Grandi Progetti Energetici a Sostegno dello Sviluppo Economico: Modelli e Progetti




Il problema energetico è noto dall'antichità, ed in nostri saggi avi collocavano le attività in prossimità di esse (corsi d'acqua, miniere, ecc.). Oggi, nel classico modello attuale, si cercano sostegni per le emergenze, dimenticando le indicazioni fornite da molti, spesso ritenuti "pessimisti visionari".
In molti, in particolare nel mondo della cultura accademica, hanno fatto tutti gli sforzi, sovrastati da "fantomatici guru" che ne denigravano i contenuti scientifici, alla stregua di quanto più visibilmente avvenuto con i vaccini. Sarebbe sufficiente leggere le comunicazioni degli ultimi due anni per rilevare le demonizzazioni di temi come mobilità elettrica e fotovoltaico, e da ultimo l'ECOBONUS, oggi le stesse fonti si contendono la possibilità di elogiarli.
Mi astengo dalla narrazione dei molteplici ma posso riportare concrete esemplificazioni sviluppate assieme a colleghi dal 1989 che hanno prodotto "mosche bianche" di best practices, confluite nei corsi di formazione e nel libro Energie Rinnovabili e Domotica.



Alcuni di quei progetti, avevano l'obiettivo di divenire modelli, ma senza attendere ventenni in considerazione della piena fattibilità. Oggi, si scopre l'acqua calda, elogiando un disastroso ritardo.

Dal Centro Ricerche ZEB del 1999. Edificio di 4 livelli, per circa 700mq, che efficientava il consumo e la produzione energetica, con bilancio produttivo superiore al consumo. Un simpatico aneddoto, Enel, ancora monopolista (Terna nasceva in quell'anno), non disponeva di contatori per la misurazione di corrente immessa in rete ed ha provveduto ad installare due preistorici contatori a ruota.


Il centro ZEB nasceva per ospitare il più grande progetto di E-Commerce (5 mio di euro del 2004), la progettazione dei Parchi Eolici a supporto dello sviluppo (realizzazioni ostate da interessi di varia natura, descritti nel capitolo BAD PRACTICES), ed il progetto APEA (Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata che collegava lo sviluppo della Romagna con lo sviluppo della Romania attraverso un puntuale bilanciamento di risorse economiche, valori sociali, attenzione all'ambiente ed al sostegno dello sviluppo (quanto nel 2015 - 2016 riportato nelle Encicliche di Papa Francesco).
(foto recente in compagnia del sindaco del 1992 di Celenza Valfortore)

Alla gestione delle acque del Comune di Celenza Valfortore del 1992, in cui veniva sperimentato con IBM, una piattaforma che attraverso un algoritmo AI prevedeva l'attivazione di pompe per l'acquedotto comunale, fornendo costantemente l'acqua ai cittadini senza sprechi dovuta alla tracimazione delle vasche. Una sperimentale trasmissione RF permetteva di gestire in tempo reale i dati continui (Big Data) rinvenienti da strutture distribuite su un vasto territorio (internet, wifi ed altro erano lontani dalla nascita), per essere rappresentati in un modello grafico che permetteva il monitoraggio e le simulazioni (Digital Twin). 

Molte progettualità sono divenute delle esemplari BAD PRACTICES Italiane, di cui i più non hanno visibilità, che in questo capitolo ne ho riportato la documentazione integrale (https://webooksmartinnovation.blogspot.com/2003/02/italia.html ).

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Le risorse rinnovabili sono tali ma non infinite. Esse non devono essere viste come un costo ma valutate quali fonti da utilizzare, e non solo per i benefici che se ne possono ricavare per la produzione di energia ma quale patrimonio delle popolazioni e di una determinata zona. Salvaguardando gli interessi degli attori, possono essere, e anzi è necessario che siano, un supporto allo sviluppo del territorio in quanto producono benefici agli abitanti locali e possono divenire fonti per la crescita e per il supporto di interventi che possono svolgere la funzione di volano, modello di sviluppo e d’applicazione.
Il loro sfruttamento con l’aiuto di risorse economiche pubbliche, pertanto, dovrebbe essere riservato a soggetti con un alto senso di responsabilità sociale. La pubblica amministrazione dovrebbe essere in grado di finalizzare le iniziative e gli interventi allo sviluppo socio-economico attraverso progetti sostenibili, che coniughino la produzione di energia da fonti rinnovabili con tecnologie per il controllo ed il contenimento dei consumi in vista non soltanto di una migliore qualità della vita nei quartieri e nelle città, ma anche della crescita di un’area geografica.
Due delle più interessanti risorse, l’eolico e il fotovoltaico, sono di elevato interesse in alcune zone del Sud Italia, zone per il cui sviluppo si discute e si investe da oltre mezzo secolo tanto che oggi finanziamo fondi esteri per sottrarle al territorio.
I progetti, aventi la sostenibilità ambientale quale principale obiettivo, sviluppati in collaborazione con la pubblica amministrazione e i centri ricerche, prevedono l’avvio di unità industriali per la realizzazione di prodotti nel campo della sostenibilità e si pongono l’obiettivo di valorizzare le risorse naturali dell’area per la produzione di energia rinnovabile e lo sviluppo sociale attraverso il supporto di realizzatori di centrali rinnovabili, spesso motivati solo da finalità speculative, per gli insediamenti industriali, la ricerca e la formazione.

È possibile valorizzare il territorio, rinnovare le risorse, potenziare e utilizzare le intelligenze e le professionalità, perseguire lucidamente un’idea di futuro per una comunità e impegnarsi concretamente a tradurla in realtà viva, dinamica, operosa e “contagiosa”, ovvero esemplare, alla quale guardare con ammirazione e spirito di emulazione? La risposta è decisamente affermativa, come si dimostra in questo libro in cui si naviga tra opportunità non avviate dalla pubblica amministrazione e progetti, realizzati e in corso di realizzazione, che coniugano la sostenibilità con lo sviluppo.

(Lorenzetti Siena: Buon Governo - Cattivo Governo)

Estate 2021, dopo quasi due anni di limitazioni e rallentamenti economici, l'orizzonte sembra illuminarsi e l'economia si avvia a riprendere il terreno perso.

Una ripresa che pone nuove sfide, che il periodo pandemico ha posto in risalto, accelerando processi d'innovazione tecnologica ed energetica affrontati solo da pochi e marginalmente dai Governi.

I Governi, che spesso perseguono obiettivi di largo consenso, hanno preso impegni, ed ulteriori saranno presi nei prossimi mesi, stanziando ingenti risorse finanziarie per questa “Rivoluzione 5.0” in corso (https://webooksmartinnovation.blogspot.com/2001/01/rivoluzione-50-un-nuovo-modello-sociale.html ).

Risorse che saranno un debito per le prossime generazioni ma anche fonte di opportunità per tutti, se e solo se non saranno solo le Grandi Imprese a cogliere le opportunità, nel loro efficiente individualismo, ma verranno colte anche dalle PMI, assistite ed organizzate in sinergia ed in rete. Problema maggiormente sentito dalla matrice economica italiana, costituita per il 99% da PMI, che individualmente non avranno alcuna chance di sopravvivere nella speranza che tutto torni al 2019.

In questi giorni è alla alla ribalta il tema dell'incremento dei costi energetici, un tema ampiamente conosciuto ma costantemente sottovalutato. Sin dai primi anni del 2000 si paventava una delocalizzazione delle GI non più legata al costo della “Risorsa Lavoro” ma a quella Energetica.

I corretti impegni per la salvaguardia dell'ambiente (il Papa la definisce CURA del CREATO) necessitano di innovazione tecnologica ad ogni livello, che potrebbe comportare un riequilibrio geopolitico.

L'attuale incremento dei costi, che potrebbe generare gigantesche ricadute negative per alcuni, è direttamente correlato all'accentramento delle attuali risorse nelle mani di pochi Paesi e Soggetti. Molti paesi Europei, ed in testa l'Italia, hanno il dovere di cogliere tempestivamente questa opportunità per evitare che:

  • Le PMI italiane perdano di competitività verso paesi con risorse e riserve che soddisfano la ripresa (Cina incremento del PIL del 25%), con perdite economiche ed occupazionali gigantesche;

  • Le Grandi Imprese accelereranno la delocalizzazione degli impianti, con gli effetti a cui stiamo assistendo negli ultimi anni, con perdite economiche ed occupazionali gigantesche;

  • Le Famiglie, che dovendo sostenere un costo energetico maggiore, procederanno alla riduzione dei consumi, con spaventose ricadute per il loro benessere e per l'economia generale, favorendo le Grandi Imprese internazionali.

Purtroppo per affrontare queste sfide occorre l'impegno di tutti, anche culturale, che nel soddisfare i propri interessi riesca a soddisfare gli interessi dell'intera comunità. Cultura che è alla base dell'Alimento dei Governi, il CONSENSO.

Le ENCICLICHE del PAPA, prodotte dal meticoloso lavoro di Università, riassumono quanto da decenni “pochi” hanno cercato di trasferire a “più”, sono divenute dei “Semplici Manuali” per TUTTI, ed anche alla base di un importante finanziamento per le PMI (https://laboratoriosairc.blogspot.com/ )

Il tema energetico è una immediata esigenza e gradirei sottoporvi alcune domande/sondaggio per riflettere, assumendoci la responsabilità di scelte che non possono essere rimandate alle future generazioni o a future inutili polemiche:
  • I Governi non devono fare nulla ed investire le risorse finanziarie, futuro debito, per ridurre i costi per le famiglie e per trattenere le Grandi Imprese;

  • I Governi devono investire, futuro debito, a supporto delle Grandi Imprese Energetiche per lo sviluppo di progetti “internazionali”, di cui i cittadini potranno beneficiare solo nella veste di “Clienti”...marginalmente;

  • I Governi investano, sempre futuro debito, per la cultura e la tecnologia, supportando le PMI, nello sviluppo ed applicazione (produttori, installatori, progettisti, …), i Privati cittadini, per ridurre i fabbisogni ed il residuale, ma anche per una produzione locale in esubero tale da generare un reddito integrativo e soddisfare nuovi fabbisogni energetici (obiettivo del progetto con il POlo della MObilità Sostenibile – POMOS finanziato dal SAIRC https://laboratoriosairc.blogspot.com/ )... quali l'Eco-Bonus che potrebbe semplicemente essere protratto nel tempo.

Personalmente, ho sempre puntato al terzo punto, come scritto nei libri, relazionato nei convegni, riportato nei progetti ed insegnato nei miei corsi. Il secondo punto, anch'esso oggetto di grande impegno, è spesso ostato da criticità politiche spesso correlate ad interessi di “pochi”.


La pluralità di Micro Progetti, correttamente indirizzata dalla Politica, può divenire un ENORME Progetto.



IL GRANDE EOLICO IN ROMANIA A SUPPORTO DELLO SVILUPPO

IN ROMANIA AVVIATI I PROGETTI PER UN CONCRETO SVILUPPO SOSTENIBILE



Sostenibilità & Sviluppo convegno del 15 giugno 2010
PARCO FOTOVOLTAICO - ASCOLI SATRIANO


BECQUEREL ELECTRIC (EOLICO-FOTOVOLTAICO)





PARCO EOLICO DI POGGIO IMPERIALE

SOLARTEK - SAN SEVERO (PARCHI FOTOVOLTAICI)