TRA IL DIRE ED IL FARE



Spesso si parla di Sostenibilità come mera strategia di marketing, ponendo un velo colorato di verde per occultare attività ben lontane dalla sostenibilità.
Oggi si parla di GREEWASHING ... Sotto la categoria di Greenwashing rientrano tutti i tentativi di aziende o brand di mostrarsi pubblicamente più attenti, sensibili, attivamente impegnati in questioni ambientali di quanto lo siano effettivamente. Campagne di comunicazione e di green marketing, pubbliche relazioni e spin doctoring o donazioni spesso operano in questo senso.

Il gruppo della McKenna ha dunque promosso un piano di dieci raccomandazioni che l'Onu farà proprie per dare una precisa definizione di greenwashing e combatterlo sul campo. In primo luogo, propone di far sì che i piani climatici a livello aziendale e istituzionale debbano essere riconosciuti proprietà intellettuale dei leader di un'azienda o di un'istituzione e riflettere la loro responsabilità nell'azione.

In secondo luogo, per evitare di cadere nella trappola del greenwashing si propone che un piano climatico a livello aziendale debba essere abbastanza veloce da evitare il rilascio di gas serra in modo da soddisfare i requisiti per limitare il riscaldamento della Terra a 1,5 gradi. Ciò significa molte più ambizioni a breve termine e maggiori focalizzazioni sul primo target Onu, il 2030, rispetto a quello più elusivo del 2050.

In terzo luogo, ogni azienda che vuole dichiararsi sostenibile dovrà ridurre l'acquisto di certificati che "compensano" le emissioni invece di ridurre e, se utilizzati, essi dovranno essere attendibile e emessi da una fonte affidabile e verificabile.

Quarto punto, bisogna far sì che i piani climatici e le relazioni annuali sui progressi compiuti devono avere dettagli sufficienti per essere controllati e verificati da altre parti indipendenti. Questo si lega chiaramente al quinto: qualsiasi azienda o regione che fissi l'obiettivo di zero emissioni nette non può sostenere l'esplorazione di nuove forniture di combustibili fossili.

Qualsiasi attività di lobbying deve essere a favore di un'azione positiva per il clima, non contro l'azione per il clima. La retribuzione dei dirigenti e le spese in conto capitale dovrebbero essere collegate a piani di azzeramento netto. Questo versante di governance rappresenta il "sesto comandamento" contro il greenwashing.

Settimo punto: le aziende e le istituzioni pubbliche che sfruttano più intensivamente il suolo devono garantire entro il 2025 qualsiasi rimozione delle foreste che causano venga fermata.

Tali prescrizioni puntano all'ottava regola: le imprese e le regioni con piani climatici devono riferire sui loro progressi nella riduzione effettiva delle loro emissioni, con sufficiente dettaglio e rigore.

In senso globale, lo zero netto non funzionerà senza un flusso sufficiente di denaro verso i Paesi in via di sviluppo. Ciò dovrebbe riflettersi nei piani dei bilanci pubblici e privati di sostenibilità, e questa è la nona raccomandazione.

A partire dagli emettitori aziendali ad alto impatto, è necessario sviluppare e implementare regolamenti e standard per garantire che le regole di base dell'economia siano progettate per ridurre le emissioni nette a zero: questa decima e ultima prescrizione riassume tutte le altre e segnala perché il modello di riferimento dell'Onu è, in questo caso, l'Europa. L'Ue è stata la prima istituzione, con la tassonomia green, a fornire un modello per decidere cosa è "verde" e cosa no. Inoltre, è l'organizzazione internazionale più attiva contro il greenwashing. Secondo gli Orientamenti per l'attuazione/applicazione della direttiva 2005/29/CE sulle pratiche commerciali sleali, se le “dichiarazioni ambientali" o "dichiarazioni verdi" sono false, allora si può parlare di greenwashing, “ovvero marketing ambientale fuorviante”. Questo avviene quando le aziende nascondono i loro comportamenti anti-ambientali sotto slogan, dichiarazioni e dati di sostenibilità. Una sostenibilità di facciata, che serve solamente a far credere di mantenere un profilo green, portando avanti attività con un impatto ambientale più dannoso. Ciò contro cui anche l'Onu oggi si scaglia. Rendendo "mainstream" le ambiziose prese di posizione dell'Europa. Avanguardia mondiale per transizione energetica e finanza sostenibile.

Le norme presentate all'ONU durante la COP27 sono:
1. Announcing a Net Zero Pledge
2. Setting Net Zero Targets
3. Using Voluntary Credits
4. Creating a Transition Plan
5. Phasing out of Fossil Fuels and Scaling Up Renewable Energy
6. Aligning Lobbying and Advocacy
7. People and Nature in the Just Transition
8. Increasing Transparency and Accountability
9. Investing in Just Transitions
10. Accelerating the Road to Regulation

Questa è la risposta alla questione greenwashing di ChatGPT:

Regole Greenwashing COP27

Michele Piano
10 regole greenwashing cop27

Il greenwashing si riferisce alla pratica di aziende o organizzazioni che cercano di presentarsi come ecologiche e sostenibili, ma che in realtà non fanno abbastanza per ridurre il loro impatto ambientale. Per evitare di cadere in trappola durante la Conferenza delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico (COP27), ecco 10 regole per identificare e combattere il greenwashing:

  1. Fai ricerche sulle affermazioni dell'azienda: controlla se ci sono prove concrete a sostegno delle loro affermazioni sull'ambiente.

  2. Guarda oltre i messaggi di marketing: fai attenzione alle espressioni come "green", "ecologico" e "sostenibile", che spesso sono solo termini di marketing.

  3. Sii scettico riguardo a prodotti unici: spesso le aziende che affermano di avere prodotti unici e "rivoluzionari" potrebbero usare il greenwashing per mascherare la loro mancanza di impegno reale.

  4. Controlla le certificazioni: cerca certificazioni e marchi ambientali riconosciuti, come Energy Star e USDA Organic, che indicano che i prodotti sono stati sottoposti a test rigorosi per la sostenibilità.

  5. Esamina il ciclo di vita del prodotto: considera l'impatto ambientale del prodotto durante tutte le fasi del suo ciclo di vita, dallo sviluppo all'utilizzo e alla fine della vita.

  6. Chiedi informazioni dettagliate: richiedi informazioni specifiche sui materiali utilizzati, sulla provenienza dei prodotti e sulle pratiche di produzione dell'azienda.

  7. Fai attenzione alle esagerazioni: diffida dalle affermazioni che sembrano troppo buone per essere vere, come la promessa di un'azienda di eliminare completamente le emissioni di carbonio.

  8. Guarda oltre le donazioni e le campagne pubblicitarie: le donazioni a organizzazioni ambientali e le campagne pubblicitarie sulla sostenibilità non sono un indicatore affidabile dell'impegno dell'azienda per l'ambiente.

  9. Sii cauto riguardo alle etichette "verdi": le etichette "verdi" potrebbero essere utilizzate per indicare che un prodotto è sostenibile, ma in realtà potrebbero essere poco significative o persino ingannevoli.

  10. Cerca alternative più sostenibili: se sei preoccupato per l'impatto ambientale di un'azienda o di un prodotto, cerca alternative più sostenibili e con un vero impegno per l'ambiente.


Era anche il titolo di un notiziario dell'importante Archivio Osvaldo Piacentini:

Da questa ispirazione è nato il presente Capitolo che ha l'obbiettivo di svolgere e collazionare attività di "Giornalismo Investigativo". Articoli e comunicazioni che esaltano l'aspetto sostenibile di società che ......
Un capitolo in cui sarò lieto di integrare pezzi prodotti dai lettori, supportati da idonea documentazione.
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SORGENIA, società finanziata da MPS e facente capo alla famiglia De Benedettistoria e....   ALTRO,  che controlla anche  

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ALERION CLEAN POWER
Società impegnata nello sviluppo delle fonti rinnovabili o mera speculazioni, a discapito dei territori in cui investe. Una società che fa capo alla famiglia GAROFANO, tra i protagonisti della, purtroppo famosa, tangente Enimont
Una delle BAD PRACTICES che è costata agli italiani alcune centinaia di milioni di euro e l'opportunità di sviluppare stabilmente un territorio attraverso un progetto realmente sostenibile.

BIOMASSA O .......
Una domanda agli italiani...perché progetti corretti come il LIFE GARGANO (https://webooksmartinnovation.blogspot.com/2003/02/life-gargano.html) viene bloccato e si autorizzano progetti come questi????? https://www-lastampa-it.cdn.ampproject.org/v/s/www.lastampa.it/cronaca/2021/01/27/news/maxi-truffa-energie-rinnovabili-arresti-in-varie-regioni-1.39825464/amp/?amp_js_v=a6&amp_gsa=1&usqp=mq331AQHKAFQArABIA%3D%3D#aoh=16125250362912&referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&amp_tf=Da%20%251%24s&ampshare=https%3A%2F%2Fwww.lastampa.it%2Fcronaca%2F2021%2F01%2F27%2Fnews%2Fmaxi-truffa-energie-rinnovabili-arresti-in-varie-regioni-1.39825464