Leader II - Comunità Montana del Subappennino Meridionale


I N D I C E


  • Premesse pag. 1
  • Presentazione della proposta e del soggetto proponente “ 4
  • Individuazione dell’ambito territoriale omogeneo “ 8
  • Analisi socio-economica “ 11
  • Reddito “ 17
  • Primario “ 19
  • Secondario “ 25
  • Terziario “ 27
  • Obiettivi della programmazione prescelta “ 28
  • Descrizione del contesto territoriale locale “ 32
  • Misure attivate dal Piano di Azione Locale “ 36
  • Progetto/Obiettivo 1 “ 40
  • Progetto/Obiettivo 2 “ 50
  • Progetto/Obiettivo 3 “ 59
  • Progetto/Obiettivo 4 “ 68
  • Progetto/Obiettivo 5 “ 76
  • Progetto/Obiettivo 6 “ 84
  • Progetto/Obiettivo 7 “ 93
  • Quadro riepilogativo delle misure
  • Articolazione e Tempificazione degli Interventi
  • Business-Plan
  • Adesioni al costituendo GAL
Premesse


Il presente Piano di Azione Locale, frutto delle scelte direttamente suggerite dal territorio e dagli stessi operatori, conformamente agli obiettivi dell'iniziativa comunitaria Leader II, intende proporre una strategia di sviluppo integrato a carattere evolutivo per le zone rurali individuate, anche al fine di perseguire modalità di sviluppo più strettamente correlate con quelle in atto in altre zone rurali comunitarie.

Infatti, le strategie in esso contenute, sono state elaborate sulla base delle esigenze e dei bisogni emersi da una diretta analisi di campo, appositamente svolta da uno staff tecnico (composto da operatori di area), presso le amministrazioni pubbliche locali, le strutture dei comparti economici e le altre strutture pubbliche/private presenti a livello locale.

Durante tali rilevazioni sono emersi i maggiori vincoli che hanno finora ostacolato il pieno sviluppo dell'economia delle aree rientranti nel territorio del Subappennino Dauno Meridionale; inoltre, il lavoro di campo ha permesso di condurre una prima azione di animazione e di individuare le esigenze della popolazione locale, le sue motivazioni ad una sua partecipazione attiva e, infine, di stabilire le condizioni di base utili a favorire lo sviluppo dei primi contatti fra gli operatori locali, pubblici e privati.

Da tali elementi e sulla base delle tipiche caratteristiche economiche dell'area in questione, sono state successivamente elaborate le strategie intersettoriali che si possono ritenere fortemente legate al territorio.

Tuttavia, non essendo nota la puntuale ripartizione dei contributi comunitari relativi ai vari Fondi Strutturali, nè sufficenti informazioni sulla loro distribuzione all’interno del redigendo Piano Operativo Leader regionale, nel presente Piano di Azione Locale non sono state determinate le incidenze dei richiamati fondi (compresa la quota parte nazionale) nelle attività previste dai progetti/obiettivo di seguito riportati.

Per l'attuazione complessiva del presente P.A.L., il costituendo gruppo di azione locale, in ragione della sua eterogenea composizione, della rappresentatività conferita dalla presenza degli Enti Locali, ritiene di poter garantire durante tutta l’esecuzione dell’iniziativa Leader una idonea modalità di raccordo sia con gli attuali beneficiari, che con le strutture esterne che si andranno via via a coinvolgere, assicurando, altresì, una regolare raccolta e selezione dei progetti provenienti da nuovi beneficiari.




Presentazione della proposta e del soggetto proponente


La presente proposta di Piano di Azione Locale, relativa all'area rurale compresa nei territori del Subappennino Dauno Meridionale, prevede una l’attivazione serie di azioni di sviluppo tra loro armoniche e strettamente interdipendenti.

Gli interventi prescelti risultano complementari ed articolati sia sul piano funzionale, che su quello operativo, anche conformemente a quanto espressamente indicato nelle linee guida adottate dalla Regione Puglia con propria deliberazione di Giunta n. 5799 del 9 Agosto 1994.

Il fine prioritario del presente P.A.L. è quello di valorizzare la totalità delle risorse umane e materiali del territorio rurale e di evitare fenomeni di declino dell’attività agricola e dell’occupazione locale dovuti spesso all’esodo dei giovani.

Altro fine prioritario è l’eliminazione dell’isolamento dell’area determinata sia da dall’assenza pressocchè totale di servizi per le imprese, sia dalla mancanza di adeguate infrastrutture.

La strategia di base adottata è dunque incentrata sul superamento della complessiva condizione di marginalità che caratterizza l’intera area prescelta attraverso il raggiungimento di un pieno recupero di produttività nei settori di maggior interesse per l'economia del territorio.

Il Gruppo di Azione Locale, che si appresta a costituirsi nei modi di legge, si candida a gestire, attraverso il programma Leader II, i mutamenti ed i nuovi orientamenti individuati come necessari per l’area; attualmente esso può contare sull’adesione di partner pubblici e privati, individuati nell’apposito allegato recante le schede di adesione.

Dato il largo coinvolgimento ottenuto già in questa prima fase di sensibilizzazione locale all’iniziativa, nella presente proposta si è scelto di affidare le funzioni di rappresentanza amministartiva e finanziaria alla Comunità Montana del Suappennino Dauno Meridionale.

Al G.A.L., anche attraverso l'apporto di collaborazioni scientifiche e tecniche esterne, spetterà comunque tutta la titolarità per le azioni di promozione, animazione e esecuzione del progetto in tutti i suoi aspetti decisionali, manageriali e tecnici.

Il Gruppo di Azione Locale, come da allegate lettere di adesione, sarà composto, nella forma giuridica di Società Consortile a responsabilità limitata, da:
  • Comunità Montana del Subappennino Dauno Meridionale;
  • Comune di Monteleone di Puglia;
  • Comune di Troia;
  • Comune di Deliceto;
  • Comune di Accadia;
  • Comune di Anzano di Puglia;
  • Comune di Accadia;
  • Comune di Orsara di Puglia;
  • Comune di Bovino;
  • Comune di Castelluccio Valmaggiore;
  • Comune di Celle San Vito;
  • Comune di Faeto;
  • Comune di Sant’Agata di Puglia;
  • Società Cooperativa Tre Monti di Monteleone di Puglia;
  • Azienda Miroballo Marcello di Deliceto;
  • Azienda Pizzo Silvestro di Deliceto;
  • Azienda Pizzo Antonietta di Deliceto;
  • Azienda AGRI EFFE di S. Agata di Puglia;
  • Ristorante Scacco Matto di Monteleone di Puglia;
  • Impresa Generale Costruzioni di Monteleone di Puglia.
Individuazione dell’ambito territoriale omogeneo


L'area interessata all'attuazione del presente Piano di Azione Locale rientra in quella di 14 Comuni, tutti del’area del Subappennino Dauno Meridionale, rispondenti ai criteri stabiliti dal reg. CEE n: 4253/88, successivamente modificato dal reg. CEE n. 2082/93 ed a quelli del reg. CEE 2052/88, successivamente modificato dal reg. CEE 2081/93.





Nel suo insieme tale area viene dalla stessa Regione Puglia classificata tra le zone rurali più arretrate, dove sono presenti bassi indici di popolazione ed alti indici di abbandono.

Nell’area, infatti, si riscontrano tutti gli elementi indicati nella Nomenclatura delle Unità Statistiche Territoriali europee di indice III.

Analisi condotte su questo territorio omogeneo, permettono di individuare per i principali indici di sviluppo socio-economico i seguenti andamenti:

  1. un tasso elevato di occupazione agricola;
  2. un basso livello del reddito agricolo;
  3. una bassa densità di popolazione e considerevole tendenza allo spopolamento ;
  4. un cospicuo innalzamento dell’età media della popolazione;
  5. un basso livello di sviluppo economico;
  6. un tasso di disoccupazione superiore alla media comunitaria;
  7. un PIL pro capite inferiore al 75% della media comunitaria;
  8. una stessa condizione produttiva agro-zootecniche-forestali;
  9. una rilevante presenza dell’artigianato tipico;
  10. una stessa vocazione ed uno stesso potenziale agri-turistico;
  11. una stessa vocazione ed uno stesso potenziale ambientale e naturalistico;
  12. una stessa difficoltà di rapportarsi con l’economie esterne per la promozione delle produzioni locali.
Obiettivi della programmazione prescelta


L'obiettivo del presente Piano di Azione Locale è lo sviluppo della zona rurale prescelta, attraverso un'articolata serie di strategie settoriali e territoriali tra loro connesse ed interdipendenti.

Gli interventi pianificati mirano alla realizzazione di azioni di:

sostegno finanziario per la creazione di imprese e consolidamento di quelle esistenti;
recupero e valorizzazione delle risorse locali, anche di tipo ambientale storico e culturale.

Pertanto, si assume come principale riferimento, il raggiungimento di una serie di benefici occupazionali, reddituali e socio-demografici, che permetteranno al territorio di superare la condizione di marginalità che da decenni lo caratterizza.

Si perseguirà la creazione di un diretto collegamento tra attività produttive, vita rurale e attività turistiche, in modo da favorire la ripartizione del reddito tra i vari settori economici.

Nel settore primario l'obiettivo principale sarà quello di valorizzare produzioni tipiche delle zone di produzione, attraverso lo sviluppo delle varie filiere produttive, già presenti a livello embrionale nel territorio.

Nel settore delle pmi e delle aziende artigiane particolare importanza verrà attribuita alla creazione di nuove imprese, ed all'erogazione di assistenza tecnica e di aiuti finanziari per la realizzazione di progetti innovativi, anche connessi alle nuove metodiche suggerite dal telelavoro.

Nel settore turistico l’obiettivo di fondo è lo sviluppo e il consolidamento delle attività connesse al mondo rurale e all'ambiente tipico, attraverso la concessione di aiuti alla creazione di strutture di ricettività di modeste dimensioni.

Per le azioni di natura ambientale nel presente Piano di Azione Locale si è tenuto conto di connettere la generale protezione e valorizzazione delle risorse naturali con l’esigenza di avviare in loco indispensabili strategie per l’eliminazione dei rifiuti provenienti dai cicli di lavorazione e dai cascami agricoli attraverso azioni che ne permettano la loro valorizzazione a fini energetici. A tal fine la previsione di creare un laboratorio entro cui sperimentare l’applicazione delle nuove tecnologie costituisce un utile punto di partenza per l’affermarsi, anche in ambiente rurale, di una coscienza ambientale.

I forti tassi di disoccupazione giovanile registrabili nell’area hanno richiesto la definizione di una strategia utile ad identificare i bisogni formativi e le effettive specifiche professionalità finalizzate a bloccare il massiccio esodo e lo sviluppo socio-economico del territorio. In accompagnamento agli obiettivi previsti nelle altre misure sono stati definiti moduli di formazione e di riqualificazione tematici, anche a carattere sociale, di aula e di campo, anche collegati ad ipotesi di cooperazione trasnazionale.

La circolazione di informazioni e la gestione delle stesse sono state considerate nella strategia del presente Piano di Azione Locale un indispensabile momento di crescita, soprattutto, in ragione della interclusione e marginalità del territorio target. A tal proposito la creazione di uno specifico sportello informativo messo a disposizione delle popolazioni locali, permetterà il graduale trasferimento ed acquisizione di conoscenze ed esperienze e consentirà la connessione alle reti informative di carattere Regionale, Nazionale e Comunitario compresa quella Leader.

In definitiva, il presente Piano di Azione Locale vuole farsi portatore di uno sviluppo endogeno che, anche attraverso un nuovo approccio alla formazione professionale, favorirà il raggiungimento di un migliore livello di vita, sia nelle aree urbane che in quelle rurali permettendo, di conseguenza, il radicamento della popolazioneed in particolare di quelle figure con più elevata specializzazione e scolarizzazione.
Descrizione del contesto territoriale locale


L’area del Subappennino Meridionale è geograficamente delimitata ad Ovest dalla Regione Campania, a Nord dall’area del Subappennino Settentrionale , ad Est dal torrente Calaggio, a Sud dalla Regione Basilicata ed è attraversata dal bacino del fiume Cervaro.

Tale territorio si estende su di una superficie di 874,22 Kmq., entro cui 573,22 Kmq sono classificati montani. Oltre 60 Kmq. di quest’ultima superficie è boscata, mentre circa 180 Kmq sono destinati a pascoli permanenti e incolti produttivi .

Detto Territorio, dal punto di vista geomorfologico, può essere suddiviso in tre zone :
  • pedemontana
  • collinare
  • montana

In tale territorio sono presenti ricche forme, determinate da una vivace dinamica geologica e da una notevole varietà litologica, che determinano, anche in relazione ai fenomeni di erosione, una visione paesaggistica diversificata e che conferiscono a gran parte del territorio in esame una ricca policromia, composta di verdi vallate attraversate da torrenti, rendendo lo stesso interessante anche ai fini della fruizione turistica.

L’area individuata, coincidente con quella della Comunità Montana del Subappennino Dauno Meridionale, comprende 14 Comuni Montani e precisamente:

  • Accadia
  • Anzano di Puglia
  • Bovino
  • Candela
  • Castelluccio Valmaggiore
  • Celle di San Vito
  • Deliceto
  • Faeto
  • Monteleone di Puglia
  • Orsara di Puglia
  • Panni
  • Rocchetta S.Antonio
  • S.Agata di Puglia
  • Troia.

Di detti comuni il più esteso è il Comune di Troia con una superficie di 16.722 ha di cui però solo 3.817 ha viene classificato territorio montano.

L'altezza massima raggiunta all'interno del territorio considerato è di mt.1152 s.l.m. (monte Cornacchia), da cui si dipartono le tre vallate del Calaggio, del Cervaro e del Celone, che caratterizzano fisicamente l'intero territorio montano.

L'attuale distribuzione dei boschi e dei pascoli è il risultato dell'assetto produttivo realizzato nei sec. XVIII e XIX, durante i quali il territorio è stato destinato sempre più intensivamente a colture agrarie ottenute per mezzo di un indiscriminato disboscamento che richiede una tempestiva azione di intervento mirato al ripristino dell’originario assetto naturalistico delle aree.

Nei pressi dei centri abitati prevalgono fra le colture agrarie quelle legnose specializzate (uliveto e vigneto), frammiste a campi aperti coltivati a cereali e condotti ad orti; mentre i boschi, appartenenti nella generalità dei casi a privati, sono relegati nelle zone marginali e nelle contrade più distanti.

Le risorse idriche del territorio in esame sono rappresentate dalle acque sorgive, fluenti e lacustri e da quelle del sottosuolo, che prive di governo rischiano di disperdere una importante risorsa naturale.


PIANO DI AZIONE LOCALE


MISURE:

B) PROGRAMMI DI INNOVAZIONE RURALE
C) COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE
D) CREAZIONE DI UNA RETE LEADER
ELENCO DEI PROGETTI/OBIETTIVO

B) PROGRAMMI DI INNOVAZIONE RURALE

Progetto/Obiettivo 1
Azioni di assistenza tecnica e trasferimento di tecnologie a favore dei promotori di progetti di sviluppo agricolo; valorizzazione in loco e commercializzazione dei prodotti tipici locali (cerealicoli e caseari); sviluppo e consolidamento nei settori della zootecnia, dell'apicoltura, dell'acquacoltura e della pesca sportiva a vocazione non commerciale.

Progetto/Obiettivo 2
Utilizzo e riciclaggio, ai fini dello sfruttamento energetico e produttivo, dei dei cascami agricoli e degli altri rifiuti provenienti dai cicli di lavorazione; creazione di un laboratorio di sperimentazione di nuove tecnologie ambientali dirette alla valorizzazione delle risorse naturali; recupero, valorizzazione e animazione delle zone boschive ed incremento delle specie autoctone.

Progetto/Obiettivo 3
Valorizzazione del patrimonio rurale ed aiuto allo sviluppo di attività turistiche collegate alle tradizioni locali ed al paesaggio tipico.

Progetto/Obiettivo 4
Consulenza mirata allo sviluppo e consolidamento delle piccole realtà imprenditoriali locali per la valorizzazione delle risorse endogene tipiche.

Progetto/Obiettivo 5
Azioni di formazione per la riqualificazione delle risorse umane locali.






C) COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE

Progetto/Obiettivo 6
Progetto pilota per la divulgazione delle esperienze e per il trasferimento delle innovazioni.


D) CREAZIONE DI UNA RETE LEADER

Progetto/Obiettivo 7
Collegamento alla rete Leader.


PROGETTO/OBIETTIVO 1

  1. Azioni di assistenza tecnica e trasferimento di tecnologie a favore dei promotori di progetti di sviluppo agricolo; valorizzazione in loco e commercializzazione dei prodotti tipici locali (cerealicoli e caseari); sviluppo e consolidamento nei settori della zootecnia, dell'apicoltura, dell'acquacoltura e della pesca sportiva a vocazione non commerciale.




1. SETTORE PREVALENTE
Agricoltura.

2. DURATA
1994-1999

3. SINTESI DELLE SPESE PREVISTE
Mln/lit mio ECU
- costo totale
100%
2500
1,30




- cofinanziamento nazionale



di cui:



Stato



Regione







- cofinanziamento comunitario







- privati





4. AUTORITÀ' RESPONSABILE
Programmazione degli interventi:GAL
Controllo: Regione Puglia
Responsabile amministrativo: Comunità Montana della Daunia Meridionale
Responsabile finanziario: Comunità Montana della Daunia Meridionale
Gestione: GAL anche in raccordo con Università, Enti e Organizzazioni di settore specializzate e privati.

5. BENEFICIARI
Beneficiari della presente misura sono le aziende di trasformazione di prodotti agricoli, i produttori, le cooperative e le associazioni di produttori agricoli.

6. LOCALIZZAZIONE
Aree territoriali del Subappennino Dauno Meridionale.

7. OBIETTIVI SPECIFICI
Il presente progetto/obiettivo prevede azioni operative connesse:
  1. alla valorizzazione produttiva e commerciale del prodotto locale tipico (caseario e cerealicolo)
  2. allo sviluppo e al consolidamento delle realtà aziendali operanti nel territorio ed impegnate, in loco, nella trasformazione dei prodotti agricoli, zootecnici e nell’attività dell’apicoltura e dell’ acquacultura.
A tal fine, con il presente progetto/obiettivo, saranno assicurate alle realtà locali:
· la ricerca e l’intercettazione di nuovi sbocchi di mercato per le colture tipiche locali;
· l’introduzione di innovazioni in termini di prodotto, di tecniche di coltivazione e di tecniche di commercializzazione.
· la creazione di collegamenti diretti tra attività di produzione e attività di prima e seconda trasformazione.
· la creazione di collegamenti diretti tra prodottori agricoli, produttori agroalimentari ed operatori turistici locali.

8. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI
Attraverso il presente progetto/obiettivo si intende avviare un’azione di avvicinamento delle produzioni locali alle richieste dei mercati e nel contempo contribuire all’introduzione di innovazioni di prodotto, di tecniche di coltivazione e di commercializzazione.
Le azioni proposte riguardano la fornitura di:
  • business plan e piani di marketing settoriali.
  • consulenza per gruppi di Imprese al fine di assistere queste ultime nell’identificazione delle implicazioni dei mutamenti dell’ambiente produttivo regionale, nazionale e comunitario
  • piani commerciali per l’introduzione di nuove tecniche di vendita
  • studi per l’introduzione e lo sviluppo nel territorio delle attività di apicoltura e acquacoltura
  • aiuti alla creazione di nuove imprese nei settori di nicchia
  • consulenze per favorire l’incremento del valore aggiunto agricolo, attraverso il collegamento delle attività di produzione a quelle di prima e seconda trasformazione.
  • orientamento e sostegno alla creazione ed avvio di attività consortili, anche per i servizi comuni più ad alto costo, tra produttori locali e distributori di prodotti tipici e tra questi e società specializzate anche appartenenti ad altre aree.

9. CONTENUTO TECNICO
Gli interventi, saranno articolati nelle tre fasi di seguito specificate.

Nella prima fase si procederà, mediante opportuna selezione, all’affidamento, ad una struttura specializzata, delle attività consulenziali.
Nella seconda si procederà all’implementazione delle azioni previste dando inizio anche alle azioni di valorizzazione e di commercializzazione.
Nella terza si provvederà a rendere operative le azioni di marketing strategico e quelle relative alla creazione di consorzi comuni, attuando progetti d’innovazione agricola.

10. IMPATTO SOCIO ECONOMICO
Gli interventi previsti saranno in grado di determinare una serie di effetti sociali positivi tra cui:
· il miglioramento delle condizioni professionali dei operatori agricoli;
· l’aumento del reddito medio per ettaro;
· l’aumento della base occupazionale;
· la creazione di uno stretto collegamento tra il settore primario e gli altri settori produttivi.


11. IMPATTO AMBIENTALE
La misura non comporta impatto ambientale negativo.

12. INDICATORI
A. INDICATORI FISICI:

  • Numeri di nuove colture introdotte e commercializzate
  • Numero di aziende di nuova creazione
  • Numero di servizi di consulenza erogati alle imprese


B. INDICATORI DI PRESTAZIONE

  • Incremento dei redditi medi per ettaro
  • Incremento degli occupati in agricoltura
  • Numero dei servizi attivati per categoria

C. INDICATORI OCCUPAZIONALI

diretta
fase di realizzazione
fase di esercizio

indiretta

indotta

13. PROGETTI/OBIETTIVO COLLEGATI:
(in ordine di priorità)

  1. Progetto/obiettivo: 3
    Valorizzazione del patrimonio rurale ed aiuto allo sviluppo di attività turistiche collegate alle tradizioni locali ed al paesaggio tipico.
  2. Progetto/obiettivo: 4
    Consulenza mirata allo sviluppo e consolidamento delle piccole realtà imprenditoriali locali per la valorizzazione delle risorse endogene tipiche.
  3. Progetto/obiettivo: 2
    Utilizzo e riciclaggio ai fini dello sfruttamento energetico e produttivo dei cascami agricoli e degli altri rifiuti provenienti dai cicli di lavorazione. Creazione di un laboratorio di sperimentazione di nuove tecnologie ambientali dirette alla valorizzazione delle risorse naturali; recupero, valorizzazione e animazione delle zone boschive ed incremento delle specie autoctone.
  4. Progetto/obiettivo: 5
    Azioni di formazione per la riqualificazione delle risorse umane locali.
  5. Progetto/obiettivo: 6
    Progetto pilota per la divulgazione delle esperienze e per il trasferimento delle innovazioni.
  6. Progetto/obiettivo: 7
Collegamento alla rete Leader.
PROGETTO/OBIETTIVO 2

  • Utilizzo e riciclaggio ai fini dello sfruttamento energetico e produttivo dei cascami agricoli e degli altri rifiuti provenienti dai cicli di lavorazione. Creazione di un laboratorio di sperimentazione di nuove tecnologie ambientali dirette alla valorizzazione delle risorse naturali; recupero, valorizzazione e animazione delle zone boschive ed incremento delle specie autoctone.





1. SETTORE PREVALENTE
Ambiente.

2. DURATA
1994-1999

3. SINTESI DELLE SPESE PREVISTE
Mln/lit mio ECU
- costo totale
100%
3700
1,93




- cofinanziamento nazionale



di cui:



Stato



Regione







- cofinanziamento comunitario







- privati





4. AUTORITÀ' RESPONSABILE
Programmazione degli interventi: GAL
Controllo: Regione Puglia
Responsabile amministrativo: Comunità Montana della Subappennino Dauno Meridionale

Responsabile finanziario: Comunità Montana della Daunia Meridionale
Gestione:GAL ed Enti Locali, anche in raccordo con Centri di ricerca specializzati e associazioni ambientaliste

5. BENEFICIARI
Comuni, Enti Locali e Territoriali, Aziende Turistiche e Cooperative di servizi ambientali, Privati.

6. LOCALIZZAZIONE
Aree di particolare interesse naturale ed ambientale appartenenti al Territorio del Subappennino Dauno Meridionale.

7. OBIETTIVI SPECIFICI
Gli interventi compresi nel presente progetto/obiettivo tendono al riordino, alla razionalizzazione, alla valorizzazione ed alla tutela di alcune specifiche aree di particolare interesse naturale ed ambientale.
Le azioni principali saranno volte ad individuare, recuperare e valorizzare l’ambiente rurale tipico al fine di permettere una tutela attiva rispetto allo sviluppo delle attività produttive.

8. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI
Le principali tipologie di intervento previste saranno quelle di:
  • recupero, manutenzione, e ristrutturazione delle strutture rurali di particolare interesse storico-artistico compresi nel territorio e connessi al paesaggio rurale tipico.
  • recupero e manutenzione del patrimonio boschivo esistente e successivo rimboschimento.
  • ripopolamento faunistico e floristico per la protezione degli ecosistemi.
  • utilizzo e riciclaggio ai fini dello sfruttamento energetico dei rifiuti organici e non.
  • creazione di un osservatorio permanente di nuove tecnologie ecologiche.

9. CONTENUTO TECNICO
Gli interventi, saranno articolati nelle tre fasi di seguito specificate:

Nella prima fase si procederà all’individuazione delle strutture rurali e delle aree boschive ove effettuare gli interventi di recupero e di manutenzione;
Nella seconda fase si procederà alla creazione dell’osservatorio e all’avvio degli altri interventi, compreso il ripopolamento faunistico e floristico delle zone boschive, dei centri storici e delle altre aree di interesse naturalistico-ambientale.
Nella terza si procederà all’individuazione dei siti ove effettuare il riciclaggio dei rifiuti ai fini dello sfruttamento energetico.

10. IMPATTO SOCIO ECONOMICO
Gli interventi previsti produrranno:
  • un miglioramento della vivibilità all’interno dell’ecosistema
  • una migliore fruibilità turistica
  • un’aumento dell’occupazione
  • un’aumento globale del reddito del reddito medio pro-capite
  • un’incremento delle fonti di energie alternative

11. IMPATTO AMBIENTALE
Tutte le opere previste saranno realizzate in ottemperanza delle disposizioni comunitarie, nazionali e regionali in materia di impatto ambientale.

12. INDICATORI

A. INDICATORI FISICI:

Þ Numero di ettari di bosco recuperati e valorizzati

Þ Numero di azioni di recupero e di manutenzione di strutture rurali

Þ Numero di specie ripopolate

Þ Numero di zone animate

Þ Numero di nuove varietà florovivaistiche


B. INDICATORI DI PRESTAZIONE

Þ Numero di occupati nel settore ambiente

Þ Incremento del reddito

Þ Incremento delle presenze turistiche


C. INDICATORI OCCUPAZIONALI

Þ diretta
· fase di realizzazione
· fase di esercizio

Þ indiretta
Þ indotta

13. PROGETTI/OBIETTIVO COLLEGATI:
(in ordine di priorità)

  • Progetto/obiettivo: 5
    Azioni di formazione per la riqualificazione delle risorse umane locali.
  • Progetto/obiettivo: 3
    Valorizzazione del patrimonio rurale ed aiuto allo sviluppo di attività turistiche collegate alle tradizioni locali ed al paesaggio tipico.
  • Progetto/obiettivo: 1
    Azioni di assistenza tecnica e trasferimento di tecnologie a favore dei promotori di progetti di sviluppo agricolo; valorizzazione in loco e commercializzazione dei prodotti tipici locali (cerealicoli e caseari); sviluppo e consolidamento nei settori della zootecnia, dell'apicoltura, dell'acquacoltura e della pesca sportiva a vocazione non commerciale.
  • Progetto/obiettivo: 6
    Progetto pilota per la divulgazione delle esperienze e per il trasferimento delle innovazioni.
  • Progetto/obiettivo: 7
Collegamento alla rete Leader
PROGETTO/OBIETTIVO 3

  • Valorizzazione del patrimonio rurale ed aiuto allo sviluppo di attività turistiche collegate alle tradizioni locali.







1. SETTORE PREVALENTE
Turismo.


2. DURATA
1994-1999


3. SINTESI DELLE SPESE PREVISTE
Mln/lit mio ECU
- costo totale
100%
3100
1,61




- cofinanziamento nazionale



di cui:



Stato



Regione







- cofinanziamento comunitario







- privati




4. AUTORITÀ' RESPONSABILE
Programmazione degli interventi: GAL
Controllo: Regione Puglia
Responsabile amministrativo: Comunità Montana del Subappennino Dauno Meridionale

Responsabile finanziario: Comunità Montana del Subappennino Dauno Meridionale
Gestione: GAL anche in raccordo con Università, Enti e Organizzazioni di settore specializzate

5. BENEFICIARI
Comuni, Enti Locali e Territoriali, Aziende Turistiche, Imprese e Cooperative di servizi turistici, operatori turistici ed agrituristici anche associati.

6. LOCALIZZAZIONE
Aree di interesse storico-culturale-naturale all’interno del Territorio del Subappennino Dauno Meridionale.

7. OBIETTIVI SPECIFICI
Il fine di questo progetto/obiettivo è quello di favorire lo sviluppo di attività turistiche legate al mondo rurale.
Le azioni di animazione turistica previste saranno prevalentemente incentrate sulla valorizzazione del patrimonio rurale e delle tradizioni folcloristiche locali.
Saranno inoltre favorite le azioni di organizzazione e comunicazione dell’offerta turistica del territorio, anche attraverso la creazione e la promozione di nuovi prodotti turistici rurali, quali il turismo ecologico e culturale.

8. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI
La misura proposta prevede :
  • Aiuto allo sviluppo di attività turistiche che presentino stretti legami con il mondo rurale locale
  • Creazione di un museo permanente, in un sito di particolare interesse storico-culturale, per favorire la diffusione dei prodotti rurali
  • Organizzazione e comunicazione dell’offerta turistica del territorio
  • Creazione di nuovi prodotti turistici rurali quali: percorsi di treking ecologico e di itinerari storico-culturali


9. CONTENUTO TECNICO

Gli interventi, saranno articolati nelle tre fasi di seguito specificate.
Nella prima fase si procederà alla valutazione del potenziale turistico della zona e saranno erogate le agevolazioni finanziarie per lo sviluppo di strutture turistiche.
Nella seconda fase si avvieranno le azioni di organizzazione e comunicazione dell’offerta turistica.
Nella terza fase verrà realizzato, all’interno di un’edificio di interesse storico-culturale opportunamente individuato, una emeroteca.



10. IMPATTO SOCIO ECONOMICO
Gli interventi previsti produrranno:
  • una valorizzazione territoriale locale
  • un’aumento dell’occupazione
  • un’aumento complessivo del reddito dell’area
  • una riqualificazione del tessuto socio-economico dell’area

11. IMPATTO AMBIENTALE
Le azioni che si prevede di incentivare riguardano prevalentemente attività di positivo impatto ambientale in quanto non vanno ad intaccare l’ecosistema locale.
Per il recupero e la riqualificazione dell’edificio dove ubicare il museo, si prevede di rispettare gli standards urbanistici previsti dalle norme comunitarie e nazionali in materia di beni di interesse storico-culturale.

12. INDICATORI

A. INDICATORI FISICI:

Þ Numero di posti letto creati

Þ Numero di musei creati

Þ Numero di aziende turistiche e di aziende dell’indotto turistico


B. INDICATORI DI PRESTAZIONE

Þ Numero di occupati nel settore turistico e dell’indotto

Þ Incremento del reddito turistico

Þ Incremento delle presenze turistiche


C. INDICATORI OCCUPAZIONALI

Þ diretta
· fase di realizzazione
· fase di esercizio

Þ indiretta
Þ indotta

13. PROGETTI/OBIETTIVO COLLEGATI:
(in ordine di priorità)

  • Progetto/obiettivo: 2
    Utilizzo e riciclaggio ai fini dello sfruttamento energetico e produttivo dei cascami agricoli e degli altri rifiuti provenienti dai cicli di lavorazione. Creazione di un laboratorio di sperimentazione di nuove tecnologie ambientali dirette alla valorizzazione delle risorse naturali; recupero, valorizzazione e animazione delle zone boschive ed incremento delle specie autoctone.
  • Progetto/obiettivo: 1
    Azioni di assistenza tecnica e trasferimento di tecnologie a favore dei promotori di progetti di sviluppo agricolo; valorizzazione in loco e commercializzazione dei prodotti tipici locali (cerealicoli e caseari); sviluppo e consolidamento nei settori della zootecnia, dell'apicoltura, dell'acquacoltura e della pesca sportiva a vocazione non commerciale.
  • Progetto/obiettivo: 5
    Azioni di formazione per la riqualificazione delle risorse umane locali.
  • Progetto/obiettivo: 4
    Consulenza mirata allo sviluppo e consolidamento delle piccole realtà imprenditoriali locali per la valorizzazione delle risorse endogene tipiche.
  • Progetto/obiettivo: 6
    Progetto pilota per la divulgazione delle esperienze e per il trasferimento delle innovazioni.
  • Progetto/obiettivo: 7
Collegamento alla rete Leader

PROGETTO/OBIETTIVO 4

  • Consulenza mirata allo sviluppo e consolidamento delle piccole realtà imprenditoriali locali per la valorizzazione delle risorse endogene tipiche.




1. SETTORE PREVALENTE
Piccole e medie imprese, artigianato e servizi alle imprese.




2. DURATA
1994-1999




3. SINTESI DELLE SPESE PREVISTE

Mln/lit mio ECU
- costo totale
100%
2425
1,27




- cofinanziamento nazionale



di cui:



Stato



Regione







- cofinanziamento comunitario







- privati





4. AUTORITÀ' RESPONSABILE
Programmazione degli interventi: GAL

Controllo: Regione Puglia

Responsabile amministrativo: Comunità Montana del Subappennino Dauno Meridionale

Responsabile finanziario: Comunità Montana del Subappennino Dauno Meridionale


Gestione: GAL in stretta collaborazione con Enti, Camere di Commercio, Istituti finanziari, Centri di formazione, Associazioni di categoria presenti a livello locale.

5. BENEFICIARI
Beneficiari della presente misura sono le piccole e medie imprese industriali, le aziende artigianali e di servizi, riunite anche in forma associativa, nonché i giovani imprenditori.

6. LOCALIZZAZIONE
Area territoriale del Subappennino Dauno Meridionale.

7. OBIETTIVI SPECIFICI

Obiettivo della presente proposta è quello di favorire l’adattamento al mercato unico delle P.M.I., consolidare il tessuto produttivo esistente ed avviare nuove iniziative imprenditoriali per la valorizzazione delle risorse locali (attività artigianali di trasformazione del legno e dell'argilla);
Saranno sviluppate azioni di sensibilizzazione per la creazione di nuove attività di servizio alle imprese quali attività di consulenza mirate allo sviluppo e consolidamento delle piccole realtà imprenditoriali esistenti, attività di valorizzazione delle risorse locali (ad es. att. artigianali di trasformazione del legno e dell'argilla), attività di assistenza tecnica a favore dei soggetti promotori di idee innovative ed infine attività di assistenza per l'accesso a fonti di finanziamento.

8. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI

Il progetto/obiettivo in questione prevede la creazione di una serie di attività che dovrà essere svolta da consulenti altamente specializzati e provenienti dalle aree limitrofe al territorio in questione e riguarderanno:
  • Piani di sviluppo settoriali e territoriali
  • Studi per la valutazione tecnico-finanziaria di piani di ricerca e/o di innovazione
  • Assistenza per l’accesso a fonti di finanziamento per la creazione di nuove Imprese e/o ampliamento di quelle esistenti
  • Consulenza mirata allo sviluppo e consolidamento delle P.M.I. al fine di valorizzare le risorse locali
  • Sviluppo di investimenti innovativi

9. CONTENUTO TECNICO
Gli interventi, saranno articolati nelle tre fasi di seguito specificate.
Nella prima fase si verranno stabiliti i criteri e le modalità di erogazione dei servizi alle imprese ed agli altri beneficiari.

Nella seconda fase verrà avviata l’erogazione materiale dei servizi.

Nella terza si procederà alla concessione di aiuti allo sviluppo per i progetti innovativi.

10. IMPATTO SOCIO ECONOMICO
Si ritiene che la strutturazione ed il particolare funzionamento previsto per queste forme di servizi, possa contribuire con bassi costi di esercizio alla crescita imprenditoriale dell’area. Saranno, così, ridotti i classici fattori che non consentono, soprattutto a livello locale, l’utilizzo di mirate consulenze ed orientamenti per la crescita ed il radicamento di attività imprenditoriali.

11. IMPATTO AMBIENTALE
Tutte le azioni previste saranno realizzate in ottemperanza delle disposizioni comunitarie, nazionali e regionali in materia di impatto ambientale.

12. INDICATORI

A. INDICATORI FISICI:
Þ Numero di studi e di azioni consulenziali

B. INDICATORI DI PRESTAZIONE

Þ Numero di Imprese assistite

Þ Numero di Servizi erogati

Þ Numero di Aziende avviate

C. INDICATORI OCCUPAZIONALI

Þ diretta
· fase di realizzazione
· fase di esercizio

Þ indiretta

Þ indotta

13. PROGETTI/OBIETTIVO COLLEGATI:
(in ordine di priorità)
  • Progetto/obiettivo: 5
    Azioni di formazione per la riqualificazione delle risorse umane locali.

  • Progetto/obiettivo: 2
    Utilizzo e riciclaggio ai fini dello sfruttamento energetico e produttivo dei cascami agricoli e degli altri rifiuti provenienti dai cicli di lavorazione. Creazione di un laboratorio di sperimentazione di nuove tecnologie ambientali dirette alla valorizzazione delle risorse naturali; recupero, valorizzazione e animazione delle zone boschive ed incremento delle specie autoctone.
  • Progetto/obiettivo: 3
Valorizzazione del patrimonio rurale ed aiuto allo sviluppo di attività turistiche collegate alle tradizioni locali ed al paesaggio tipico.

  • Progetto/obiettivo: 1
Azioni di assistenza tecnica e trasferimento di tecnologie a favore dei promotori di progetti di sviluppo agricolo; valorizzazione in loco e commercializzazione dei prodotti tipici locali (cerealicoli e caseari); sviluppo e consolidamento nei settori della zootecnia, dell'apicoltura, dell'acquacoltura e della pesca sportiva a vocazione non commerciale.


  • Progetto/obiettivo: 6
    Progetto pilota per la divulgazione delle esperienze e per il trasferimento delle innovazioni.
  • Progetto/obiettivo: 7
Collegamento alla rete Leader

PROGETTO/OBIETTIVO 5





  • Azioni di formazione per la riqualificazione delle risorse umane locali.




    1. SETTORE PREVALENTE
    Intersettoriali.

    2. DURATA
    1994-1999

    3. SINTESI DELLE SPESE PREVISTE
    Mln/lit mio ECU
    - costo totale
    100%
    850
    0,44




    - cofinanziamento nazionale



    di cui:



    Stato



    Regione







    - cofinanziamento comunitario







    - privati





    4. AUTORITÀ' RESPONSABILE
    Programmazione degli interventi: GAL
    Controllo: Regione Puglia
    Responsabile amministrativo: Comunità Montana del Subappennino Dauno Meridionale
    Responsabile finanziario: Comunità Montana del Subappennino Dauno Meridionale
    Gestione: GAL, Università, Scuole, Strutture ed Enti specializzati nella formazione professionale.

    5. BENEFICIARI
    Giovani disoccupati, Cassintegrati o minacciati di esclusione dal mercato del lavoro, Categorie protette, personale di Comuni ed Enti Locali, personale di Aziende e Cooperative.

    6. LOCALIZZAZIONE
    Intero Territorio del Subappennino Dauno Meridionale.



    7. OBIETTIVI SPECIFICI

    Con il presente progetto/obiettivo si intende prevenire la disocupazione giovanile, attraverso una serie di attività mirate a qualificare e riqualificare le risorse umane, anche collegando le tematiche formative alle creazione di nuove mansioni secondo le indicazioni provenienti dai mutamenti dell’ambiente produttivo.
    Saranno preferibilmente selezionati giovani disoccupati residenti nelle aree del Subappennino Dauno Meridionale, considerando questa come una risorsa chiave per lo sviluppo del’area.

    8. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI E CONTENUTO TECNICO

    Le attività formative e di riqualificazione del personale verteranno sulle seguenti tematiche:
    • commercializzazione dei prodotti agricoli ed agroalimentari tipici (agricoltura)
    • tecniche e metodi di gestione dei servizi ambientali
      (ambiente)
    • tecniche e metodi di opsitalità e ricettività agrituristica
      (turismo)
    • nella commercializzazione dei prodotti tipici dell’artigianato locale
      (pmi ed artigianato)
    • gestione di progetti di cooperazione trasnazionali (cooperazione transnazionale)
    • tecniche e metodi per l’acquisizine e la gestione di informazioni ad alto valore aggiunto. (creazione di una rete)
    Oltre all’attività di formazione d’aula sono stati inoltre previsti corsi pratici in azienda, visite ai centri di innovazione rurale nazionali ed esteri.
    Le lezioni saranno impartite da docenti che, oltre ad essere in grado di assicurare elevati livelli di preparazione, dovranno aver maturato una consolidata esperienza professionale di settore.
    I materiali didattici saranno costituiti da: dispense e materiale per l’esercitazioni prodotte dai docenti e dagli esperti, test e documentazione, videocassette e supporti informatici.

    9. IMPATTO SOCIO ECONOMICO
    Gli interventi previsti produrranno:
    • un migliore qualificazione delle risorse umane
    • una maggiore propensione all’imprenditorialità
    • un’aumento dell’occupazione
    • un’aumento globale del reddito dell’area

    10. IMPATTO AMBIENTALE
    Tutte le azioni previste non prevedono alcun impatto ambientale.

    11. INDICATORI

    A. INDICATORI FISICI:

    Þ Numero di corsi realizzati


    B. INDICATORI DI PRESTAZIONE

    Þ Numero di partecipanti

    Þ Numero di ore/corso effettuate

    Þ Numero di nuove figure professionali create


    C. INDICATORI OCCUPAZIONALI

    Þ diretta
    · fase di realizzazione
    · fase di esercizio

    Þ indiretta

    Þ indotta

    12. PROGETTI/OBIETTIVO COLLEGATI:
    (in ordine di priorità)

    • Progetto/obiettivo: 3
    Valorizzazione del patrimonio rurale ed aiuto allo sviluppo di attività turistiche collegate alle tradizioni locali ed al paesaggio tipico.

    • Progetto/obiettivo: 4
      Consulenza mirata allo sviluppo e consolidamento delle piccole realtà imprenditoriali locali per la valorizzazione delle risorse endogene tipiche.
    • Progetto/obiettivo: 2
      Utilizzo e riciclaggio ai fini dello sfruttamento energetico e produttivo dei cascami agricoli e degli altri rifiuti provenienti dai cicli di lavorazione. Creazione di un laboratorio di sperimentazione di nuove tecnologie ambientali dirette alla valorizzazione delle risorse naturali; recupero, valorizzazione e animazione delle zone boschive ed incremento delle specie autoctone.
    • Progetto/obiettivo: 6
      Progetto pilota per la divulgazione delle esperienze e per il trasferimento delle innovazioni.
    • Progetto/obiettivo: 7
    Collegamento alla rete Leader

    • Progetto/obiettivo: 1
    Azioni di assistenza tecnica e trasferimento di tecnologie a favore dei promotori di progetti di sviluppo agricolo; valorizzazione in loco e commercializzazione dei prodotti tipici locali (cerealicoli e caseari); sviluppo e consolidamento nei settori della zootecnia, dell'apicoltura, dell'acquacoltura e della pesca sportiva a vocazione non commerciale.

    PROGETTO/OBIETTIVO 6
    • Creazione di uno sportello informativo


    1. AMBITO PREVALENTE
    Cooperazione transnazionale.

    2. DURATA
    1994-1999

    3. SINTESI DELLE SPESE PREVISTE
    Mln/lit mio ECU
    - costo totale
    100%
    350
    0,18




    - cofinanziamento nazionale



    di cui:



    Stato



    Regione







    - cofinanziamento comunitario







    - privati




    4. AUTORITÀ' RESPONSABILE
    Programmazione degli interventi: GAL
    Controllo: Regione Puglia
    Responsabile amministrativo: Comunità Montana del Subappennino Dauno Settentrionale

    Responsabile finanziario: Comunità Montana del Subappennino Dauno Settentrionale


    Gestione: GAL ed Enti Locali, anche in raccordo con i BIC Net, Camere di Commercio e Centri di elaborazione dati.

    5. BENEFICIARI
    Il GAL, Enti Locali, Organizzazioni di Categoria, Aziende singole o associate, Enti di ricerca e di formazione.

    6. LOCALIZZAZIONE
    Aree epicentrica del Territorio del Subappennino Dauno Settentrionale.

    7. OBIETTIVI SPECIFICI

    Il presente progetto/obiettivo, nel rispetto delle indicazioni comunitarie relative alla “trasferibilità”, prevede di costituire, secondo una articolazione temporale da stabilire anche in relazione agli effettivi andamenti della presente istanza, partnership con GAL operanti in altri centri rurali nazionali e internazionali, al fine di ottiimizzare le proprie strategie operative ed implementare gli effetti generali dell’iniziativa Leader su tutto il territorio comunitario.
    Per la realizzazione congiunta di iniziative di innovazione ipotizzate, particolare enfasi sarà posta nella ricerca e nei contatti di rete Leader, al fine di creare joint ventures produttive e commerciali ed i presupposti per l’effettivo trasferimento di know-how e di esperienze al mondo rurale delle aree Leader.
    La riuscita di tale iniziativa è, comunque, da connettersi ad azioni propedeutiche mirate alla realizzazione di una “sensibilità” degli operatori dell’’area rispetto ai temi della cooperazione trasnazionale.

    8. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI E CONTENUTO TECNICO
    Il progetto/obiettivo si propone:
    • la creazione in zona epicentrica (in grado di assicurare fluidi collegamenti viari) all’intera area prescelta uno specifico “sportello informativo” di area, collegato, oltre che con la rete di Leader I, anche con le più significative banche dati degli Istituti scientifici presenti sul territorio regionale e con lo stesso istituendo Osservatorio Europeo dell’Innovazione e dello Sviluppo Rurale. Tale sportello informativo permetterà agli Enti locali presenti nell’area di disporre di propri terminali per la consultazione;
    • l’utilizzazione delle specifiche banche dati informative, anche al fine di creare ed inserire in esse un apposito insieme di dati ed informazioni (anche a carattere multimediale) di livello locale, provinciale e regionale, settoriale, sulle tematiche di interesse rurale;
    • l’erogazione di mirati servizi di assistenza tecnica per la cooperazione e gli scambi internazionali fortemente orientati ai seguenti temi specifici:
    1. commercializzazione internazionale prodotti tipici
    2. marketing internazionale per le produzioni tipiche
    3. accesso alla grande distribuzione e alla distribuzione organizzata internazionale
    4. comunicazione internazionale dell’offerta turistica
    5. acquisizione e trasferimento di innovazioni tecnologiche di processo, di prodotto e gestionali.
    9. IMPATTO SOCIO ECONOMICO
    Gli interventi previsti produrranno:
    • un maggiore apertura dell’area in questione verso i mercati e le culture esterne
    • una migliore fruibilità delle informazioni

    10. IMPATTO AMBIENTALE
    Le azioni previste dal presente progetto/obiettivo non comporteranno alcun impatto ambientale.

    11. INDICATORI

    A. INDICATORI FISICI:

    Þ Numero di banche dati create

    Þ Numero di terminali collegati


    B. INDICATORI DI PRESTAZIONE

    Þ Numero di aziende servite

    Þ Numero informazioni erogate

    Þ Numero di azioni di cooperazione attivate

    Þ Numero di joint-venture create


    C. INDICATORI OCCUPAZIONALI

    Þ diretta
    · fase di realizzazione
    · fase di esercizio

    Þ indiretta

    Þ indotta

    12. PROGETTI/OBIETTIVO COLLEGATI:
    (in ordine di priorità)

    • Progetto/obiettivo: 5
    Azioni di formazione per la riqualificazione delle risorse umane locali.

    • Progetto/obiettivo: 3
      Valorizzazione del patrimonio rurale ed aiuto allo sviluppo di attività turistiche collegate alle tradizioni locali ed al paesaggio tipico.

    • Progetto/obiettivo: 1
    Azioni di assistenza tecnica e trasferimento di tecnologie a favore dei promotori di progetti di sviluppo agricolo; valorizzazione in loco e commercializzazione dei prodotti tipici locali (cerealicoli e caseari); sviluppo e consolidamento nei settori della zootecnia, dell'apicoltura, dell'acquacoltura e della pesca sportiva a vocazione non commerciale.

    • Progetto/obiettivo: 4
      Consulenza mirata allo sviluppo e consolidamento delle piccole realtà imprenditoriali locali per la valorizzazione delle risorse endogene tipiche.
    • Progetto/obiettivo: 2
      Utilizzo e riciclaggio ai fini dello sfruttamento energetico e produttivo dei cascami agricoli e degli altri rifiuti provenienti dai cicli di lavorazione. Creazione di un laboratorio di sperimentazione di nuove tecnologie ambientali dirette alla valorizzazione delle risorse naturali; recupero, valorizzazione e animazione delle zone boschive ed incremento delle specie autoctone.
    • Progetto/obiettivo: 7
    Collegamento alla rete Leader

    PROGETTO/OBIETTIVO 7
    • Collegamento alla rete Leader


    1. AMBITO PREVALENTE
    Rete Leader.

    2. DURATA
    1994-1999

    3. SINTESI DELLE SPESE PREVISTE
    Mln/lit mio ECU
    - costo totale
    100%
    300
    0,16




    - cofinanziamento nazionale



    di cui:



    Stato



    Regione







    - cofinanziamento comunitario







    - privati





    4. AUTORITÀ' RESPONSABILE
    Programmazione degli interventi: GAL
    Controllo: Regione Puglia
    Responsabile amministrativo: Comunità Montana del Subappennino Dauno Meridionale

    Responsabile finanziario: Comunità Montana del Subappennino Dauno Meridionale
    Gestione: GAL

    5. BENEFICIARI
    Il GAL, Enti Locali, Organizzazioni di Categoria, Aziende singole o associate, Enti di ricerca e di formazione.

    6. LOCALIZZAZIONE
    Aree epicentrica del Territorio del Subappennino Dauno Meridionale.

    7. OBIETTIVI SPECIFICI, DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO E CONTENUTI TECNICI

    La creazione di una rete costituisce l’occasione per lo scambio di realizzazioni, di esperienze e di know-how fra i centri di innovazione rurale europei.
    In questo modo, grazie anche attività previste nel progetto/obiettivo relativo alla Misura “Cooperazione Trasnazionale” si prevede di utilizzare i benefici connessi alla presente misura, in favore del presente Piano di Azione Locale per la:
    1. raccolta, elaborazione e divulgazione informazioni sulle azioni comunitarie a favore dello sviluppo rurale;
    2. realizzazione di azioni di animazione transnazionale per divulgare e promuovere le tradizioni folcloristiche, gli stili di vita e le informazioni storico-culturali delle diverse aree rurali inserite nella rete.

    8. IMPATTO SOCIO ECONOMICO

    Gli interventi previsti produrranno:
    1. un maggiore apertura dell’area in questione verso i mercati e le culture esterne
    2. una migliore fruibilità delle informazioni


    9. IMPATTO AMBIENTALE

    Le azioni previste dal presente progetto/obiettivo non comporteranno alcun impatto ambientale.


    10. INDICATORI

    A. INDICATORI FISICI:

    Þ Numero di banche dati create

    Þ Numero di terminali collegati


    B. INDICATORI DI PRESTAZIONE

    Þ Numero di aziende servite

    Þ Numero informazioni raccolte ed erogate


    C. INDICATORI OCCUPAZIONALI

    Þ diretta
    · fase di realizzazione
    · fase di esercizio

    Þ indiretta

    Þ indotta

    11. PROGETTI/OBIETTIVO COLLEGATI:
    (in ordine di priorità)
    • Progetto/obiettivo: 6
    Progetto pilota per la divulgazione delle esperienze e per il trasferimento delle innovazioni.

    • Progetto/obiettivo: 5
    Azioni di formazione per la riqualificazione delle risorse umane locali.

    • Progetto/obiettivo: 3
      Valorizzazione del patrimonio rurale ed aiuto allo sviluppo di attività turistiche collegate alle tradizioni locali ed al paesaggio tipico.

    • Progetto/obiettivo: 1
    Azioni di assistenza tecnica e trasferimento di tecnologie a favore dei promotori di progetti di sviluppo agricolo; valorizzazione in loco e commercializzazione dei prodotti tipici locali (cerealicoli e caseari); sviluppo e consolidamento nei settori della zootecnia, dell'apicoltura, dell'acquacoltura e della pesca sportiva a vocazione non commerciale.




    • Progetto/obiettivo: 4
      Consulenza mirata allo sviluppo e consolidamento delle piccole realtà imprenditoriali locali per la valorizzazione delle risorse endogene tipiche.
    • Progetto/obiettivo: 2
      Utilizzo e riciclaggio ai fini dello sfruttamento energetico e produttivo dei cascami agricoli e degli altri rifiuti provenienti dai cicli di lavorazione. Creazione di un laboratorio di sperimentazione di nuove tecnologie ambientali dirette alla valorizzazione delle risorse naturali; recupero, valorizzazione e animazione delle zone boschive ed incremento delle specie autoctone.