Leader II - Comunità Montana del Subappennino Settendrionale


I N D I C E

  • Premesse pag. 1
  • Presentazione della proposta e del soggetto proponente “ 3
  • Individuazione dell’area omogenea “ 8
  • Descrizione della zona interessata “ 11
  • Analisi socio-economica “ 15
  • Il reddito “ 24
  • La situazione economica settoriale “ 27
  • Le strategie del Piano “ 37
  • Struttura del Piano di Azione Locale “ 53
  • Progetto/Obiettivo 1 “ 55
  • Progetto/Obiettivo 2 “ 62
  • Progetto/Obiettivo 3 “ 68
  • Progetto/Obiettivo 4 “ 75
  • Progetto/Obiettivo 5 “ 81
  • Progetto/Obiettivo 6 “ 88
  • Progetto/Obiettivo 7 “ 94
  • Quadro riepilogativo delle misure
  • Articolazione e Tempificazione degli Interventi
  • Business-Plan
  • Adesioni al costituendo GAL
Premesse

La presente proposta di Piano di Azione Locale di Massima (P.A.L.), conformemente agli obiettivi previsti dall'iniziativa comunitaria Leader II, è stata elaborata sulla base delle esigenze e dei bisogni emersi nel corso di una preventiva indagine di campo svolta da uno staff incaricato dalla Comunità Montana del Subappennino Dauno Settentrionale presso le altre amministrazioni pubbliche locali, gli operatori economici e le strutture produttive locali, allo scopo di ottenere, già in questa fase, il diretto coinvolgimento degli interessati nella scelta e nella strutturazione delle iniziative di sviluppo territoriale integrate a carattere locale.
Per le prime rilevazioni di campo, lo staff incaricato ha predisposto un apposito data-base informativo che ha permesso la raccolta di alcuni dati conoscitivi, l'elaborazione degli scenari d’intervento e il determinarsi di alcune situazioni utili per le relazioni fra i diversi soggetti.
La diagnosi territoriale condotta in questo primo approccio ha permesso di indagare le aspettative e le esigenze della popolazione e degli Enti locali interessati, nonchè le motivazioni della eventuale copartecipazione attiva a mirati progetti/obiettivo. Ha, inoltre, permesso di creare quelle condizioni indispensabili a favorire i contatti fra i diversi partners locali.
Le rilevazioni hanno, altresì, permesso di far emergere con chiarezza quelli che sono ritenuti, a livello locale, i principali vincoli di natura pubblica e privata che hanno finora ostacolato il pieno sviluppo dell'economia nelle zone prescelte.
Sulla base dei punti di debolezza e dei punti di forza è stato, quindi, predisposto lo scenario di intervento integrato che qui di seguito si sottopone per il Leader II.
Tuttavia, è necessario precisare che non essendo nota la puntuale ripartizione dei contributi comunitari relativi ai vari Fondi Strutturali, nè alcuna informazione sulla loro suddivisione a livello del redigendo Piano Operativo Leader regionale, nel presente Piano di Azione Locale non si è potuto procedere a determinare l'incidenza dei richiamati fondi (compresa la quota parte nazionale) nelle attività previste dai progetti/obiettivo di seguito riportati. Per l'attuazione dei programmi di innovazione rurale previsti nella presente proposta, il costituendo gruppo di azione locale, in ragione della sua eterogenea composizione, della rappresentatività degli Enti in esso presenti e della autonomia di cui disporrà, ritiene di poter garantire per tutta la durata dell'iniziativa Leader una idonea modalità di raccordo sia con gli attuali beneficiari, sia con le strutture esterne che si andranno via via a coinvolgere, assicurando, altresì, una regolare raccolta e selezione delle proposte provenienti da nuovi beneficiari.
Presentazione della proposta e del soggetto proponente



Il presente Piano di Azione Locale raccoglie una serie di progetti/obiettivo di sviluppo integrati, appositamente elaborati per l'area rurale individuata e compresa nei territori del Subappennino Dauno Settentrionale.
Il Piano di Azione Locale è destinato a sostenere, con approccio integrato ed originale, conformemente a quanto espressamente indicato nelle linee guida adottate dalla Regione Puglia con delibera di Giunta n. 5799 del 9 agosto 1994, in via prioritaria azioni innovative di sviluppo del potenziale endogeno di dette zone rurali.
In ragione di ciò, le azioni proposte sono rivolte sia al miglioramento delle condizioni produttive che al miglioramento di quelle sociali ed ambientali, soprattutto attraveso il perseguimento dei seguenti obiettivi:
1) miglioramento dell'efficienza e della capacità di decisione concertata dei soggetti locali, anche grazie ad una migliore conoscenza complessiva dei territori, in modo da:
- individuare e facilitare le soluzioni dei problemi di gestione dei servizi locali presenti nell’area;
- realizzare, su scala comune e quindi in modo più efficente ed economico, servizi attualmenti non presenti o estendere all’intera area omogenea quelli gestiti a livello di singola comunità locale;
- sostenere le realizzazioni di natura infrastrutturale multiarea con tecniche di project financing;
2) avvio di programmi di sviluppo strategico del territorio indispensabili per elaborare concreti e specifici atti di indirizzo tecnico-amministrativo a cui far attenere oltre che le amministrazioni anche di soggetti locali coivolti in azioni di sviluppo rurale per assicuare a questo un’azione armonica rispetto alle esigenze di conservazione e tutela del territorio e del patrimonio storico-culturale;
3) acquisizione di conoscenze più dettagliate su quei beni storici o naturali di particolare rilevanza necessari anche a contenere le attività prospettate nelle strategie e nei progetti/obiettivo adottati;
4) avvio e sviluppo di azioni specifiche in favore dell'ambiente in modo che:
- risultino pienamente conosciute, condivise ed adottate in ambito locale le regolamentazioni e le disposizioni disciplinanti la protezione ambientale;
- vengano concretamente coinvolti gli operatori e le aziende nelle azioni di conservazione del paessaggio tipico;
5) potenziamento delle strutture produttive locali attraverso la realizzazione di specifiche misure di assistenza tecnica e finanziaria;
6) avvio di azioni di sviluppo della solidarietà attiva fra le varie realtà rurali attraverso lo scambio di esperienze e modalità operative.
In ragione di questa strategia, come viene di seguito esposto, gli interventi proposti nel PAL risultano fra loro connessi e resi complementari nelle rispettive articolazioni, sia sul piano strettamente funzionale, che su quello della gestione operativa, anche in ossequio alle indicazioni previste dal Quadro Comunitario di Sostegno e dalla complessiva comunitaria.
Infatti, al Gruppo di Azione Locale, che sarà appositamente composto da partner pubblici e privati, vengono affidate sia le funzioni operative che quelle di animazione, mentre alla Comunità Montana del Subappennino Dauno Settentrionale, in qualità di ente pubblico, verranno affidate quelle di rappresentanza amministrativa e finanziaria.
La Comunità Montana del Subappennino Dauno Settentrionale, che si è fatta parte attiva del processo di animazione e di integrazione fra le varie realtà locali, entro i termini previsti, costituirà formalmente il G.A.L.. La costituzione del GAL permetterà di comporre la strutturazione esecutiva del Piano di Azione Locale che consentirà, anche attraverso l'apporto di collaborazioni scientifiche e tecniche esterne, l'esecuzione degli obiettivi del programma in tutti i suoi aspetti operativi.
Date le caratteristiche di larga partecipazione del GAL e la rappresentatività offerta dal responsabile amministrativo e finanziario, potranno essere garantite l'effettiva partecipazione attiva dell'insieme eterogeneo dei partners locali interessati dalle azioni (operatori economici e sociali dei diversi comparti associazioni ed organizzazioni competenti in ambiente, cultura ed inserimento sociale, etc.).
Comunque, al fine di assicurare una più larga partecipazione saranno assicurate, immediatamente dopo l’esito dell’istanza, idonee attività di sensibilizzazione ed animazione sul territorio di riferimento.
Il Gruppo di Azione Locale, come da allegate lettere di adesione, sarà composto, nella forma giuridica di Società Consortile a responsabilità limitata, da:
  • Comunità Montana del Subappennino Dauno Settentrionale;
  • Comune di San Marco La Catola
  • Comune di Celenza Valfortore
  • Comune di Castelnuovo della Daunia
  • Comune di Casalnuovo Monterotaro
  • Comune di Casalvecchio di Puglia
  • Comune di Motta Montecorvino
  • Comune di Biccari
  • Comune di Alberona
  • Comune di Pietramontecorvino
  • Comune di Volturino
  • Comune di Volturara Appula
  • Comune di Carlantino
  • Coop. Zootecnica del Meridione di Volturara Appula
  • Coop. Acquaviva di Volturara Appula
  • Coop. Vostra Signora della Sanità di Volturara Appula
  • Coop. I Tre Colli di Lucera
  • Coop. CAL di Lucera
  • Azienda Agrituristica Circelli di Volturino
  • Ditta Daries srl
  • Molini e Pastifici di Lucera srl
  • Azienda Agricola Silvestri di Carlantino
  • Coop. La Montanara di San Marco La Catola
  • Palumbo sas di Lucera
  • Azienda Agricola SAGA S.r.l.
  • Azienda Agricola Paradiso di San Marco La Catola
Individuazione dell'area omogenea

L’area interessata al presente Piano di Azione Locale è sostanzialmente quella compresa nei territori dei tredici Comuni, tutti appartenenti all’area territoriale del Subappennino Dauno Settentrionale, che, sulla base degli indici di sviluppo socio-economico, appaiono rispondenti ai criteri stabiliti dal reg. CEE n. 4253/88, successivamente modificato dal reg. CEE n. 2082/93 e rientranti nelle zone dell’obiettivo 1 e 5b previste dal reg. CEE 2052/88, successivamente modificato dal reg. CEE 2081/93.
Nel suo insieme tale area, che presenta complessivamente bassi indici di popolazione, alti indici di abbandono, scarsissime infrastrutturazioni pubbliche ed un reddito pro-capite di molto inferiore alla media comunitaria, può essere identificata tra le aree rurali classificate come più arretrate dell’intero Paese.
L’elenco dei Comuni presenti nell’area prescelta è riportato alla successiva tabella, mentre la loro localizzazione geografica può desumersi dalla figura riportata a pagina 14.
Il territorio considerato presenta elementi di omogeneità socio-economica che la classificano a livello NUTS III.
In tale area, infatti, diffusamente si riscontrano:
  1. un tasso elevato di occupazione agricola;
  2. un basso livello del reddito agricolo;
  3. una bassa densità di popolazione e considerevole tendenza allo spopolamento ;
  4. un cospicuo innalzamento dell’età media della popolazione;
  5. un basso livello di sviluppo economico;
  6. un tasso di disoccupazione superiore alla media comunitaria;
  7. un PIL pro capite inferiore al 75% della media comunitaria;
  8. una stessa condizione produttiva agro-zootecniche-forestali;
  9. una rilevante presenza dell’artigianato tipico;
  10. una stessa vocazione ed uno stesso potenziale agri-turistico;
  11. una stessa vocazione ed uno stesso potenziale ambientale e naturalistico;
  12. una stessa difficoltà di rapportarsi con l’economie esterne per la promozione delle produzioni locali.
Gli elementi di omogeneità territoriale dell’area prescelta, meglio indicati nel successivo paragrafo dedicato alla descrizione della zone interessata, sono rappresentati, oltre che dalla stretta contiguità geografica, anche dalla comune presenza in tutta l’area considerata di stessi fattori climatici, geomorfologici, ambientali e di condizione culturale e storico-antropologica.
Inoltre, tutto il territorio prescelto è fortemente interessato ad uno sviluppo e ad un potenziamento integrato delle attuali precarie maglie di comunicazione viaria e dei trasporti, in modo da rendere maggiore la fruibilità interna ed esterna delle aree e di favorire lo sviluppo delle attività residenti.
Descrizione della zona interessata

Geograficamente il Sub Appennino Dauno Settentrionale confina con le regioni Molise e Campania, è delimitata a nord-ovest dal bacino del fiume Fortore, a sud dal torrente Salsola e ad est dalla pianura del Tavoliere.
La superficie territoriale è di 675,84 kmq. e di questa 537,78 è classificata territorio montano; il territorio dei Comuni di Alberona, Carlantino, Celenza Valfortore, Motta Montecorvino, Roseto Valfortore, San Marco La Catola e Voltura hanno l'intera hanno l'intera loro superficie classificata territorio montano, mentre i territori di Biccari, Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Puglia, Castelnuovo della Daunia, Pietramontecorvino e Volturino hanno solo parte della loro superficie territoriale classificata territorio montano.
Nel complesso il territorio, da una classificazione altimetrica, per il 20% è montano e per l'80% è collinare. L'altitudine massima si raggiunge sul monte Cornacchia (1.151 m. s.l.m.) in agro di Biccari, mentre l'altezza minima si raggiunge nell'agro di Casalnuovo Monterotaro con 78 m. s.l.m.

Valutazioni sulla consistenza e sul potenziale di sfruttamento agricolo del terreno, indicano che circa il 63,3% del territorio presenta pendenze superiori al 20% e che in quest'area risulta molto difficile la gestione della risorsa idrica e l’introduzione di migliorie di conduzione attraverso la meccanizzazione agricola, poichè solo il 14,8% presenta pendenze tra il 10 e il 20%, mentre il 24,9% presenta pendenze inferiori al 10% (zone al limite del pianeggiante). I boschi coprono l'11,9% dell'intero territorio (8.061 ha) e 2.268 ha sono condotti a fustaie. Tali boschi per 3.214 ha sono di proprietà di Comuni ed Enti, mentre per 3.355 ha la proprietà è dei privati.
Le attività estrattive, per le argille grigie, interessano i territori di Casalnuovo Monterotaro e Celenza Valfortore, mentre all’estrazione della betonite è attualmente interessato il territorio del solo Comune di Casalvecchio di Puglia.
Nel territorio considerato, sono presenti giacimenti di gas naturale (Roseto Valfortore e Biccari).
La rete idrografica è complessivamente abbastanza sviluppata e ramificata. Il principale corso d'acqua è il fiume Fortore seguito dai torrenti Candelaro, Salsola, Triolo e Vulgano.
Complessivamente, il territorio sottoposto a vincolo idrogeologico è pari al 60,2% della superficie territoriale totale.
Per quanto concerne lo stato del patrimonio edilizio è utile osservare che dal 1961 al 1981 nel territorio si è registrata una crescita nella domanda di nuove abitazioni; difatti si è passati dalle 9.779 abitazioni del 1961 alle 13.130 dell'81. Tale crescita è stata però determinata soprattutto dalla domanda proveniente da non residenti (emigrati, residenti in aree limitrofe, etc.), interessati all’acquisto di alloggi per fruire, nei periodi estivi, delle favorevoli condizioni climatiche ed ambientali. E’ da evidenziare che il complessivo patrimonio edilizio dell’area, risulta per circa il 41% realizzato precedentemente al 1919 ed inserito in piante urbanistiche di più remota datazione. Da ciò il forte sforzo delle Amministrazioni pubbliche e dei privati tendente ad attuare programmi di conservazione e rivalutazione dei loro centri storici che, nella maggior parte dei casi, hanno sicura valenza storico-culturale.

Le strategie del Piano di Azione Locale




  • La programmazione attuata

Con il presente Piano di Azione Locale si è adottato il metodo della programmazione territoriale degli interventi, ristretta all’area omogenea del Subappennino Dauno Settentrionale, quale strumento per:
  • la razionalizzazione dell'uso delle risorse;
  • per la valorizzazione del potenziale materiale, ambientale e umano, delle aree rurali comprese della Comunità Montana del Subappennino Dauno Settentrionale.
Obiettivo prioritario delle strategie di sviluppo adottate e che di seguito verranno articolatamente specificate, è l'avvio di azioni atte a determinare il superamento della marginalità economica e sociale che caratterizza il territorio in questione.
Il raggiungimento di tale macro-obiettivo è naturalmente vincolato e condizionato alla capacità di rimuovere le cause che determinano oggi le strozzature di sviluppo tra le aree montane e quelle pianeggianti, tra quelle deboli e quelle forti del territorio regionale e provinciale.
Tale obiettivo generale, però, può raggiungersi solo se, proprio a livello locale, si attivano mirate politiche micro-economiche del tipo bottom-up.
Nel presente Piano di Azione Locale, si è pertanto prevista di agire sulla valorizzazione delle potenzialità economiche e sociali dell'area, attraverso azioni strategiche ed intersettoriali di carattere locale, ad indirizzo rurale, non per questo svincolate dagli andamenti regionali, nazionali e internazionali.
Obiettivo di fondo delle azioni contenute nel progetti/obiettivo è quindi il pieno recupero di produttività in tutti i settori rilevanti dell'area.
Per questo si è assunto come riferimento principale:
  • l’obiettivo della crescita dei livelli occupazionali, anche attraverso un nuovo approccio alla formazione;
  • l’obiettivo del raggiungimento di livelli di reddito in linea con quelli provinciali e di altre zone regionali;
  • l’obiettivo dell'aumento del reddito medio per abitante;
  • l’obiettivo dell'aumento dei fenomeni di cooperazione sociale ed economica;
  • l’obiettivo dell'inserimento dell'intera area omogenea del Subappennino Dauno Settentrionale all'interno dei più vasti processi di accelerazione e modernizzazione che sono, già da tempo in atto a livello nazionale ed internazionale.

Gli obiettivi specifici della programmazione attivata sono stati correlati ai meccanismi di sviluppo e di valorizzazione delle potenzialità proprie e/o connesse alla specifica condizione di ruralità della zona, in modo che tradizioni e stili di vita, territorio e ambiente non vengano radicalmente trasformati o travolti da un processo di “improbabile” sviluppo orientato e guidato dall'alto.
Conseguentemente, i progetti/obiettivo e le azioni di seguito proposte, assumono un contenuto innovativo soprattutto in quanto portatrici di uno sviluppo endogeno, nel quale i principali protagonisti in termini, di governo e direzione, saranno le risorse umane ed i potenziali produttivi presenti nelle stesse aree individuate.


  • Le strategie di sviluppo individuate

L'analisi della situazione socio-economica delle aree rurali del Subappennino Dauno Settentrionale, delle sue potenzialità e dei suoi punti di debolezza, insieme all'indagine di campo preventivamente svolta, ha permesso di delineare e qualificare il possibile apporto che l'Unione Europea, attraverso il Programma Leader II, può conferire alla realizzazione delle strategie di sviluppo del territorio in questione.
L'apporto finanziario richiesto e le azioni contenute nel presente PAL tengono conto degli altri programmi e fondi che, in sinergia, possono essere attivati nell’area per ottenere un’azione congiunta, innovativa e più efficace sul territorio.
Per questo nel Piano di Azione Locale non si è previsto di attivare azioni in sovrapposizione finanziaria o contenutistica, nè in qualche modo duplicative delle tipologie previste in altri programmi in atto o in procinto di attivazione.
Ciò ha implicato che la strategia di sviluppo proposta per il territorio di riferimento è stata volutamente indirizzata principalmente a sostenere direttamente ed indirettamente, attraverso azioni di accompagnamento sempre prive di caratterizzazioni infrastrutturali di tipo pesante, le attività economiche, gli operatori e le giovani leve, che rappresentano il volano indispensabile per l’effettivo miglioramento delle condizioni in questo ambiente vita rurale.
Anche per questo, le azioni proposte saranno realizzate in un contesto di crescita equilibrata, tenendo conto delle specifiche esigenze socio-economiche locali individuate e della necessaria ed indispensabile tutela e salvaguardia ambientale.
Le iniziative contenute nel presente piano di azione locale, sono state fra di loro collegate e rese interdipendenti e sono state concepite in modo che da esse scaturisca uno sfruttamento, in piena sinergia, con i principali fattori locali.
Fra queste, ad esempio, le misure proposte a sostegno del turismo sono state poste in diretto collegamento sia con le azioni di tutela e valorizzazione ambientale, che con le misure previste a sostegno delle produzioni tipiche locali, agricole, artigianali, nonchè con quelle formative.

  • Il Turismo

Nella presente proposta, infatti, in considerazione del contributo che può apportare alla formazione del reddito, all’incremento dell’occupazione ed alla qualificazione dell’ambiente, il turismo, nelle sue componenti storico-culturali, rurali ed ambientali, rappresenta uno dei principali settori su cui incentrare l’azione di sviluppo dell'area.
Nelle aree del Subappennino Dauno Settentrionale, il turismo, però, presenta marcate caratteristiche di stagionalità che devono essere superate con una oculata politica di destagionalizzazione. Nella presente proposta, tale questione viene affrontata proponendo la rivalutazione delle vaste zone boschive, delle sorgenti idriche e termali (Castelnuovo della Daunia), dei centri storici, ricchi di aree archeologiche di particolare interesse, e attraverso la valorizzazione delle altre componenti naturali rappresentate da favorevoli condizioni climatiche e di ospitalità che possono rendere il territorio del Subappennino Dauno Settentrionale una naturale "beauty farm" fruibile in ogni periodo dell’anno.
Attualmente tali importanti risorse naturali non vengono opportunamente valorizzate sia per l'insufficienza delle strutture ricettive e dei servizi, sia per la mancanza di incisive azioni anche di indirizzo pubblico, sia, ancora, per l' insufficiente politica di immagine del territorio che per la precaria rete viaria di accesso.
Di qui la correlata necessità di formulare mirate azioni di sostegno al turismo locale (rurale e verde) attraverso la creazione e lo sviluppo di specifici pacchetti e la previsione di eventi promozionali.
Nella proposta relativa a questo progetto/obiettivo, è stata inoltre ipotizzata la creazione di un centro unico di incoming e animazione turistica, nel quale saranno utilizzate figure professionali selezionate ed all'uopo appositamente formate (guide per escursionismo, esperti in gestione servizi ambientali, etc.).

L’Ambiente

A monte delle azioni di sviluppo del settore turistico ed ad esso direttamente collegate, sono state formulate delle strategie di tutela e valorizzazione.
Da questo specifico progetto/obiettivo, ci si attende la creazione di condizioni di base per una migliore fruibilità complessiva del territorio.
In questo progetto/obiettivo e nelle misure in esso previste, sono state ipotizzate una serie di iniziative relative al recupero del patrimonio storico-culturale e naturale del territorio, alla valorizzazione dello stesso, grazie alle previste attività di “animazione" delle zone boscate e dei centri storici, ed alla creazione e messa a disposizione di tutti gli agenti dell’area di cartografie tematiche atte a far emergere le caratteristiche e le potenzialità locali.
In tale ambito d'azione, ad integrazione, sono state inoltre previste attività di manutenzione delle aree interessate e di sfruttamento dei prodotti del sottobosco.
Anche per questo progetto/obiettivo, come innanzi detto, sono stati previsti appositi momenti formativi, che consentiranno al territorio di disporre di specifiche figure professionali da utilizzare nei delicati servizi ambientali.

  • L’Agricoltura

Per l'agricoltura, che resta un comparto fondamentale per l'economia dell’intero territorio prescelto e dell'intera provincia, sono state previste attività che intendono soprattutto proseguire ed estendere all'aria rurale i processi di ammodernamento e d’innovazione (anche rispetto ad altre filiere produttive), già in atto in altre aree della provincia e della regione.
Sono, a tal fine, previsti sostegni limitati alla commercializzazione del prodotto tipico locale anche in raccordo con l'industria di trasformazione.
Con tali azioni si contribuirà a garantire quell'indispensabile incremento del reddito ettariale che può assicurare una maggiore e migliore crescita dell'occupazione agricola e che può far raggiungere, anche alle imprese locali, i mercati di nicchia e relativi alle produzioni pregiate esterni all'area in questione.
Nel progetto/obiettivo relativo al settore primario, particolare importanza è attribuita alle attività di servizio per il mondo agricolo locale, nonché alla realizzazione di quelle opere che, seppure di modesta entità, sono in grado di collegare le produzioni tipiche a quelle azioni promozionali e agli eventi connessi al turismo e all’ambiente.

Le Piccole e Medie Imprese, l’Artigianato e la nuova Imprenditoria giovanile

Il progetto/obiettivo previsto dal presente Piano di Azione Locale per le p.m.i e per l'artigianato focalizza essenzialmente la sua azione sulla creazione e strutturazione, in un idoneo sito messo a disposizione dagli Enti locali, di un Centro unico per l'elaborazione e l'erogazione di servizi a sostegno della produzione locale, dell’innovazione e per la formazione e l’orientamento.
La prevista azione di valorizzazione delle produzioni tipiche locali, in particolar modo di quelle relative all’artigianato artistico, deriva dal collegamento con le azioni di marketing turistico.
Per l’artigianato artistico, infatti, si prevede di attivare una idonea misura che permetta alle produzioni di questo settore di veicolarsi attraverso le strutture ricettive e di ospitalità presenti sul territorio.
La principale innovazione introdotta in tale progetto/obiettivo è stata concepita prevedendo la nascita di un team di azione locale misto, composto da risorse professionali endogene e da operatori economici locali ai quali verrà attribuita la titolarità per la determinazione e la scelta delle modalità operative connesse ai servizi di consulenza, marketing, etc..
Ciò allo scopo di consentire ad alcune figure professionali specializzate (soprattutto giovani diplomati e laureati) di radicarsi nella struttura produttiva e sociale presente nel territorio di origine.
  • La Formazione

Come già evidenziato nell’analisi socio-economiche prospettata, nell’area del Subappennino Dauno Settentrionale, da oltre un decennio sono in atto fenomeni di abbandono del territorio soprattutto da parte delle risorse umane locali con alto grado di scolarizzazione.
Al fine di limitare gradualmente tale fenomeno, nel presente P.A.L. particolare importanza è stata attribuita alle azioni di formazione e riqualificazione delle risorse umane, predisponendo per questo uno specifico progetto/obiettivo.
Infatti, attraverso la realizzazione di opportuni momenti formativi si intende procedere alla specializzazione delle risorse umane orientandole verso nuove figure professionali, in modo impiegarle nelle specifiche attività locali necessarie al territorio, alcune delle quali individuate negli progetti/obiettivo delpresente P.A.L.
Sono conseguentemente proposti sei specifici percorsi formativi per la creazione delle seguenti figure professionali:
  1. esperto nella commercializzazione di prodotti agricoli ed agroalimentari tipici locali;
  2. esperto nella gestione di servizi ambientali;
  3. esperto nella commercializzazione di prodotti tipici dell’artigianato locale;
  4. esperto in gestione di sistemi informatici e di comunicazione;
  5. esperti nella gestione di servizi sociali e socialmente utili;
  6. animatori turistici.
Come è facile comprendere, tale progetto/obiettivo si colloca a monte degli altri interventi e si propone quale azione a carattere trasversale rispetto a tutti gli altri progetto/obiettivo previsti.
Il fine complessivo è quello di creare le condizioni base utili a sviluppare soprattutto nei giovani lo spirito imprenditoriale.
In ragione di ciò in essi si sono individuati i principali beneficiari, riservando comunque congruo spazio anche ai cassintegrati, alle categorie protette ed a tutte le altre risorse umane in condizioni di marginalità.
  • Cooperazione Trasnazionale e Rete Leader

L’attivazione di scambi di esperienza, di know-how e di tecnologie gestionali produttive innovative con altri centri di iniziativa europea, rappresenta il più efficace strumento per il raggiungimento di una maggiore apertura delle aree identificate ai mercati ed alle culture esterne.
I rispettivi progetti/obiettivo di cooperazione trasnazionale e di collegamento alla rete Leader, nel presente P.A.L. sono finalizzati all’ottenimento di un più positivo effetto negli scambi e nella diffusione di esperienze.
La realizzazione delle attività previste implicherà necessariamente l’attivazione del collegamento con la rete Leader. A tale scopo si è prevista la creazione in loco di uno specifico sportello per la raccolta e l’erogazione di tutte le informazioni disponibili, anche grazie al previsto collegamento di questo con altre fonti informative, compreso quello con il costituendo “Osservatorio Europeo dell’Innovazione e dello Sviluppo Rurale”.
STRUTTURA DEL PIANO DI AZIONE LOCALE

ELENCO DEI PROGETTI/OBIETTIVO




MISURA B) PROGRAMMI DI INNOVAZIONE RURALE


Progetto/obiettivo:
1. Riconversione colture, valorizzazione e promozione colture tradizionali locali. Accelerazione del processo di diversificazione. Incremento del valore aggiunto e commercializzazione dei prodotti tipici.

Progetto/obiettivo:
2. Tutela e valorizzazione ambientale.

Progetto/obiettivo:
3. Potenziamento e diversificazione dello sviluppo turistico locale.

Progetto/obiettivo:
4. Servizi di sostegno ed orientamento alle P.M.I., all’Artigianato locale ed alla nuova Imprenditoria giovanile.

Progetto/obiettivo:
5. Formazione e riqualificazione trasversale delle risorse umane locali.




MISURA C) COOPERAZIONE TRASNAZIONALE


Progetto/obiettivo:
6. Creazione di uno sportello informativo.


MISURA D) CREAZIONE DI UNA RETE


Progetto/obiettivo:
7. Collegamento alla rete Leader.

PROGETTO/OBIETTIVO 1
Riconversione colture, valorizzazione e promozione colture tradizionali locali. Accelerazione del processo di diversificazione. Incremento del valore aggiunto e commercializzazione dei prodotti tipici.



1. SETTORE PREVALENTE
Agricoltura.

2. DURATA
1994-1999

3. SINTESI DELLE SPESE PREVISTE
Mln/lit mio ECU
- costo totale
100%
1700

0,89





- cofinanziamento nazionale




di cui:




Stato




Regione









- cofinanziamento comunitario









- privati







4. AUTORITÀ' RESPONSABILE
Programmazione degli interventi: GAL

Controllo: Regione Puglia

Responsabile amministrativo: Comunità Montana della Daunia Settentrionale

Responsabile finanziario: Comunità Montana della Daunia Settentrionale

Gestione: GAL anche in raccordo con Università, Enti e Organizzazioni di settore specializzate

5. BENEFICIARI
Beneficiari della presente misura sono i produttori agricoli, le cooperative e le associazione di produttori agricoli, le aziende di trasformazione di prodotti agricoli.

6. LOCALIZZAZIONE
Aree territoriali del Subappennino Dauno Settentrionale.

7. OBIETTIVI SPECIFICI
  • prospettazione di azioni operative:
  1. ai fini della valorizzazione produttiva e commerciale del prodotto fresco locale
  2. dello sviluppo e del consolidamento delle realtà aziendali operanti nel territorio impegnate nella trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici.
  • ricerca ed intercettazione di nuovi sbocchi di mercato per le colture tipiche locali
  • introduzione di innovazioni in termini di prodotto, di tecniche di coltivazione e di tecniche di commercializzazione
  • creazione di collegamenti diretti tra attività di produzione e attività di prima e seconda trasformazione
  • creazione di collegamenti diretti tra prodottori agricoli, produttori agroalimentari ed operatori turistici locali.

8. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI
La struttura agricola arretrata, la carenza e l’inadeguatezza dell’industria di trasformazione e commercializzazione, richiede per l’area una serie di interventi finalizzati alla valorizzazione delle produzioni esistenti nonché alla riconversione delle produzioni verso nuove colture, anche biologiche.
Attraverso la presente misura si prevede di contribuire all’avvio ed allo sviluppo di un armonica azione di avvicinamento delle produzioni locali alle richieste dei mercati.
Le azioni proposte sono le seguenti:
  • studi di fattibilità e di mercato e piani di marketing settoriali a carattere territoriale, in grado di fornire alla produzione un aiuto concreto per il suo adeguamento alle richieste di mercato, attraverso il miglioramento selettivo delle produzioni, l’introduzione nel territorio di nuove colture ed il potenziamento di quelle di nicchia.
  • studi per l’individuazione e il contatto con i nuovi mercati di sbocco, anche internazionali e sperimentazione di nuove iniziative commerciali (vendite dirette in azienda, in negozi specializzati, per catalogo, nell’ambito di fiere, sagre e saloni, presso commercianti e ristoratori di fiducia, ecc.)
  • tipizzazione dei prodotti agricoli ed agroalimentari locali, al fine di ottenere i riconoscimenti DOP e IGP (denominazione di origine protetta e indicazione geografica protetta)
  • realizzazioni di campi sperimentali per l’introduzione di tecniche di lotta guidata ed agricoltura biologica
  • sfruttamento dei potenziali produttivi del sottobosco (fogliame, frutti di bosco, funghi e piante officinali)
  • creazione di attività di trasformazione dei prodotti locali con inserimento in loco di tecniche di conservazione e lavorazione dei sottoprodotti
  • creazione ed avvio di attività consortili tra produttori locali e distributori di prodotti tipici anche appartenenti ad altre aree
  • creazione di un centro permanente di degustazione in diretto collegamento con le strutture turistiche.

9. CONTENUTO TECNICO
Gli interventi, saranno articolati nelle tre fasi di seguito specificate.
Nella prima fase si procederà all’affidamento delle analisi prodotto/mercato ed alla loro realizzazione.
Nella seconda si procederà all’avvio delle azioni previste, tarate sulla base delle analisi condotte ed alla realizzazione dei campi sperimentali, dando inizio anche alle azioni di valorizzazione e di commercializzazione.
Nella terza si provvederà a dare pieno regime operativo alle azioni di marketing strategico, che saranno integrate con le azioni previste nel progetto/obiettivo di carattere turistico.

10. IMPATTO SOCIO ECONOMICO
La realizzazione degli interventi proposti sarà in grado di indurre una serie di effetti sociali positivi tra cui:
  • il censimento effettivo, lo sviluppo e la qualificazione della base produttiva agricola locale;
  • il miglioramento delle condizioni professionali dei lavoratori e dei produttori agricoli locali
  • l’aumento del reddito medio ettariale
  • l’aumento della base occupazionale assicurata anche dall’indotto
  • la creazione di un armonico collegamento tra il settore primario e gli altri settori produttivi.

11. IMPATTO AMBIENTALE
La misura non comporta impatto ambientale negativo. L’introduzione di campi sperimentali avrà invece un positivo impatto oltre che sull’ambiente, anche per l’affermarsi di una coscienza ambientale, soprattutto fra gli addetti.

12. INDICATORI

A. INDICATORI FISICI:

Þ Numero campi dimostrativi e superficie riconvertita

Þ Numeri di nuove colture introdotte e commercializzate

Þ Numero centri di degustazione

Þ Numero di DOP e IGP ottenuti


B. INDICATORI DI PRESTAZIONE

Þ Incremento dei redditi medi per ettaro

Þ Incremento degli occupati in agricoltura

Þ Numero dei servizi attivati per categoria


C. INDICATORI OCCUPAZIONALI

Þ diretta
· fase di realizzazione
· fase di esercizio

Þ indiretta

Þ indotta

13. PROGETTI/OBIETTIVI COLLEGATI:
(in ordine di priorità)

Progetto/obiettivo: 3 Potenziamento e Diversificazione dello sviluppo turistico locale
Progetto/obiettivo: 4 Servizi di sostegno ed orientamento alle P.M.I., all’artigianato locale ed alla nuova imprenditoria giovanile
Progetto/obiettivo: 2 Tutela e valorizzazione ambientale
Progetto/obiettivo: 5 Formazione e riqualificazione trasversale delle risorse umane locali
Progetto/obiettivo: 6 Creazione di uno sportello informativo
Progetto/obiettivo: 7 Collegamento alla rete Leader

PROGETTO/OBIETTIVO 2
Tutela e valorizzazione ambientale



1. SETTORE PREVALENTE
Ambiente.

2. DURATA
1994-1999

3. SINTESI DELLE SPESE PREVISTE
Mln/lit mio ECU
- costo totale
100%
3500
1,84




- cofinanziamento nazionale



di cui:



Stato



Regione







- cofinanziamento comunitario







- privati





4. AUTORITÀ' RESPONSABILE
Programmazione degli interventi: GAL

Controllo: Regione Puglia

Responsabile amministrativo: Comunità Montana della Daunia Settentrionale

Responsabile finanziario: Comunità Montana della Daunia Settentrionale

Gestione: GAL ed Enti Locali, anche in raccordo con Centri di ricerca specializzati e associazioni ambientaliste

5. BENEFICIARI
Comuni, Enti Locali e Territoriali, Aziende Turistiche e Cooperative di servizi ambientali, Privati.

6. LOCALIZZAZIONE
Aree di particolare interesse naturale ed ambientale appartenenti al Territorio del Subappennino Dauno Settentrionale.

7. OBIETTIVI SPECIFICI
Gli interventi compresi nel presente progetto/obiettivo tendono al riordino, alla razionalizzazione, alla valorizzazione ed alla tutela di alcune specifiche aree di particolare interesse naturale ed ambientale.
Il territorio del Subappennino Dauno Settentrionale presenta:
  • vaste zone boschive
  • risorse idriche (laghi, sorgenti)
  • centri storici
  • aree archeologiche.
Le azioni principali saranno volte ad individuare, recuperare e valorizzare l’ambiente rurale tipico al fine di permettere una tutela attiva rispetto allo sviluppo delle attività produttive.

8. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI
Attraverso le azioni si prevede di contribuire all’avvio di una gestione ecologica attiva dello spazio rurale e di quello di particolare interesse naturalistico-ambientale.
Per questo, le principali tipologie di intervento previste saranno quelle di:
  • recupero, manutenzione, e fruizione di beni di interesse naturalistico-ambientale compresi nel territorio e connessi al paesaggio rurale tipico, incluse le opere rurali, i muretti a secco, i pozzi antichi e gli altri aspetti architettonici rurali
  • recupero e manutenzione del patrimonio boschivo
  • ripopolamento faunistico e floristico per la protezione degli ecosistemi
  • creazione della cartografia tematica diversificata (sentieristica e fruibilità del patrimonio ambientale)
  • animazione delle zone boscate mediante la creazione di centri di osservazione faunistica, strutture sportive e per il tempo libero ecocompatibili
  • sfruttamento dei potenziali produttivi del sottobosco (fogliame, frutti di bosco, funghi e piante officinali)
  • avvio e consolidamento di operatori specializzati nella gestione di servizi ambientali.

9. CONTENUTO TECNICO
Gli interventi, saranno articolati nelle tre fasi di seguito specificate.
Nella prima fase si procederà, anche in relazione allo specifico progetto/obiettivo “formazione e riqualificazione trasversale delle risorse umane locali”, ad avviare gli operatori alla formazione per la gestione ambientale. A tali operatori saranno affidate le azioni di individuazione e censimento delle aree di particolare interesse naturalistico-ambientale.
Nella seconda fase si procederà all’erogazione dei servizi e all’avvio degli altri interventi, compreso il ripopolamento faunistico e floristico delle zone boschive, l’animazione delle zone boscate, dei centri storici e delle altre aree di interesse naturalistico-ambientale.
Nella terza fase, infine, verrà realizzata la cartografia tematica recante dati su percorsi e sulla fruibilità del patrimonio ambientale.

10. IMPATTO SOCIO ECONOMICO
Gli interventi previsti produrranno:
  • un miglioramento della vivibilità ambientale sull’intero territorio
  • una migliore fruibilità turistica
  • un’aumento dell’occupazione
  • un’aumento globale del reddito dell’area
  • un’aumento della sensibilizzazione ai beni ambientali

11. IMPATTO AMBIENTALE
Tutte le opere previste saranno realizzate in ottemperanza delle disposizioni comunitarie, nazionali e regionali in materia di impatto ambientale.

12. INDICATORI

A. INDICATORI FISICI:

Þ Numero di ettari di bosco recuperati e valorizzati

Þ Numero di cartografie tematiche realizzate

Þ Numero di azioni di recupero e di valorizzazione centri storico- culturali

Þ Numero di specie ripopolate

Þ Numero di zone animate

Þ Numero di varietà del sottobosco prodotto e commercializzate


B. INDICATORI DI PRESTAZIONE

Þ Numero di occupati nel settore ambiente

Þ Incremento del reddito

Þ Incremento delle presenze turistiche


C. INDICATORI OCCUPAZIONALI

Þ diretta
· fase di realizzazione
· fase di esercizio

Þ indiretta

Þ indotta

13. PROGETTI/OBIETTIVO COLLEGATI:
(in ordine di priorità)

Progetto/obiettivo: 5 Formazione e riqualificazione trasversale delle risorse umane locali
Progetto/obiettivo: 3 Potenziamento e Diversificazione dello sviluppo turistico locale
Progetto/obiettivo: 1 Riconversione colture, valorizzazione e promozione colture tradizionali locali. Accelerazione del processo di diversificazione. Incremento del valore aggiunto e commercializzazione dei prodotti.
Progetto/obiettivo: 6 Creazione di uno sportello informativo
Progetto/obiettivo: 7 Collegamento alla rete Leader
PROGETTO/OBIETTIVO 3
Potenziamento e Diversificazione dello sviluppo turistico locale.



1. SETTORE PREVALENTE
Turismo.

2. DURATA
1994-1999

3. SINTESI DELLE SPESE PREVISTE
Mln/lit mio ECU
- costo totale
100%
4000
2,11




- cofinanziamento nazionale



di cui:



Stato



Regione







- cofinanziamento comunitario







- privati




4. AUTORITÀ' RESPONSABILE
Programmazione degli interventi: GAL

Controllo: Regione Puglia

Responsabile amministrativo: Comunità Montana della Daunia Settentrionale

Responsabile finanziario: Comunità Montana della Daunia Settentrionale

Gestione: GAL anche in raccordo con Università, Enti e Organizzazioni di settore specializzate


5. BENEFICIARI
Comuni, Enti Locali e Territoriali, Aziende Turistiche, Imprese e Cooperative di servizi turistici, operatori turistici ed agrituristici anche associati.

6. LOCALIZZAZIONE
Aree di interesse storico-culturale-naturale all’interno del Territorio del Subappennino Dauno Settentrionale.

7. OBIETTIVI SPECIFICI
Il fine di questo progetto/obiettivo è quello di contribuire, alla realizzazione di iniziative ed interventi diretti al rilancio delle attività turistiche locali nel rispetto delle caratteristiche ambientali, naturali e storico-culturali del territorio. Anche al fine di prolungare la stagione turistica con un’offerta diversificata utilizzando tutte le favorevoli condizioni climatiche dell’area.
Per questo saranno adottate strategie per una migliore razionalizzazione dell’incoming turistico.
Sarà inoltre creata, tramite reti di collegamento, con l’ausilio di un sistema multimediale, una partnership con centri turistici di altri stati membri.
Sarà, infine potenziata, attraverso opportune incentivazioni finanziarie collegate a norme regionali e nazionali, l’attuale dotazione ricettiva, soprattutto tendente a recuperare il patrimonio rurale, anche pubblico, disponibile e dismesso.

8. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI
La misura proposta prevede un’insieme di interventi diretti al raggiungimento di una maggiore fruibilità turistica dell’area.
A tale scopo si prevede di valutare il potenziale turistico della zona, inventariare le specifiche risorse ricettive locali, analizzare l’offerta turistica esistente ed il potenziale dei servizi e degli alloggi presso le strutture alberghiere e presso i privati.
In particolare le azioni contemplate dalla proposta prevedono il sostegno delle seguenti attività:
  • elaborazioni piani di marketing turistico
  • organizzazione della comunicazione e dell’informazione turistica attraverso prospetti ed opuscoli, manifestazioni, supporto multimediale e la messa in rete di itinerari turistici di pregio
  • sostenere il rinnovo delle strutture alberghiere e delle infrastrutture di accoglienza in aziende o presso i centri urbani
  • organizzazione in rete dell’offerta turistica locale
  • creazione di consorzi di operatori
  • l’apertura di centri comuni di prenotazione anche in regime di partnership con altri GAL, con centri turistici di altre aree nazionali e comunitarie
  • la creazione azioni di collegamento intersettoriale che permettano la veicolarizzazione delle produzioni tipiche locali all’interno delle strutture ricettive e di ospitalità turistica.

9. CONTENUTO TECNICO
Gli interventi, saranno articolati nelle tre fasi di seguito specificate.
Nella prima fase si procederà alla valutazione del potenziale turistico della zona e saranno erogate le agevolazioni finanziarie per lo sviluppo di strutture turistiche.
Nella seconda fase verrà realizzato un centro di incoming nel quale saranno svolte le attività volte all’organizzazione delle comunicazioni ed informazioni turistiche, all’interno di un’edificio di interesse storico-culturale opportunamente individuato.
Nella terza fase, infine, il centro incoming provvederà ad implementare le strategie di standardizzazione dell’offerta turistica anche attraverso la predisposizione di appositi eventi promozionali, il collegamento con tour-operator, agenzie viaggi, altri GAL, scuole ed enti preposti alla promozione dell’offerta turistica.

10. IMPATTO SOCIO ECONOMICO
Gli interventi previsti produrranno:
  • una valorizzazione turistica dell’ambiente rurale
  • un’aumento dell’occupazione
  • un’aumento complessivo del reddito dell’area
  • una riqualificazione del tessuto socio-economico dell’area

11. IMPATTO AMBIENTALE
Le azioni che si prevede di incentivare riguardano prevalentemente attività di positivo impatto ambientale; per quelle relative alle opere che consentano il recupero e la riqualificazione delle strutture, si prevede di rispettare gli standard urbanistici previsti dalle norme comunitarie e nazionali in tema di uso del territorio.

12. INDICATORI

A. INDICATORI FISICI:

Þ Numero di posti letto creati

Þ Numero di centri di incoming

Þ Numero di aziende turistiche e di aziende dell’indotto turistico


B. INDICATORI DI PRESTAZIONE

Þ Numero di occupati nel settore turistico e dell’indotto

Þ Incremento del reddito turistico

Þ Incremento delle presenze turistiche


C. INDICATORI OCCUPAZIONALI

Þ diretta
· fase di realizzazione
· fase di esercizio

Þ indiretta

Þ indotta

13. PROGETTI/OBIETTIVO COLLEGATI:
(in ordine di priorità)

Progetto/obiettivo: 2 Tutela e valorizzazione ambientale
Progetto/obiettivo: 1 Riconversione colture, valorizzazione e promozione colture tradizionali locali. Accelerazione del processo di diversificazione. Incremento del valore aggiunto e commercializzazione dei prodotti.
Progetto/obiettivo: 5 Formazione e riqualificazione trasversale delle risorse umane locali
Progetto/obiettivo: 4 Servizi di sostegno ed orientamento alle P.M.I., all’artigianato locale ed alla nuova imprenditoria giovanile
Progetto/obiettivo: 6 Creazione di uno sportello informativo
Progetto/obiettivo: 7 Collegamento alla rete Leader
PROGETTO/OBIETTIVO 4
Servizi di sostegno ed orientamento alle P.M.I., all’artigianato locale ed alla nuova imprenditoria giovanile.



1. SETTORE PREVALENTE
Piccole e medie imprese, artigianato e servizi alle imprese.

2. DURATA
1994-1999

3. SINTESI DELLE SPESE PREVISTE

Mln/lit mio ECU
- costo totale
100%
2470
1,3




- cofinanziamento nazionale



di cui:



Stato



Regione







- cofinanziamento comunitario







- privati




4. AUTORITÀ' RESPONSABILE
Programmazione degli interventi: GAL

Controllo: Regione Puglia

Responsabile amministrativo: Comunità Montana della Daunia Settentrionale

Responsabile finanziario: Comunità Montana della Daunia Settentrionale

Gestione: GAL in stretta collaborazione con Enti, Camere di Commercio, Istituti finanziari, Centri di formazione, Associazioni di categoria presenti a livello locale.

5. BENEFICIARI
Beneficiari della presente misura sono le piccole e medie imprese industriali, le aziende artigianali e di servizi, riunite anche in forma associativa, nonché i giovani imprenditori.

6. LOCALIZZAZIONE
Area territoriale del Subappennino Dauno Settentrionale.

7. OBIETTIVI SPECIFICI
Obiettivo della presente proposta è quello di fornire e sviluppare nel territorio di riferimento le azioni di orientamento, consulenza e sostegno alle imprese locali per favorire la loro affermazione nel mercato esterno, per avviare nuove iniziative imprenditoriali autopropulsive, anche di carattere socio-assistenziale ed ambientale, e consolidare il tessuto produttivo esistente.
Saranno sviluppate azioni di sensibilizzazione per la creazione di nuove attività imprenditoriali; verranno orientati e sostenuti progetti spontanei nel campo dei servizi sociali e di quelli legati all’ecologia, nonché favoriti quelli connessi alle vocazioni produttive tradizionali dell’area.
Al fine di assicurare condizioni di radicamento dei giovani nell’ambiente di appartenenza, saranno fornite, da risorse locali qualificate ed all’uopo individuate e raggruppate in un team di azione locale (a cui saranno chiamati a partecipare, per il trasferimento del know-how, gli imprenditori locali più dinamici e per le azioni di carattere sociale e di tutela ambientale, gli Enti Locali), le azioni di consulenza, atte ad orientare e fornire i potenziali imprenditori e le imprese esistenti, di elementi utili al loro consolidamento e sviluppo, anche attraverso la creazione joint-venture.

8. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI
Il progetto/obiettivo in questione prevede la creazione in un’immobile pubblico, ubicato in posizione epicentrica, di un centro integrato di servizi in grado di raccogliere il team di azione locale che garantirà l’erogazione dei seguenti servizi di consulenza ed orientamento in tema di:
  • Piani di sviluppo settoriali e territoriali
  • Studi e Ricerche di Mercato
  • Trasferimento di Tecnologia ed Innovazione Tecnologica di prodotto e di processo
  • Assistenza per l’accesso a fonti di finanziamento per la creazione di nuove Imprese o il rilevamento di attività
  • Orientamento per la creazione di nuove opportunità nei settori dell’intervento sociale e socio-assistenziale
  • Informazioni ed elaborazioni provenienti da banche dati specifiche e dallo sportello informativo previsto dal presente Piano di Azione Locale, nel progetto/obiettivo 6.
    Inoltre il Centro garantirà alle Pmi ed agli artigiani spazi comuni nei quali potranno essere ospitate mostre e realizzati work-shop sulle produzioni tipiche locali e nei quali potranno essere ospitati servizi comuni di carattere amministrativo o di alto costo.

9. CONTENUTO TECNICO
Gli interventi, saranno articolati nelle tre fasi di seguito specificate.
Nella prima fase si procederà alla costituzione del team di azione locale, alla individuazione dell’immobile ed all’attrezzamento del centro.
Nella seconda fase il team di azione locale, costituito come associazione tra professionisti strutturerà in un’apposito programma di gestione le modalità di erogazione dei servizi alle imprese ed agli altri beneficiari.
Nella terza fase, infine, verrà avviata l’erogazione materiale dei servizi.

10. IMPATTO SOCIO ECONOMICO
Si ritiene che la strutturazione ed il particolare funzionamento previsto per il centro, data anche la gamma dei servizi previsti, possa contribuire con bassi costi di esercizio alla crescita imprenditoriale dell’area. Saranno così ridotti i classici fattori che non consentono, soprattutto a livello locale, l’utilizzo di mirate consulenze ed orientamenti per la crescita ed il radicamento di attività imprenditoriali.

11. IMPATTO AMBIENTALE
Le opere strutturali previste nella misura, data la soluzione prescelta (riadattamento e riuso di una struttura pubblica dismessa) non arrecheranno impatti negativi sul territorio.

12. INDICATORI

A. INDICATORI FISICI:

Þ Numero di centri avviati

B. INDICATORI DI PRESTAZIONE

Þ Numero di Imprese assistite

Þ Numero di Servizi erogati

Þ Numero di Aziende avviate

C. INDICATORI OCCUPAZIONALI

Þ diretta
· fase di realizzazione
· fase di esercizio

Þ indiretta

Þ indotta

13. PROGETTI/OBIETTIVO COLLEGATI:
(in ordine di priorità)

Progetto/obiettivo: 5 Formazione e riqualificazione trasversale delle risorse umane locali
Progetto/obiettivo: 2 Tutela e valorizzazione ambientale
Progetto/obiettivo: 3 Potenziamento e Diversificazione dello sviluppo turistico locale.
Progetto/obiettivo: 1 Riconversione colture, valorizzazione e promozione colture tradizionali locali. Accelerazione del processo di diversificazione. Incremento del valore aggiunto e commercializzazione dei prodotti.
Progetto/obiettivo: 6 Creazione di uno sportello informativo
Progetto/obiettivo: 7 Collegamento alla rete Leader
PROGETTO/OBIETTIVO 5
Formazione e riqualificazione professionale trasversale delle risorse umane locali



1. SETTORE PREVALENTE
Intersettoriali.

2. DURATA
1994-1999

3. SINTESI DELLE SPESE PREVISTE
Mln/lit mio ECU
- costo totale
100%
800
0,42




- cofinanziamento nazionale



di cui:



Stato



Regione







- cofinanziamento comunitario







- privati





4. AUTORITÀ' RESPONSABILE
Programmazione degli interventi: GAL

Controllo: Regione Puglia

Responsabile amministrativo: Comunità Montana della Daunia Settentrionale

Responsabile finanziario: Comunità Montana della Daunia Settentrionale

Gestione: GAL, Università, Scuole, Strutture ed Enti specializzati nella formazione professionale.

5. BENEFICIARI
Giovani disoccupati, Cassintegrati o minacciati di esclusione dal mercato del lavoro, Categorie protette, personale di Comuni ed Enti Locali, personale di Aziende e Cooperative.


6. LOCALIZZAZIONE
Intero Territorio del Subappennino Dauno Settentrionale.

7. OBIETTIVI SPECIFICI

All’interno del Piano di Azione Locale, il progetto/obiettivo relativo alla formazione professionale, per la sua forte connotazione intersettoriale, assume carattere di trasversalità.
Gli obiettivi di fondo dei momenti formativi ipotizati sono correlati alla qualificazione professionale e alla creazione di figure ad hoc per la gestione e la realizzazione delle iniziative previste nei precedenti progetti/obiettivi.
L’intervento formativo produrrà notevoli benefici in termini di ricaduta sul territorio di risorse umane ad alto potenziale, creando, così, anche le condizioni di base per l’avvio del processo di sviluppo endogeno, obiettivo prioritario del Piano di Azione Locale.
A tal fine, saranno preferibilmente selezionati giovani disoccupati residenti nelle aree del Subappennino Dauno Settentrionale.

8. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI E CONTENUTO TECNICO

Le attività formative e di riqualificazione del personale sono connesse alla creazione delle seguenti figure professionali:
  • esperto nella commercializzazione dei prodotti agricoli ed agroalimentari tipici (agricoltura)
  • esperto nella gestione di servizi ambientali
    (ambiente)
  • guida turistica
    (turismo)
  • esperto nella commercializzazione dei prodotti tipici dell’artigianato locale
    (pmi ed artigianato)
  • esperto in gestione di relazioni trasnazionali (cooperazione transnazionale)
  • operatore banche dati e broker informativo (creazione di una rete)
Saranno inoltre previsti stage aziendali, progetti per gruppi di lavoro, visite alle principali istituzioni comunitarie e ai centri di innovazione rurale nazionali ed esteri.
Per l’attività di docenza saranno appositamente selezionate figure prosessionali altamente qualificate e competenti per tipologia di insegnamento.
I materiali didattici saranno costituiti da: dispense e materiale per l’esercitazioni prodotte dai docenti e dagli esperti, test e documentazione, videocassette e supporti informatici.
  • Nel corso per esperto nella commercializzazione dei prodotti agricoli ed agroalimentari tipici saranno trattate prevalentemente le seguenti tematiche: concetti generali sulle produzioni agricole ed agroalimentari, marketing, metodi di vendita, normative per l’esportazione e l’importazione di prodotti agricoli ed agroalimentari, diritto commerciale.
  • Nel corso per esperto nella gestione di servizi ambientali sarranno trattate prevalentemente le seugenti tematiche: nozioni di base di botanica e zoologia, metodi e tecniche di recupero e salvagurdia ambientale, metodi e tecniche di riciclaggio dei rifiuti, tecniche di valutazione dell’impatto ambientale.
  • Nel corso per guide turistiche saranno trattate prevalentemente le seguenti tematiche: marketing turistico, tecniche di accoglienza ed ospitalità, organizzazione e promozione del servizio turistico.
  • Nel corso per esperto nella commercializzazione dei prodotti tipici dell’artigianato locale saranno trattate prevalentemente le seguenti tematiche: concetti generali sulle tecniche di produzione dei prodotti tipici artigianali, marketing, metodi di vendita, normative per l’attivita di esportazione e importazione, diritto commerciale.
  • Nell corso per esperto in gestione di relazioni trasnazionali saranno trattate prevalentemente le seguenti tematiche: diritto internazionale, organizzazione di eventi e tecniche di animazione economica, lingue straniere.
  • Nel corso per operatore banche dati e broker informativo saranno trattate prevalentemente le seguenti tematiche: nozioni di informatica, utilizzo di banche dati, tecniche di ricerca di fonti di informazione.

9. IMPATTO SOCIO ECONOMICO
Gli interventi previsti produrranno:
  • un migliore qualificazione delle risorse umane
  • una maggiore propensione all’imprenditorialità
  • un’aumento dell’occupazione
  • un’aumento globale del reddito dell’area

10. IMPATTO AMBIENTALE
Tutte le azioni previste non prevedono alcun impatto ambientale.

11. INDICATORI

A. INDICATORI FISICI:

Þ Numero di corsi realizzati


B. INDICATORI DI PRESTAZIONE

Þ Numero di partecipanti

Þ Numero di ore/corso effettuate

Þ Numero di nuove figure professionali create


C. INDICATORI OCCUPAZIONALI

Þ diretta
· fase di realizzazione
· fase di esercizio

Þ indiretta

Þ indotta


12. PROGETTI/OBIETTIVO COLLEGATI:
(in ordine di priorità)

Progetto/obiettivo: 3 Potenziamento e Diversificazione dello sviluppo turistico locale
Progetto/obiettivo: 4 Servizi di sostegno ed orientamento alle P.M.I., all’artigianato locale ed alla nuova imprenditoria giovanile
Progetto/obiettivo: 2 Tutela e valorizzazione ambientale
Progetto/obiettivo: 6 Creazione di uno sportello informativo
Progetto/obiettivo: 7 Collegamento alla rete Leader
Progetto/obiettivo: 1 Riconversione colture, valorizzazione e promozione colture tradizionali locali. Accelerazione del processo di diversificazione. Incremento del valore aggiunto e commercializzazione dei prodotti.
PROGETTO/OBIETTIVO 6
Creazione di uno sportello informativo



1. AMBITO PREVALENTE
.Cooperazione transnazionale.

2. DURATA
1994-1999

3. SINTESI DELLE SPESE PREVISTE
Mln/lit mio ECU
- costo totale
100%
350
0,18




- cofinanziamento nazionale



di cui:



Stato



Regione







- cofinanziamento comunitario







- privati





4. AUTORITÀ' RESPONSABILE
Programmazione degli interventi: GAL

Controllo: Regione Puglia

Responsabile amministrativo: Comunità Montana della Daunia Settentrionale

Responsabile finanziario: Comunità Montana della Daunia Settentrionale

Gestione: GAL ed Enti Locali, anche in raccordo con i BIC Net, Camere di Commercio e Centri di elaborazione dati

5. BENEFICIARI
Il GAL, Enti Locali, Organizzazioni di Categoria, Aziende singole o associate, Enti di ricerca e di formazione.

6. LOCALIZZAZIONE
Aree epicentrica del Territorio del Subappennino Dauno Settentrionale.

7. OBIETTIVI SPECIFICI

Il presente progetto/obiettivo, nel rispetto delle indicazioni comunitarie relative alla “trasferibilità”, prevede di costituire, secondo una articolazione temporale da stabilire anche in relazione agli effettivi andamenti della presente istanza, partnership con GAL operanti in altri centri rurali nazionali e internazionali, al fine di ottiimizzare le proprie strategie operative ed implementare gli effetti generali dell’iniziativa Leader su tutto il territorio comunitario.
Per la realizzazione congiunta di iniziative di innovazione ipotizzate, particolare enfasi sarà posta nella ricerca e nei contatti di rete Leader, al fine di creare joint ventures produttive e commerciali ed i presupposti per l’effettivo trasferimento di know-how e di esperienze al mondo rurale delle aree Leader.
La riuscita di tale iniziativa è, comunque, da connettersi ad azioni propedeutiche mirate alla realizzazione di una “sensibilità” degli operatori dell’’area rispetto ai temi della cooperazione trasnazionale.

8. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI E CONTENUTO TECNICO
Il progetto/obiettivo si propone:
  • la creazione in zona epicentrica (in grado di assicurare fluidi collegamenti viari) all’intera area prescelta uno specifico “sportello informativo” di area, collegato, oltre che con la rete di Leader I, anche con le più significative banche dati degli Istituti scientifici presenti sul territorio regionale e con lo stesso istituendo Osservatorio Europeo dell’Innovazione e dello Sviluppo Rurale. Tale sportello informativo permetterà agli Enti locali presenti nell’area di disporre di propri terminali per la consultazione;
  • l’utilizzazione delle specifiche banche dati informative, anche al fine di creare ed inserire in esse un apposito insieme di dati ed informazioni (anche a carattere multimediale) di livello locale, provinciale e regionale, settoriale, sulle tematiche di interesse rurale;
  • l’erogazione di mirati servizi di assistenza tecnica per la cooperazione e gli scambi internazionali fortemente orientati ai seguenti temi specifici:
  1. commercializzazione internazionale prodotti tipici
  2. marketing internazionale per le produzioni tipiche
  3. accesso alla grande distribuzione e alla distribuzione organizzata internazionale
  4. comunicazione internazionale dell’offerta turistica
  5. acquisizione e trasferimento di innovazioni tecnologiche di processo, di prodotto e gestionali.


9. IMPATTO SOCIO ECONOMICO
Gli interventi previsti produrranno:
  • un maggiore apertura dell’area in questione verso i mercati e le culture esterne
  • una migliore fruibilità delle informazioni

10. IMPATTO AMBIENTALE
Le azioni previste dal presente progetto/obiettivo non comporteranno alcun impatto ambientale.

11. INDICATORI

A. INDICATORI FISICI:

Þ Numero di banche dati create

Þ Numero di terminali collegati


B. INDICATORI DI PRESTAZIONE

Þ Numero di aziende servite

Þ Numero informazioni erogate

Þ Numero di azioni di cooperazione attivate

Þ Numero di joint-venture create


C. INDICATORI OCCUPAZIONALI

Þ diretta
· fase di realizzazione
· fase di esercizio

Þ indiretta

Þ indotta

12. PROGETTI/OBIETTIVO COLLEGATI:
(in ordine di priorità)

Progetto/obiettivo: 5 Formazione e riqualificazione trasversale delle risorse umane locali
Progetto/obiettivo: 3 Potenziamento e Diversificazione dello sviluppo turistico locale
Progetto/obiettivo: 1 Riconversione colture, valorizzazione e promozione colture tradizionali locali. Accelerazione del processo di diversificazione. Incremento del valore aggiunto e commercializzazione dei prodotti.
Progetto/obiettivo: 4 Servizi di sostegno ed orientamento alle P.M.I., all’artigianato locale ed alla nuova imprenditoria giovanile
Progetto/obiettivo: 2 Tutela e valorizzazione ambientale
Progetto/obiettivo: 7 Collegamento alla rete Leader

PROGETTO/OBIETTIVO 7
Collegamento alla rete Leader



1. AMBITO PREVALENTE
.Rete Leader.

2. DURATA
1994-1999

3. SINTESI DELLE SPESE PREVISTE
Mln/lit mio ECU
- costo totale
100%
300
0,16




- cofinanziamento nazionale



di cui:



Stato



Regione







- cofinanziamento comunitario







- privati





4. AUTORITÀ' RESPONSABILE
Programmazione degli interventi: GAL

Controllo: Regione Puglia

Responsabile amministrativo: Comunità Montana della Daunia Settentrionale

Responsabile finanziario: Comunità Montana della Daunia Settentrionale

Gestione: GAL

5. BENEFICIARI
Il GAL, Enti Locali, Organizzazioni di Categoria, Aziende singole o associate, Enti di ricerca e di formazione.

6. LOCALIZZAZIONE
Aree epicentrica del Territorio del Subappennino Dauno Settentrionale.

7. OBIETTIVI SPECIFICI, DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO E CONTENUTI TECNICI

La creazione di una rete costituisce l’occasione per lo scambio di realizzazioni, di esperienze e di know-how fra i centri di innovazione rurale europei.
In questo modo, grazie anche attività previste nel progetto/obiettivo relativo alla Misura “Cooperazione Trasnazionale” si prevede di utilizzare i benefici connessi alla presente misura, in favore del presente Piano di Azione Localela per la:
  • raccolta, elaborazione e divulgazione informazioni sulle azioni comunitarie a favore dello sviluppo rurale;
  • realizzazione di azioni di animazione trasnazionale per divulgare e promuovere le tradizioni folcloristiche, gli stili di vita e le informazioni storico-culturali delle diverse aree rurali inserite nella rete.

8. IMPATTO SOCIO ECONOMICO

Gli interventi previsti produrranno:
  • un maggiore apertura dell’area in questione verso i mercati e le culture esterne
  • una migliore fruibilità delle informazioni


9. IMPATTO AMBIENTALE

Le azioni previste dal presente progetto/obiettivo non comporteranno alcun impatto ambientale.


10. INDICATORI

A. INDICATORI FISICI:

Þ Numero di banche dati create

Þ Numero di terminali collegati


B. INDICATORI DI PRESTAZIONE

Þ Numero di aziende servite

Þ Numero informazioni raccolte ed erogate



C. INDICATORI OCCUPAZIONALI

Þ diretta
· fase di realizzazione
· fase di esercizio

Þ indiretta

Þ indotta

11. PROGETTI/OBIETTIVO COLLEGATI:
(in ordine di priorità)

Progetto/obiettivo: 6 Cooperazione Transnazionale
Progetto/obiettivo: 5 Formazione e riqualificazione trasversale delle risorse umane locali
Progetto/obiettivo: 3 Potenziamento e Diversificazione dello sviluppo turistico locale
Progetto/obiettivo: 1 Riconversione colture, valorizzazione e promozione colture tradizionali locali. Accelerazione del processo di diversificazione. Incremento del valore aggiunto e commercializzazione dei prodotti.
Progetto/obiettivo: 4 Servizi di sostegno ed orientamento alle P.M.I., all’artigianato locale ed alla nuova imprenditoria giovanile
Progetto/obiettivo: 2 Tutela e valorizzazione ambientale