WIOBOOK5S - visionabile in modalità WEB (Web Interactive Open BOOK 5 Senses). Un LIBRO DINAMICO, reso fruibile a tutti nella versione WEB attraverso la suddivisione in Capitoli e Paragrafi. Un libro in grado di integrare le continue attività di ricerca, di prototipazione e delle best practices, sia direttamente condotte che dai colleghi e partner, che permetterà di viaggiare negli approfondimenti e, vedrà la sperimentazione di letture immersive attraverso i 5 SENSI
Il Recruiting di figure aziendali, ed in particolare manageriali, è un compito complesso, come ben sanno le società specializzate ed i loro consapevoli clienti. Un interessante approccio all'analisi del candidato può essere svolto dall'analisi del comportamento nella sua vita sociale, ed in particolare negli sport e nei giochi. Un modello adottato dalle grandi università americane ed inglesi.
Analizzare le SOFT SKILLS.
In questo la Gamification può divenire un valido strumento di supporto per gli HR, come previsto nel progetto HR4.0.
Una semplice alternativa può essere realizzata con
l'uso dello storico, ed italiano, Bigliardino o Calciobalilla.
Osservando il giocatore si possono ricavare numerose informazioni,
tra le quali ne esempllifico alcune fondamentali:
soggetto che rulla (mulinella) esprime, insicurezza, scarsa capacità
creativa, scarso rispetto delle regole, improvvisatore (non
pianifica gli effetti), poca attenzione agli altri ed ai benefici
per la società (non considera che la pallina possa volare e colpire
gli spettatori);
soggetto che con calma effettua passaggi
precisi, denota creatività correlata all'uso delle regole per i
suoi fini, logica e razionalità, pianificazione e rispetto del
pubblico, efficienza nell'uso delle risorse (non consuma energie in
movimenti inutili) e presta attenzione ai rischi delle proprie
azioni ed al disagio degli altri (evitando di fare eccessivo rumore)
maggiori saranno le informazioni
ricavabili per le capacità di leadership nel gioco a quattro,
analizzando alcuni aspetti collaborativi con il compagno di squadra
(posizione dell'attaccante, passaggi, ecc.)
Occorre che le aziende ed i singoli individui investano sulle proprie competenze e sugli Skills, Hard e Soft, per condurre le aziende, ma anche l'intera società, in questa rivoluzione 5.0 in corso. I 4 attori dell'innovazione, ed i loro collaboratori, devono aggiornarsi costantemente ed affinare le proprie skills.
FORMAZIONE e SOFT SKILL
Peccato per il risultato,
ma è comunque una valida dimostrazione di cosa può produrre un buon
lavoro di squadra, ma non bisogna dimenticare, nello stesso ambito
che la Nave più bella del mondo, l'Amerigo Vespucci, è frutto delle
capacità ingegneristiche di un foggiano
Luna Rossa, non solo una
sfida nautica ma un modello sociale che da 20 anni, durante le mie
lezioni ad Urbino (Strumenti per la Gestione ed Automazione
Aziendale) e nei Convegni della CDO dichiaravo: “in un mondo sempre
più automatizzato risulterà difficile sostituire la creatività
italiana, al contrario la perfetta organizzazione di altre culture
sarà perfettamente sostituibile da sistemi automatici (AI, Robot,
ecc.)”.
Luna Rossa ne conferma
questa lungimirante previsione: i capitali di Pirelli e Prada
(chiaramente cinesi) a supporto delle capacità progettuali e
realizzative italiane hanno permesso di raggiungere eccellenti
risultati.
Da vent'anni asserisco che
la formazione italiana deve concentrarsi nel supportare la
coltivazione delle skills, correlate alla prevalente presenza di
“emisferi destri dominanti”, per valorizzare la creatività.
Questo è l'obiettivo del
progetto AIP (Agile Innovation Processhttps://agileinnovationprocess.blogspot.com/2024/04/progetto-aip.html)
ha l'obiettivo di creare i supporti necessari ad integrare e
valorizzare le skills, fornendo supporti decisionali basati sulle
esperienze di migliaia di soggetti (manager, imprenditori,
professionisti, ecc.), attraverso la collaborazione con migliaia di
aziende, che sono attivamente partecipi alla sperimentazione,
permettendo loro di ottenere risorse economiche per i loro processi
d'innovazione correlati a comuni attività di ricerca scientifica. Un
progetto condiviso tra tutti i partecipanti, in cui ogni attore ha un
suo ruolo ed un valore da apportare (TRA e NON PER).
*****
C-DISK: FORMAZIONE CONTINUA e
CERTIFICAZIONE delle COMPETENZE
Nella splendida sede Edison di Milano,
con ASFOR,
si è
discusso della formazione ed il suo ruolo nei processi d'innovazione.
Colombo, vice presidente di ASFOR, ha espresso un concetto:
individuare le soft skill da allenare ed usare tecnologie per
supportare tutte le fasi.
Formazione in ambito digitale che mi ha visto impegnato sin da ragazzo, quando come docente della Scuola Europea eFabbri Editori, ero tra i pochi docenti dei primissimi corsi professionali, in cui gli studenti erano di gran lunga più anziani di me. Correva l'anno 1984, quando si trasportavano nelle sedi improvvisate preistorici home computer: IBM PCjr
In seguito le prime aule in rete, permettendo il controllo da parte del docente, negli Istituti Professionali ed Organizzazioni dedicate alla Formazione (ENAIP), dotate delle prime stampanti Laser a Colori, con costi di centinaia di milioni di lire.
Soft Skills, tutti ne parlano ma quanti sanno definirne con chiarezza cosa siano.
Come possiamo definire una skills, hard o soft? Una skills per essere identificabile, occorre che appunto sia definibile con precisione. Attraverso alcune tecniche di analisi e problem solving sarebbe utile analizzare e scomporre le Soft Skills nei suoi elementi primi, per poterle definire con concretezza, questo è anche quanto richiesto da colleghi e manager a cui ho sottoposto alcuni questionari in merito ai loro staff o future selezioni.
L'analisi dell'individuo, e l'individuazione delle sue soft skills, prevalenti
e carenti, può permettere la sua valorizzazione e la perfetta collocazione, incrementandone le produttività e la sua qualità di
vita.
Questi gli obbiettivi della Piattaforma HR4.0
Pertanto, definendo con precisione la singola soft skill, potremmo comprenderne il valore e crearla, cioè formarla. Comparando ad un mezzo meccanico, quando riusciamo a progettare un mezzo possiamo anche ripararlo, o vice versa, se riusciamo a ripararlo è solo perchè noi o qualcun'altro è riuscito a progettarlo. Volendo formare una specifica soft skills, occorre che la stessa sia accuratamente definibile, quindi manutenibile... spesso è una mera improvvisazione e non scienza. Comparando ancora con le macchine, senza fantasticare sull'Intelligenza Artificiale, per l'automazione di un processo, occorre che al software, o all'elettronica, vengano fornite dettagliate istruzioni.
Non è sufficiente chiedere di prendere un bicchiere d'acqua ma: alzati dalla sedia, ruota di 60 gradi, muovi gamba destra di 20cm, muovi gamba sinistra di.....alza il braccio di 90 gradi, muovi la mano di....... Ne risulta che la puntuale conoscenza di una skill permette di fornire dettagliate informazioni per il suo corretto utilizzo, quindi insegnabile anche a chiunque, senza che quest'ultimo possa commettere errori, come appunto una macchina. Una macchina a cui abbiamo fornito tutte le corrette istruzioni non potrà che avere quella skill, senza possibili giustificazioni per il “formatore”. Se le difficoltà nello sviluppo di un preciso algoritmo insorgono, le uniche responsabilità possono addursi al formatore che non ha una precisa definizione o non conosce nel dettaglio, il quale preferirà formare esseri più intelligenti di una macchina potendo attribuire ad esso l'incapacità di acquisire la skill. Spesso, le hard skill sono tali in quanto definibili e conosciute, le soft, al contrario, sconosciute e intraducibili per una stupida macchina, quindi anche per esseri intelligenti, ma spesso anche per i “formatori”. Io non andrei da un meccanico che è convinto che i motori termici sono sostenibili in quanto sono basati sui cavalli, che possono essere alimentati con fieno e carote? Io preferire un meccanico che, dei cavalli del motore termico, sappia che sono prodotti da cilindri, valvole, ecc.. Un meccanico in grado di rimontare il motore dopo averlo smontato, semmai dopo aver studiato qualcosa di meccanica ed il manuale di quel motore. Qualcosa di così complesso come l'essere umano, spesso, lo affidiamo ad un “esperto” che ha fatto solo qualche giro, privo anche della patente!!!! Da ragazzo, la moto con cui correvo la facevo manutenere da un meccanico, lo chiamavamo “Geppetto”, che si era costruito la moto con cui correva, ed era anche un pilota accreditato quello che mi fece da istruttore di volo.
La piena conoscenza della skill può permettere, anche grazie alle
tecnologie basate sull'Artificial Intelligence, di sviluppare applicazioni
basate sulla Face Analysis, Gamification Analysis e Design Analysis
progetto che rappresenta evidenti soft skills
(creatività, problem solving, ...)
in questi progetti, escludendo quello esaminato precedentemente,
sono presenti approcci che evidenziano la strenua attenzione ai dettagli
Fondamentale nell'individuazione di manager/team-leader, per i quali oltre le fondamentali competenze occorre valutare le sue soft skills.
Tra le soft skills rilevanti in in un team-leader, ma anche nei rapporti extra lavorativi, risultano rilevanti:
- leadership
- empatia.
Difatti, proprio l'empatia, definirà la tipologia di leadership.
Una elevata empatia influenzerà la condivisione di Vision e la Mission del gruppo, probabilmente con effetti altruistici maggiori.
Una limitata empatia potrebbe creare difficoltà di condivisione nel gruppo, correlata alla mancata percezione delle esigenze altrui...anche percepita come egoistica ed egocentrica.
Una semplice analisi dei rapporti sociali farebbe emergere la tipologia di leadership ed il valore dell'empatia:
- limitate amicizie, correlate a limitati aspetti, con bassa empatia nel soggetto leader;
- amicizie diffuse ed eterogenee, in presenza di elevato grado empatico nel soggetto leader.
Una diretta correlazione è rilevabile tra il grado di empatia ed una leadership aggregante.
La ricerca sta concentrando i suoi impegni nella realizzazione di piattaforme AI a supporto di strumenti che possano simulare i comportamenti attraverso la "GAMIFICATION".
I finanziamenti per le ricerche, del LABORATORIO SAIRC, in tali ambiti, ha permesso l'avvio di
piattaforme AIP (AGILE INNOVATION PROCESS), in cui la soft skill del “Problem Solving”,
grazie ad algoritmi AI, viene integrata negli strumenti di supporto a
commercialisti e consulenti, ed integrati nelle attività formative in Business Analysis.
EMPATIA: Capacità di
immedesimarsi in chi o ciò con cui interagiamo, comprendendone i
processi alla base del suo benessere psicofisico, la definizione
estesa ad ogni elemento dell'Universo.
Empatia, l'elemento
fondamentale per la Rivoluzione 5.0 necessaria per la sopravvivenza
dell'umanità in armonia con ogni elemento dell'Universo (Creato).
La mia poliedrica
formazione (informatica, sociologica, filosofica e teologica)
coniugata alle molteplici esperienze (tra cui AI dal 1990) hanno
condotto all'individuazione della centralità dell'Empatia in un
nuovo modello sociale che necessita di una Quinta Rivoluzione.
Il nuovo approccio
all'Intelligenza Artificiale, Brain Inspired, ha obbligato gli
informatici a collaborare con le scienze neurologiche, ma anche
quelle sociali, giuridiche, etiche, ecc., in realtà, come per il
cervello umano, occorre interagire con tutti e tutto.
Un progetto AI non nasce
da una strutturazione Algoritmica che, come per la mente umana, sarà
generato dalla macchina, ma dalla definizione:
del Contesto
degli Obbiettivi
dei Vincoli
delle Risorse
ed è proprio il
“Contesto” che può generare le criticità da molti temute. In
realtà sono le stesse criticità che genitori, società ed ambiente
possono generare nel cervello umano durante le fasi di definizione
degli “algoritmi”, che i neuroscienziati riconducono ai primi 7
anni di vita.
Un approccio
multidisciplinare ha fatto emergere un elemento, una Soft Skill, che
nel Contesto può determinarne la sicurezza, l'EMPATIA.
Una Soft Skill, l'EMPATIA,
che ogni religione cerca di trasmettere. Difatti a cominciare da
quella Cattolica, dai Vangeli alle Encicliche papali, analizzando i
testo di riferimento di ogni religione ritroviamo passi che
trasmettono messaggi:
non fare ad altri
quello che non vorresti che venga fatto a te
prestare attenzione
ai deboli
prestare attenzione
al creato, o alla natura che ci circonda
…...EMPATIA.
Ma anche la formazione
economistica, come il Master in Business Analysis, trasmettono la
necessità di ascoltare attentamente, elicitare, per la definizione
di un corretto progetto.
Le neuroscienze, tra cui
il lavoro di Rizzolatti sui neuroni specchio, stanno facendo emergere
gli aspetti fondamentali dei feed back delle nostre azioni.
Da una approfondita
analisi del test dell'americana Emergenetics, a cui l'amministrazione
svizzera mi ha sottoposto per la valutazione del mio profilo è
emersa la possibilità di misurare quell'area dell'emisfero destro,
che loro associano con un vago “sociale”, relativa alla capacità
Empatica.
Assunti alla base di nuove
attività di ricerca, dirottando una quota del progetto SAIRC,
che permetteranno lo
sviluppo di:
contesti per le
piattaforme AI, trasversali ad ogni applicazione;
moduli formativi da
integrare ad ogni disciplina, per fornire una nuova chiave di
lettura;
piattaforme digital twin per il supporto decisionale;
game e digital twin
per supportare le attività formative.
La sola soluzione per
l'umanità intera, di oltre 7 miliardi ed in crescita esponenziale, è
quella di integrarsi organicamente in tutto ciò che ci circonda. Una
Rivoluzione 5.0 in cui l'intera società deve impegnarsi:
Le Religioni devono
impegnarsi a trasmettere valori che prescindano dalla loro comunità
e predichino il rispetto di tutti e di tutto ciò che ci circonda.
Il lavoro di Papa Francesco, nella stesura delle Encicliche Laudato
Sì e Fratelli Tutti e la loro condivisione con i Patriarchi delle
più diffuse fedi, ne è un eccellente esempio.
La Scuola deve
impegnarsi nella formazione per evolvere il suo personale rendendolo
in grado di trasmettere il fattore empatico applicabile, e da
applicare, ad ogni disciplina.
La Famiglia, che
riveste un ruolo fondamentale in quanto è la principale fonte di
CONTESTI durante le prime, e più ricettive, fasi di formazione
degli Algoritmi della mente umana, deve essere supportata ed
aggiornata con momenti d'incontro.
Le Neuroscienze, ed i
neuroscienziati, devono far convergere le loro ricerche
finalizzandole alla ricerca di metodi di misurazione e modellazione
del grado di Empatia, sviluppando le basi per lo sviluppo dei
CONTESTI per la generazione di piattaforme AI Formative e di
Supporto decisionale.
Gli Imprenditori, ed
i loro Consulenti, devono comprendere che il loro successo è
nell'anticipare i tempi e farlo applicando nuovi modelli Empatici,
in contrasto con quelli egoistici, che possono portare benefici a
tutto ciò che circonda la loro iniziativa imprenditoriale, ma anche
ciò che è al suo interno, producendo persino ricadute economiche
positive allo stesso imprenditore. Un approccio che necessita di
imprenditori ILLUMINATI in grado di attivare modalità innovative e
complesse, come dimostrato da numerosi esempi storici (da
informatico non posso che portare ad esempio l'ing. Olivetti).
Purtroppo EMPATIA, nel
breve termine è in antitesi con Egoismo, quindi ostata da tutti gli
speculatori. La legge di Amara (Ray Charles Amara 1925-2007) indica
come la mente umana è propensa a sopravvalutare i benefici immediati
e sottovalutare quelli a lungo termine.
Come per ogni progetto, il
Business Analyst sa che la riuscita dipende dalla piena condivisione
della Vision e per i progetti 5.0 non possono essere vision quelle
valide per atri progetti (ricchezza, potere, fama, ecc.) ma
esclusivamente …. EMPATIA, che deve essere condivisa ad ogni
livello.
Non occorrono nuovi
modelli e le uniche opportunità lavorative/economiche le riserverei
a chi, Empatico, possa aiutare a trasmetterlo nelle comunità,
incluse le macchine AI, tenendo lontani coloro che ne farebbero
un'opportunità di business per interessi personali, quali i numerosi
corsi in soft skills spesso condotti da chi non crede nel contenuto
trasmesso con splendide parole.
Digital Twin di intere
aree, come quelle in sviluppo da parte dell'ESA, possono essere
applicate a Borghi e Città, per supportare le decisioni Sostenibili
nel rispetto di tutti gli elementi che interagiscono, incluso e non
esclusivamente per l'Uomo, tracciandone una certificazione
assimilabile, ma molto più completa, a quella della “qualità
della vita”.
PROBLEM SOLVING
Il Problem Solving è l'approccio alla soluzione dei problemi attraverso la scomposizione progressiva della sua complessità nei suoi elementi primi. Un approccio che nel campo informatico era alla base di ogni singolo software, fondamentale utilizzando linguaggi vicini alle macchine (Assembler) ed oggi meno da molti informatici che utilizzano macrolinguaggi.
Un'applicazione, che sempre madre natura ci insegna, è la stessa vita, che attraverso il DNA utilizza un algoritmo per il suo integrale funzionamento. Facendo un parallelismo con il più semplice campo informatico, un esempio di approccio attraverso la metodologia del Problem Solving nell'approntamento di una applicazione deve prevedere la scomposizione delle istruzioni in elementi primi al fine di poter intervenire con istruzioni mirate. Negli anni '80, l'evoluzione del software prevedeva la stesura di applicativi a "prova di asino", in pratica si scomponevano in singole possibili azioni attivabili dall'utente per definire le istruzioni correttive (se il campo doveva precedere un numero, una semplice istruzione di controllo azzeravo il campo se veniva inputato un valore diverso da un numero). Possono sembrare banalità oggi, ma sono occorsi anni per definire questo approccio.
Nella Sanità, dai primi medici greci degli Asclepeion a Galeno di Pergamo a Robert Koch , e molti altri, lo scopo principale è stato quello di raccogliere informazioni e conoscenza, confluita nella dettagliata conoscenza del DNA.
Il DNA lo possiamo paragonare all'algoritmo della vita, quindi la massima scomposizione in elementi primi, che ci potrà permettere di intervenire, come nella messa a punto di un software informatico, con tecniche di Problem Solving, alla soluzione di errori di programmazione (nel DNA) o causato da fattori esterni (Ambiente, Virus, Batteri, ecc.).
In sintesi, procedendo alla stregua del software informatico, potremmo applicare la scomposizione in elementi primi del Problem Solving per:
- individuare l'errore (il gene che viene modificato);
- la causa che ha generato la modifica (nel software potrebbe essere il dato immesso, nel DNA i virus o altro);
- intervenire con una nuova istruzione di controllo nel DNA che ne corregga l'evento (nel software sarebbe un semplice "if Valore <> da "x" then Valore=" ").
La continua e scientifica applicazione di tecniche di Problem Solving hanno permesso l'evoluzione dell'Homo Sapiens nel corso dei millenni e sarà alla base dell'espansione del "Confine della Conoscenza".
RESILIENZA TECNOLOGICA
Fondamentali risulteranno le Soft Skills per affrontare una Rivoluzione 5.0, nel modello che la Prof.ssa Luisa Brunori definisce "WIN-WIN", per generare sinergie con le tecnologie e renderle un suo supporto, questi i temi affrontati nel più importante FORUM sul tema:
in cui il tema della "PERSONA" è trasversale in tutti gli interventi, riportati nel paragrafo dedicato all'AI, da cui sono estratti alcuni specifici.
Anche il mondo finanziario, in parallelo alla formazione dei suo "Consulenti", su tematiche di Engagement, si sta impegnando nello sviluppo di Chatbot che dovranno integrare le Soft Skills, ora sono trasmesse ai consulenti, in piattaforma telematiche.
Insegnare alle tecnologie di interfacciarsi con gli esseri umani diviene la sfida che, attraverso la completa conoscenza delle specifiche Soft Skills, con il contributo di neuroscienziati, e la traduzione in precisi Algoritmi AI e Piattaforme ICT, permetterà di estendere a tutti i servizi, spesso riservati a pochi. Trasmettere alle interfacce utenti le capacità empatiche derivanti da precise analisi emotive.
Micro Conferenze
LIVING LUGANO 6 ottobre 2020
Ora
9.30-9.50 Resilienza e Innovazione TecnologicaQuali approcci per affrontare le sfide della nuova rivoluzione 5.0 / Michele Piano, Professore BA/FM, UNIRSM-SUPSI
10.00-10.20 ComunicazioneInteragire attraverso il digitale è comunicare con una persona / Maria Cristina KochPsicologa, saggista
10.30-10.50 Resilienza tecnologica Strategie comunicative per un dialogo on line efficace / Eleonora Buiatti Docente di Psicologia Generale ed Ergonomia Cognitiva, Politecnico di Torino
14.00-14.20 Influenza e persuasionePersuasione e Videoconferenze: come leggere lo stato d’animo nelle interazioni on line / Raffaella Pizzi, Psicologa e Formatrice, esperta di Psicologia della Comunicazione, Neuromarketing, Finanza Comportamentale e Morfopsicologia
15.00-15.20 Per un mondo WIN WINLuisa Brunori, Professore Ordinario di Psicologa Università di Bologna
20.00-20.25 Empatia L’empatia: una competenza trasversale fondamentale per lavorare bene a distanza / Elena PattiniPhD, collaboratrice di Giacomo Rizzolatti (neuroscienziato, scopritore dei neuroni specchio)