisi, che potrebbero giustificare le fake news prodotte da questi detrattori, o meglio comunicatori in cerca di odiens, che non considerano i progressi della ricerca scientifica e le norme che impongono il recupero come principale fonte di materie prime (https://erion.it/it/news/batterie-nuovo-regolamento-dellunione-europea-risolvera-alcuni-problemi-ma-ne-creera-di-nuovi/).

Detrattori che con le loro fake news adducono ad ulteriori complotti internazionali, trascurando che i reali problemi geopolitici relativi alle tecnologie e materie prime non sono esclusivamente legati alla mobilità elettrica ma ad ogni ambito tecnologico, come ripetutamente indicato dal mondo scientifico negli ultimi trenta anni, ed è causato dalla limitata capacità di governi, che continuano a vedere al breve anziché al lungo termine e, come per gli imprenditori, chi ha guardato a lungo termine raccoglierà anche i frutti economici.



Ma proprio ai detrattori mi rivolgo per parlare di libero arbitrio. Certo non definirei la signora Benz, ed i suoi due figli, complottisti, quando all'insaputa del marito ha preso l'auto e percorso oltre 100km, rifornendosi presso le farmacie delle sostanze per alimentare l'auto, considerando che l'unico “carburante” disponibile era il FIENO per i cavalli. Quindi, esaminando con attenzione, quale libertà abbiamo con i combustibili fossili? Probabilmente quella di far atrofizzare la nostra mente confidando nella disponibilità in ogni angolo, anche questa una miope ed egoistica illusione, considerando che in molte parti del mondo non è reale ed anche in paesi europei spesso non sono così prossime le aree di servizio nei percorsi autostradali e rurali. Ma quale libertà abbiamo nella spesa? Minimi punti percentuali di sconto. In realtà sono le grandi compagnie petrolifere ed i paesi produttori che stabiliscono l'andamento dei prezzi, ma anche questo tema è oggetto della limitata memoria e confinato ai pochi giorni di polemica nei momenti in cui lo riscontriamo (petrolio in discesa e prezzo alle pompe stabile, petrolio in salita e prezzo alle pompe che decolla).

La mobilità elettrica è libertà. Libertà di decidere se autoprodurla (tetto della propria abitazione). Libertà di scelta del fornitore, e non per uno sconto di pochi punti percentuali ma di sconti che possono raggiungere il 100%.

La mobilità elettrica, come l'intera transizione ecologica, deve essere complessiva ed integrale, evitando verticalizzazioni legata a specifiche competenze e/o interessi (fotovoltaico, eolico, ecc.) ma utilizzare organicamente tutte le risorse disponibili sul territorio. Una Rivoluzione 5.0 che, oltre risorse e tecnologie, deve coinvolgere i modelli sociali e culturali. Un buon piatto non lo si fa con un solo ingrediente ma equilibrandone una pluralità.

Quali quindi i vantaggi per coloro che la approcciano senza pregiudizi e con lo spirito di non cambiare semplicemente il “carburante”? Infiniti e l'elenco, oltre che personalizzabile, non risulterebbe esaustivo:

  • nei costi manutentivi;

  • nei costi del “carburante”;

  • negli aspetti ambientali;

  • nel modello sciale e nei suoi rapporti;

  • ecc. ecc. ecc.

Alcune case, attente agli aspetti psicologici dell'utente medio, hanno considerato le difficoltà di una rivoluzione culturale, come lo è stato passare dalla carrozza all'auto. Inviterei molti a riflettere che il “sempre” è dato dalla limitata memoria o conoscenza. Inviterei a visitare alcuni musei per vedere auto potenti che necessitavano della collaborazione di tutti i passeggeri per frenarla o, solo pochi anni fa, per cambiare marcia necessitava pratica ed esperienza (l'assenza di cambi sincronizzati, o per poche marce, necessitava di azioni come la “doppietta”).

Alcune case automobilistiche hanno investito nelle “farmacie della signora benz” creando un paracadute che garantisce una utilizzabilità assimilabile, nei tempi, a quella dei motori endotermici. Un valore pienamente percepito da alcuni governi, è il caso di Tesla a cui è stato attribuito un valore di 4,5 miliardi di dollari per rendere disponibile a tutti i produttori, che hanno guardato al breve termine (ricordo che alcuni hanno persino giocato sulle misurazioni per non adattarsi alle norme), la propria rete americana, ed ora saranno entrambi costi per la comunità, evitando di intaccare i guadagni delle grandi famiglie controllanti.

Certo, con auto come Tesla che, a parità di dimensioni e confort con altre auto endotermiche, ci si può permettere di ottenere, solo in tema di carburante, un risparmio del 60% per una probabile pausa caffè suppletiva, può essere sufficiente, senza valutare le agevolazioni (bollo, accesso aree limitate, ecc.) e le manutenzioni/liquidi quasi nulle. Ma la libertà dell'elettrico va oltre, ovviamente attivando i neuroni per una minimale pianificazione, semmai correlata ad una migliore qualità della vita, quale un rilassante e sano pranzo anziché un fugace tramezzino nell'area di servizio, o un piacevole caffè con persone che hanno efficientemente attivato i neuroni. Una attenta ed intelligente pianificazione, oltre a farci considerare sprechi insospettabili, può portare ad azzerare i costi del carburante, dalla produzione autonoma, alla ricarica notturna (energia dai 15 cent, a meno di 1 cent. Per kwh), alla scelta del mezzo giusto (evitando di acquistare un SUV da 3t per fare la spesa nel quartiere), alla, definirei divertente, fruizione delle campagne di alcuni soggetti (Supermercati, Alberghi, Comuni, Stati, ecc.), come molte massaie attente alla spesa fanno scegliendo le offerte delle diverse catene, con sconti fino al 100%.

Un “piacevole” rallentamento dei tempi di percorrenza sulle lunghe distanze, di per se un modello da rivoluzionare puntando alla mobilità pubblica, può portare all'azzeramento del costo “carburante”. Dati empirici hanno prodotto questo risultato comparando nello stesso percorso una Porsche Cayenne ibrida ed una Tesla X, paragonabili nella dimensione, confort e prestazioni, su una tratta frequentata da molti (Milano - Rimini):

  • con guida “allegra”, il consumo di benzina è di circa 130 euro, in elettrico è pari a circa 50 euro con 2 necessarie soste caffè, che, rispetto alla singola col Porsche, ha comportato un ritardo di circa 15 min;

  • con guida correttamente nei limiti, il consumo di benzina si è ridotto a 70 euro, ed in elettrico a circa 35 euro, ma senza la necessità di una seconda pausa caffè;

  • una modalità più rilassante, nel caso della Porsche non comporta ulteriori risparmi anzi, prediligendo percorsi privi di pedaggio rischiano di aggravarsi, al contrario di ciò che avviene con la mobilità elettrica che gradisce percorsi cittadini o montuosi, anche utilizzando le infrastrutture autostradali e prestando attenzione alle “promozioni” si può arrivare ad azzerare il costo del “carburante”, semmai scoprendo eccellenti bar o trattorie, ove semmai scambiare due chiacchiere con nuove piacevoli persone. Un test ha permesso di percorrere 2.400km continuativi con costo energetico azzerato, interrotto solo a causa di un viaggio oltre il centro Italia.


Mobilità sostenibile deve essere tale per tutta la filiera, e non esclusivamente un'opportunità di “business”. Occorrono nuove figure che sappiano consigliare opportunamente gli utenti, in relazione al loro reale utilizzo in prospettiva ambientale del mezzo. Autonomia, modalità di ricarica, prestazioni, non sono elementi generalizzabili ma da personalizzare per le esigenze del singolo utente. Un elemento della Supply Chain aziendale o individuale.

LA SCELTA: un auto elettrica, ma direi ogni mezzo di trasporto, deve soddisfare i requisiti e le necessità dell'utilizzatore. Certo l'estetica ed il colore hanno il loro peso ma eviterei di incorrere in macro errori, a prescindere dalla motorizzazione elettrica, di chi compra un grande SUV per servizi cittadini o Lamborghini per circumnavigare un edificio con la marcia più bassa al fine di attrarre l'attenzione con la sua spettacolare rumosità.

Risulta simpatica la pubblicità della Smart, che appunto nasce e deve essere utilizzata come city car.

Spesso però si incorre in incompetenti commercianti che propongono la smart, o altre utilitarie a bassa autonomia per viaggiare, semmai perchè è l'unico modello disponibile.

Come per ogni infrastruttura di supply chain, ed anche la vita di un individuo ne fruisce, occorre analizzare le esigenze ed i fattori ambientali.

La tesla è sicuramente un mezzo eccezionale, ma occorre prestare attenzione, come per tutte le auto elettriche, ad alcuni parametri:

  • Velocità di ricarica, alle diverse soglie ed in particolare alla soglia dell'80% che garantisce la durata delle batterie;

  • la localizzazione delle ricariche “veloci”, in relazione all'uso previsto;

  • l'autonomia alle differenti soglie di ricarica.

Per una mera esemplificazione:

Una Tesla X, pre 2019, con un'autonomia al 70% di carica di circa 250km, permette di utilizzarla agevolmente nel raggio di 100km e, rilassandosi con una ricarica/caffè di circa 40min, per disporre del mezzo sempre pronto.

Una nuova tesla, 3 o Y, con autonomia nominale massima di oltre 500km, sarebbe assimilabile, ma se la compariamo su lunghe percorrenze autostradali, quali Lugano – Rimini avremo queste enormi differenze:

  • Tesla 3 o Y, velocità max 233, 40 min di ricarica al supercharger di Melide, 2 ore di percorrenza nel rispetto dei limiti per giungere alla stazione supercharger di Modena, altri 40 min per ricarica/caffè, 1 ora e 30 min per raggiungere Rimini con autonomia residua di 80km. Totale tempo di percorrenza: 4 ore e 50 min;

  • Tesla X pre 2019, velocità max 250, 40 min di ricarica al supercharger di Melide, 50 minuti per raggiungere la stazione di ricarica di Milano sud, 50 min (necessari per evitare rischi) di ricarica a Milano sud, 1 ora e 40 min di percorrenza nel rispetto dei limiti per giungere alla stazione supercharger di Modena, altri 40 min per ricarica/caffè, 1 ora e 10 min per raggiungere la stazione supercharger di Forli, 30 min per raggiungere Rimini con autonomia residua di 80km. Totale tempo di percorrenza: 6 ore e 20 min;

Ne risulta: oltre il 30% di velocità inferiore e minore possibilità di sfruttare le prestazioni, in netto contrasto con i valori nominali.

Una crescita professionale degli operatori che devono assimilare l'automobile a strumenti e non a gadget...poca estetica e superficialità...molto contenuto ed utilizzo, purtroppo, ed in particolare sulla nuova mobilità sostenibile si incontrano operatori che mirano al solo interesse economico, privi di ogni competenza sulla concreta fruibilità e spesso, intenzionalmente o per incompetenza, ignorando cosa forniscono. Tecnologie e competenze che necessitano di reti professionalmente competenti e formate, quindi privilegiando le reti ufficiali ed evitando commercianti plurimarche che, come avvenuto al Laboratorio (in Svizzera con l'azienda LuganoAuto) possono incappare in commercianti che propongono una Tesla con supercharger illimitato, scoprendo che la falsità di quanto venduto, ma neanche comprendendo il valore di quanto carente, proponendo una ricarica di 1500km non considerando che la ricarica per 5 anni, con percorrenza di 40.000km, ha un costo di circa 10.000 euro. Solo l'efficiente sistema giudiziario svizzero ha permesso di condannare rapidamente il "commerciante" e risarcire:

 


Smart Cities, Smart Land... Smart Community. Competenze che un Facility Manager deve acquisire per procedere alle corrette implementazioni.



Dalla ricerca tecnologica











a quella sulle sue applicazioni e sviluppi

Una sfida che in parte può essere affrontata con le tecnologie, dalle fasi di progettazione (Generative Design - Additive Manufacturing, by Autodesk)

ma può produrre maggiori risultati attraverso una corretta pianificazione socio-economica, attraverso l'integrazione di ogni sistema di trasporto che convergano in HUB multipiattaforma.


Sin dalle mie lezioni in Domotica, sui temi contenuti nel libro "Energie Rinnovabili e Domotica", segnalavo i numerosi errori nella progettazione degli impianti fotovoltaici, in quanto si puntava a produrre l'energia necessaria al fabbisogno energetico, non facendolo precedere da interventi di efficientamento, quindi cercando di individuare la giusta collocazione di pannelli da 3Kwp quanto sarebbero stati sufficienti 1,5Kwp. Questo è l'approccio che bisogna condurre nella pianificazione della mobilità sostenibile con i numerosi attori coinvolti nei Nuovi Eco Sistemi.

Occorre considerare innanzi tutto la possibilità di abbattere il fabbisogno di mobilità, quali i temi del progetto sperimentale del 2016 sullo Smart Working ITA-CH, lo sharing, l'ultimo miglio,

e, parallelamente, procedere a corrette progettazioni di tecnologie, anche attraverso Generative Design - Additive Manufacturing.
per nuovi modelli di mobilità sostenibile per specifiche funzionalità.


Smart Working e riqualificazione di Borghi rurali, tra i compiti dei Facility Manager delle Pubbliche Amministrazioni, già oggetto di Best Practice in tutto il mondo, quali:


ed il progetto (2010), interrotto dalla carenza di letame scaturita da imponenti nevicate, per il Comune di San Leo,

in cui veniva coniugata la progettazione di mezzi e mobilità sostenibile, con il supporto dell'ing. Mauro Forghieri, la produzione di bioenergia, la creazione di strutture ricettive, attraverso la valorizzazione dell'energia termica. Un progetto che allo sviluppo tecnologico coniugava lo sviluppo sostenibile del territorio, anche con la creazione di nuova occupazione green, valorizzando il territorio e la sua cultura.


ai progetti industriali su San Marino, dove rinasce la storica MV Augusta.


Smart Mobility rilevante per il 58% dei Comuni:

per quali motivi

Facility Manager e, la figura che diviene obbligatoria per la gestione della mobilità nelle grandi aziende, il Mobility Manager, le figure necessarie per condurre questo processo d'innovazione sostenibile.

Tecnologie ed APP che possono integrarsi per gestire anche anche tematiche sanitarie, quali flussi e prossimità

Le aziende produttrici, ma anche la rete distributiva di veicoli, dalle show room ai prodotti, dovranno rivoluzionare le strategie di Marketing, sia per la conversione sempre più evoluta verso i servizi, che sarà preferita ai prodotti.
Un futuro che vedrà emergere nuovi mezzi sostenibili e sopravvivere piacevoli prodotti individuali e da collezione, veicoli emozionali.

Show room che, come per tutte le filiere, dovranno guardare alla Custome Jurney dell'utente (LINK FM RETAIL), considerando le future evoluzioni dei consumatori, evitando di cristallizzarsi su modelli irreplicabili, in cui le nuove generazioni, spesso poco propense ad acquisire la patente ed un proprio mezzo,

non ripercorreranno un approccio alla mobilità come quello affrontato da me come da molti



  
Città, utenti ed infrastrutture sempre più interconnessi, in cui 5G ed Edge Cloud divengo infrastrutture indispensabili

per ottenere importanti ricadute sociali

Tecnologie oggetto di importanti impegni nelle attività di ricerca




Nei Paragrafi dedicati ai Corsi di Alta Formazione gli strumenti, tools ed approfondimenti.