WIOBOOK5S - visionabile in modalità WEB (Web Interactive Open BOOK 5 Senses). Un LIBRO DINAMICO, reso fruibile a tutti nella versione WEB attraverso la suddivisione in Capitoli e Paragrafi. Un libro in grado di integrare le continue attività di ricerca, di prototipazione e delle best practices, sia direttamente condotte che dai colleghi e partner, che permetterà di viaggiare negli approfondimenti e, vedrà la sperimentazione di letture immersive attraverso i 5 SENSI
Occorre
ricordare che il Pianeta Terra non è altro che un minuscolo granello
di polvere nell'immenso universo, in cui viaggia. Un pianeta che
potremmo paragonare ad un'astronave, ma ancora più semplicemente ad
una nave, da cui non abbiamo ancora la possibilità di allontanarci.
Una nave suddivisa in piani e con alloggi diversamente rifiniti.
Piani con servizi differenziati. Ma resta sempre un solo scafo ed un
solo motore. Se esauriamo il carburante o i viveri, forse,
egoisticamente, lasceremmo morire di fame prima i passeggeri dei
piani bassi, ma nel tempo, esaurendo il carburante e senza viveri non
sopravviverà nessuno. Certo, fintando che c'è carburante e ci sono i
viveri, potremmo persino ignorare cosa ci aspetta e semmai creare un
bellissimo solarium con l'acciaio dello scafo, ovviamente asportandolo dai piani bassi, nella zona dei passeggeri di "minor
valore". Oops …. entra l'acqua nei piani bassi!!!! Non
pensavamo che sarebbe naufragata l'intera nave!!!
Occorrono azioni concrete che devono vedere l'impegno di tutti, come quanto avviato con:
Sostenibilità
ambientale vuol dire prestare la massima attenzione alla capacità di
carico della Terra. Maggiore sarà tale consapevolezza, strettamente
correlata ad una conoscenza chiara e distinta dei singoli sistemi
ecologici, maggiori saranno le possibilità di successo di ogni
iniziativa economica, a cominciare già da oggi. Pertanto, i progetti
che mettiamo a punto devono da subito perseguire l’obiettivo di non
alterare gli equilibri ecologici, che si sono rivelati molto più
delicati di quanto fino a poco tempo fa si pensava, e l’atteggiamento
prometeico, orgogliosamente aggressivo nei confronti della natura,
che ha contraddistinto la civiltà industriale per almeno due secoli,
deve essere abbandonato con decisione. In definitiva, dobbiamo
cambiare radicalmente la nostra abituale concezione della natura:
essa non è la divinità matrigna e cattiva che ci nasconde l’arte
del fuoco; essa non ci toglie nulla, ma ci dona ciò di cui abbiamo
bisogno e che noi non siamo in grado di costruirci da noi stessi:
acqua, aria, terra, fuoco, in altri termini energia. In sostanza, la
natura, in particolare la nostra Terra, non è semplicemente un
conglomerato di cose inanimate e animate, ma produzione continua di
vita ad opera di piante e animali. Ne deriva che chiunque impedisca o
anche solamente disturbi tale produzione mette in grave pericolo la
possibilità stessa della vita sul nostro pianeta, l’unico peraltro
che la ospita in tutto il sistema solare e dintorni.
L’ambiente
che si modifica, modifica l’uomo e il suo comportamento, il quale
percepisce di conseguenza in modo nuovo le cose, le persone,
l’ambiente che lo circonda. E’ noto che la società della
iper-comunicazione crea nuove e continue sensibilità . Tuttavia
le resistenze al cambiamento agiscono a seconda dei contesti sociali,
della cultura, dell’età e della propria sensibilità individuale.
Oggi nonostante queste nuove sensibilità, l’energia così come
l’aria sono ancora in genere sentiti astrattamente nonostante che
siano elementi tanto necessari alla vita dell’uomo, quanto
acquisiti e scontati, e solo se per pochi minuti venissero a mancare,
ci si accorgerebbe della loro assoluta indispensabilità alla vita.
L’aria e l’energia non sono solo legate per la loro
indispensabilità alla vita dell’uomo, ma interagiscono fra di
loro. Come? Più energia da fonti inquinanti, meno aria pulita. Più
energia rinnovabile, più aria pulita. Se l’energia rinnovabile
e la domotica con i suoi sistemi tecnologici reali visivi,
riusciranno a modificare la percezione dell’ambiente come un
organismo vivo, e se una nuova idea più realistica, più concreta,
meno astratta dell’energia, come una cosa da custodire e da usare
con cura, come le risorse alimentari, questa energia mentale che
considererà con una sensibilità ecologica nuova ,energia e aria,
sarà per il nostro futuro fondamentale e farà fare all’uomo il
gioco giusto.
Il
costo dell’energia sarà sempre più rilevante. Spesso, o sempre,
nessuno include quelli indiretti, relativi ai danni ambientali e per
il ripristino.
Negli
ultimi anni si parla, finalmente, delle emissioni di CO2 ed i suoi
riflessi sull’ambiente ma si trascurano i costi per contenere
disastri causati dalla produzione di energia. esempio di costi da
attribuire alla produzione di energia, da fonti fossili, è il
disastro causato dalla piattaforma petrolifera nel Golfo del
Messico…… . i cui costi per il contenimento sono ingenti ma nulla
a confronto con quelli generati dai danni ambientali nei prossimi
cinquant’anni, qual è l’incidenza per barile? e cosa
succederebbe con l’energia nucleare??
Spesso
si valutano solo alcuni aspetti. Egoisticamente gli Stati ed ogni
singolo cittadino guardano esclusivamente il costo
d’approvvigionamento dell’energia.
Il
disastro in cui è incorsa la piattaforma estrattiva localizzata nel
Golfo del Messico può essere lo spunto per alcune riflessioni:
l’estrazione
di petrolio in off shore (attraverso piattaforme marittime) ha un
costo di ben 8 volte superiore all’estrazione da pozzi su terra ferma;
oggi
l’estrazione in off shore è pari a pochi punti percentuali sul
totale estratto;
nei
prossimi anni l’estrazione in off shore giungerà all’80% a
causa della riduzione delle capacità dei pozzi su terra ferma.
Allora
riflettiamo:
quali
costi avrà il petrolio e l’energia da essa prodotta?
Se
le aziende estrattrici, per la sicurezza ambientale, incrementeranno
i loro costi, quali saranno i prezzi?
Se
il giusto addebito dei costi ambientali sulle aziende estrattrici
verrà ribaltato sui consumatori, quale prezzo avrà il petrolio e
le energie da essa prodotte?
Se,
come ritengo giusto, le popolazioni limiteranno l’estrazione in
off shore e la produzione di energia che possa arrecare rischi per
l’ambiente, la scarsità a quali prezzi porterà il valore del
petrolio e dell’energia?
Questi i temi condividi anche durante Quale modello di sviluppo per il mondo post Covid-19?” di mercoledì 17 giugno 2020 (Politecnico di Milano School of Management)
. Quindi
il costo delle tecnologie per autoprodurre il proprio fabbisogno,
privato o di un intero Stato, è ancora tale o è la soluzione, anche
economica, per Stati, Comuni e singole unità immobiliari?
Occorre
che tutti si impegnino per la produzione di energie da fonti
rinnovabili e ci si liberi dai vincoli verso i fornitori di energie
rischiose per l’ambiente, sempre più costose. "Considerate
le nostre esigenze energetiche - ha dichiarato Barack Obama parlando,
con a fianco il segretario agli Interni Ken Salazar, alla base
dell'Air Force di Andrews - per aumentare la crescita economica,
creare posti di lavoro e mantenerci competitivi, dobbiamo sfruttare
le fonti tradizionali, mentre facciamo aumentare la produzione di
energie rinnovabili. Una strategia più ampia - ha detto - che ci
farà spostare da un'economia basata sui carburanti fossili e sul
petrolio straniero ad una che si fonda maggiormente sui carburanti
prodotti internamente e sull'"ENERGIA PULITA"
Occorre
che si avvii un processo evolutivo per mantenere l’attuale “qualità
della vita”.
L'evoluzione
dell'umanità è stata costruita grazie alla curiosità ed alle
visioni, concrete e futuristiche, di alcuni grandi innovatori, spesso
definiti utopistici sognatori.
Anche
il nostro futuro, che mi auguro considererà con maggiore attenzione
la SOSTENIBILITA', sarà costruito su vision innovative e fuori dagli
schemi.
Saranno
le aziende che investiranno nell'innovazione, nell'acquisizione di
aziende innovative, che riorganizzeranno le proprie strutture
valorizzando pluralità di localizzazioni in relazione alle risorse
(umane, materie prime, centri ricerca, finanziamenti nella ricerca,
finanziamenti strutturali, ecc.),
gli attori del prossimo futuro.
Visione
innovativa, analisi approfondita, razionale pianificazione, sono le
capacità indispensabili per competere ed emergere. Capacità non
sempre disponibili e che, internamente e/o con supporto esterno,
devono essere portate in ogni azienda. Crisi equivale ad opportunità
e trasformazione digitale e globalizzazione ne sono un acceleratore,
costrette a misurarsi in mercati sempre più competitivi e mutevoli.
Attori fondamentali sono i Commercialisti che, assieme ad i Manager,
necessitano di concreti strumenti che permettano loro di affrontare
il percorso con semplicità, ma senza trascurare alcun elemento
d'analisi, che comporterebbe rischi imprevisti. Il libro, grazie alla
trentennale esperienza degli autori, ed il coinvolgimento di esperti,
si pone l'obbiettivo di assistere il conduttore del percorso
(commercialista, CEO, Manager, Project Manager, ecc.) nel delicato
percorso di definizione del Business Model, con strumenti concreti e
brevi riferimenti teorici, anche attraverso alcuni modelli.
Un
mondo in continua evoluzione, che genera sempre nuove necessità e
costringe le aziende ad una continua innovazione. Un'innovazione che
non può essere condotta, in un sistema sempre più interconnesso,
dalla sola tecnologia, ma essere costruita dalla convergenza di
soluzioni derivante da tavoli competenti, in grado di generare
soluzione dalle sinergiche innovazioni di aree diverse. Un modello di
nuova „Architettura Aziendale“, che condivida:
l'architettura
del ciclo produttivo, cogliendo le opportunità offerte dalle nuove
tecnologie, la ricerca e le opportunità finanziarie;
l'architettura
delle strategie di marketing, intendendo la stessa non solo
nell'approccio a nuovi mercati, ma nuovi prodotti sempre più
interconnessi e trasformando gli stessi in servizi che li
contengano, approcciando nuovi utenti: il Facility Manager;
l'architettura
delle risorse umane, che necessariamente dovranno innovarsi in
relazione ai processi generali d'innovazione;
l'architettura
della logistica e della supply chain, valorizzando figure come il
Facility Manager e l'interconnessione con l'interezza degli
stakeholder, ma anche del contesto sociale in cui insisteranno le
strutture.
L'Innovazione
può essere prodotta solo da visioni futuristiche, concretamente
sviluppate da staff competenti, anzi direi eccellenti.
Per
una Mondializzazione più umana. Klaus Schwab,
fondatore
del World Economic Forum, ha sottolineato la necessità di avviare un
dibattito a favore di una «globalizzazione 4.0»... «più
incentrata sulla persona umana,
più inclusiva e più sostenibile».
Parlare
di Smart (Energia, Tecnologia, Edilizia, Mobilità, Organizzazione
degli spazi, Servizi sociali, Capitale Umano, Ambiente, ecc.) implica
il discorso sull’Innovazione
e la
Sostenibilità
nella
consapevolezza cheInnovarsi
è non
solo un'opportunità,
ma anche un dovere.
La
Sostenibilità eco-sociale
necessita
di un forte impegno tecnico-scientifico perché i suoi obiettivi
possano generare ricadute importanti per l’ambiente, la società
civile, le pubbliche amministrazioni, i centri di
ricerca
e
le
università,
e ovviamente per le aziende.
L'evoluzione
dell'umanità è avvenuta grazie alla curiosità ed alle visioni,
concrete e futuristiche, di alcuni grandi innovatori. Visione
innovativa, analisi approfondita, razionale pianificazione, sono le
capacità indispensabili per competere ed emergere in un mondo in
continua trasformazione e con sempre nuove necessità. Le aziende
sono spinte ad una continua innovazione, sono entrate nell’era di
un’innovazione permanente che per non risultare fine a se stessa
deve dotarsi di un orizzonte, di un’idea regolativa, potremmo dire
con Kant, che oggi non puo’ che essere il
benessere generale dell'umanità, attuale e futura, da
perseguire nel
pieno rispetto della
compatibilità
ambientale
e della
sostenibilità sociale.
Questa
prospettiva comincia giustamente ad essere definita come quella della
@Quarta Rivoluzione Industriale@, ed e’ su di essa che dobbiamo
concentrare le nostre attenzioni e attivare le nostre energie.
In
questa vision
4.0,
innovare l'azienda, deve porsi come principale obbiettivo la
digitalizzazione e integrazione di tutte le informazioni reperibili
da tutti gli stakeholder, rendendole disponibili a coloro che devono:
Creare
ed Innovare i processi produttivi ed i prodotti, TECNOLOGIA della
SOSTENIBILITA' (SMART ICT e IoT);
Riorganizzare
e Formare il capitale umano, HUMAN RESOURCE;
Gestire
negli anni le infrastrutture e la logistica di supporto, FACILITY
MANAGER;
Condurre
l'organizzazione attraverso i processi d'innovazione, BUSINESS
ANALYST e Project Manager.
La
mancata attenzione alle dinamiche evolutive, connessa ai tentativi,
sempre vani, di difesa con chiusure e dazi, produce inesorabilmente
il tramonto per coloro che frenano l'innovazione, sia per la singola
azienda che per intere società.
Potremmo
tranquillamente dire che il mondo intero ha seguito un modello,
Kaizen, purtroppo non uniformemente per tutte le aree del pianeta,
generando sconvolgimenti geopolitici, ancora in corso, in una
ciclicità che dal passato ha visto il crollo degli imperi degli
Assiri, e dei Babilonesi, ha prodotto la nascita dell'impero Egizio,
di quello Romano ed il loro tracollo, oggi, il fallimento di colossi
come Blockbuster e la crescita esponenziale di Amazon, per enunciare
solo alcuni esempi.
La
maggiore ostatività è sicuramente legata alla paura del nuovo, e
molto spesso dalla paura di dover aver fiducia nei partner e
componenti dello staff.
L'inventore
della ruota ha sviluppato autonomamente la propria vision, con pochi
attrezzi. Ma oggi l'innovazione delle stesse necessita di esperti
specializzati in una pluralità di materie (chimica, aerodinamica,
meccanica, ecc.). Sarebbe inimmaginabile che, nel progettare una
nuova ruota, con materiali innovativi, il chimico attendesse di
laurearsi in meccanica, aerodinamica, ma anche in economia, in quanto
dovrà valutarne la fattibilità e gestire i processi. Anche
immaginando questa assurdità, la genialità del chimico sarebbe
livellata in basso dalla mediocre cultura nelle altre materie.
Criticità
simili possono essere rilevate in ogni ambito.
Uno
staff che innova deve condividere la vision generale e demandare,
valorizzando le eccellenze, ai membri. Membri di uno staff che non
temano di confrontarsi e che concentrino la loro attenzione sul
miglioramento delle proprie specifiche competenze, senza puntare ad
una egocentrica tuttologia.
Questo
individualismo, basato sulla limitata fiducia, è il principale
limite allo sviluppo, in organizzazioni piccole e medie,
particolarmente evidente nei paesi di cultura latina e rurale.
Chiudersi
nell'individualismo, e decidere di perdere competitività, è solo
una scelta, rendendo ingiustificata ogni lamentela legata ad astratte
giustificazioni ma riconducibile esclusivamente alla mancanza di
VOLONTA'.
La
Consapevolezza è un elemento fondamentale per la propria
sopravvivenza, e quella della propria azienda. Consapevolezza in ciò
che si è ed in ciò che si fa. Ognuno dovrebbe riflettere ed essere
consapevole di ciò che si vuole, per pianificare i propri
obbiettivi, dei propri limiti, per costruire le necessarie alleanze,
delle competenze, per un assessment mirato. Ignorare la
CONSAPEVOLEZZA può condurre su percorsi pericolosi, semmai
supportati dalla presunzione di “Sapere”. Ma consapevolezza
è anche capacità di visione generale e complessa, come spesso uso
ad esempio:”La Carbonara”, quindi pensare al suo miglioramento ed
all’eccellenza, procedendo alla scomposizione nei suoi elementi,
fin all’estremo dettaglio. Occorre essere consapevole della
complessità di ognuno degli elementi che la compongono e quindi che
l’eccellenza è il risultato della somma di eccellenze per ottenere
la migliore carbonara, il miglior progetto complessivo.
Consapevolezza della necessità di integrare attori per far eccellere
i singoli elementi e ed i singoli processi, riflettendo che anche il
mangime dei polli e la sua produzione sono elementi che influenzano
l’eccellenza. Consapevolezza nella necessità di sinergie nella
ricerca di elementi comuni alle produzioni dei singoli, per
massimizzarne i benefici (trattamento dei terreni per le coltivazioni
dei mangimi dei polli, di quelli per i maiali e del grano…).
Quindi, consapevolezza è anche scomporre il processo e fiducia nei
singoli attori. Questa la soft skill alla base di una eccellente
Business Analysis. nello sviluppo di un corretto Business Model
con l'ausilio del modello svizzero di Business Model Canvas.
Occorre
abbattere l'individualismo e creare le giuste sinergie per affrontare
correttamente la continua evoluzione.
In
una situazione dove gli attori non cooperano, anzi sono in
competizione tra di loro e non possono fidarsi l’uno dell’altro o
accordarsi (nel caso specifico seguendo alla lettera il motto “tutto
è lecito in amore e in guerra”), la mossa vincente, per tutti e
per ciascuno, è arrivare a un equilibrio,
PER
CAMBIARE OCCORRE AGIRE INSIEME “John
Nash”.
MODELLO
PER UNA SOLIDA RELAZIONE
Un'iniziativa
di Merging&Aquisition può prevedere la presenza di un soggetto
dominante e di uno soccombente, ma sia in tal caso che in operazioni
più delicate di merging, tra soggetti di pari valori, finalizzati
all'avvio di sinergie, sono assimilabili all'avvio di una relazione
sentimentale.
Ognuno
di noi, ed ogni azienda, ha interessi ed obiettivi a cui non deve
assolutamente rinunciare, in quanto la rinuncia comporterebbe
l'annullamento della propria vita e quella della propria azienda,
privando entrambi di significato.
I
nostri personalissimi interessi ed obbiettivi hanno priorità e pesi
diversi, alcuni possono essere adeguati per raggiungere obiettivi più
importanti.
Per
incrementare le probabilità di integrazione, e mantenimento nel
tempo, occorre che almeno la maggioranza degli interessi/obiettivi
ineludibili, ponderati per il loro peso, siano condivisibili.
Per
una corretta valutazione del partner finanziario/industriale, nonchè
per la singola persona, con cui condividere il proprio futuro,
occorre seguire i seguenti step;
utilizzando
un foglio bianco, tracciare 4 colonne.
stilare,
riflettendo almeno 5 giorni, l'elenco degli interessi/obiettivi
ineludibili.
ordinarli
per la priorità che attribuiamo.
attribuire
un peso ad ogni voce (ad esempio una donna con cultura rurale,
potrebbe avere pochi interessi e tra questi i figli pesano per il
90%, al contrario una manager con una forte vita sociale potrebbe
avere molti interessi che pesano tanto da escludere la presenza di
un partner, oppure, una persona che attribuisce un elevato peso al
miglioramento del proprio status sociale potrebbe agevolmente
rinunciare ad altri interessi/obiettivi). L'esempio, riferito alla
costituzione di una coppia, può essere applicato anche all'avvio di
sinergie tra aziende, o M&A, ove rinunciare a parte dei propri
obiettivi/interessi può essere agevolmente compensato
economicamente.
di
fianco ad ogni attività/interesse, senza riflettere molto,
riportare il nome della prima persona che contatteremmo per
eseguirla.
Se
il Partner individuato, uomo/donna per i rapporti personali,
risulterà almeno in una delle righe, e solo in tal caso, occorrerà
approfondire la verifica sulla possibile condivisione degli altri
interessi/obiettivi.
A
seguito della precedente verifica, occorrerà rettificare l'ultima
colonna rispondendo alla domanda "per fare X (ogni singola voce
della vostra lista) chi chiamo? Ma
certo lui/lei/loro".
se
la somma dei valori ponderati (seconda colonna), che vedranno il
nome di lui/lei/loro nell'ultima colonna, saranno almeno pari al 51%
del totale, siete fortunati, avete individuato il Partner con cui
volete affrontare le sfide del futuro e rinunciare ai vostri
interessi/obiettivi marginali, quindi non sopravvivere ma vivere,
far vivere la vostra azienda e non rinunciare ai vostri sogni.
Ovviamente,
anche voi dovrete rispondere alla stessa analisi per il vostro
Partner.
L'analisi può risultare utile anche per comprendere se entrambi sono allineati sul "TRA " o "CON ". In presenza di una limitata condivisione di interessi, la condivisione, sottolineo CONDIVISIONE, di un rapporto, da innescare tra la pluralità d'interessi, può risultare idonea (tipicamente configurabile in una sana amicizia). Risulta frequente l'unilateralità di chi offre il TRA, cioè riservarsi una pluralità di impegni che escludono il partner, pretendendo, spesso anche dagli amici, il CON, che intende "CON CUI" devono essere svolte molte attività. L'assenza di attività CON, condivise, è la principale causa di incrinazioni del rapporto, la cui visione unilaterale ne attribuisce la colpa al partner.
La MODALITA' con cui sono raggiunti gli obiettivi,
dal mezzo alla tipologia, possono generare una forte
differenziazione, QUINDI INCOMPATIBILITA'.
La Modalità aggiunge una dimensione che necessita
un'attenta analisi, ed è questa la principale sfida che i TAVOLI
(link https://agileinnovationprocess.blogspot.com/2024/11/tavoli.html
), attraverso coloro che li coordineranno (Associazioni, Innovation
Manager, Business Analyst, ecc.), dovranno affrontare e risolvere per
cogliere a pieno le opportunità.
La principale sfida, complessa, in un'operazione di
M&A consiste nell'organizzazione e la gestione delle risorse
umane che può far divergere un apparente affinità di obiettivi, vi
riporto solo alcuni brevi esempi, vissuti personalmente, che possono
aiutare nelle riflessioni:
Teamsystem, il principale socio fondatore
condivideva gli obiettivi di crescita con il fondo, a cui erano
state cedute le quote di maggioranza, ma divergeva nella conduzione
che ha portato a conflitti e divorzio
il progetto di M&A per la realizzazione del
parco eolico di Biccari (dettagli
https://webooksmartinnovation.blogspot.com/2003/02/fonti-rinnovabili-grande-eolico.html
) si poneva un comune obiettivo, la produzione di energia FER,
condividendone con Comune, Industrie, Università il processo di
Sviluppo. Purtroppo, nonostante una precia formalizzazione il socio
di Alerion lo ha sconvolto per suoi individualistici obiettivi, non
esposti al tavolo di definizione
un modello, alla base delle corrette filosofie
di conduzione di una Comunità Energetica, è quello dell' APEA di
San Clemente (dettagli
https://webooksmartinnovation.blogspot.com/2003/02/apea-area-produttiva-ecologicamente.html)
sono solo alcuni esempi, da cui si rileva anche
l'estrema complessità causata dalla mancanza di chiarezza e per
interessi individualistici, che raramente sfociano risultati che
soddisfino gli interessi di tutti gli stakeholdel, come nel progetto
di Celenza Valfortore (1992). Un progetto che ha prodotto uno dei
primi Digital Twin raggiungendo gli obiettivi di tutti gli
stakeholder:
l'impresa edile, nella realizzazione delle
cisterne
IBM e gli altri produttori di tecnologie, nella
fornitura e nella visibilità (giornali, televisioni, ecc.)
la popolazione, nella disponibilità di acqua
costante
l'amministrazione comunale, nella realizzazione
di un progetto di grande valore per i suoi elettori
il territorio e l'ambiente, nella sua corretta
gestione evitando inutili sprechi di risorse (acqua)
l'Università, nello sviluppo di importanti
attività di ricerca
Identiche criticità possono emergere anche nei
rapporti personali, tra amici ed in una coppia, di cui posso solo
riportare alcuni esempi in quanto questa terza dimensione necessita
di una valutazione specifica in relazione allo specifico obiettivo:
Cinema, dove e cosa vedere
Viaggiare, molto complesso, tipologia di
destinazione (mare, montagna, città moderna, borgo storico, ecc.),
mezzo (moto, in cui il viaggio comincia il giorno prima della
partenza, all'aereo, in cui il vero start è dopo la sistemazione in
hotel), pianificato o libero, attivo o rilassante, …....
Attività fisica, all'aperto o palestra
Cibo e convivialità, come, con chi (in coppia,
con amici, con gruppi, ecc.), che tipo (trattorie, ristoranti
eleganti, pizzerie, ecc.)
ecc.
Un'analisi che può generare una consapevolezza sgradita, in particolare a chi, ponendo i propri obiettivi innanzi al rispetto altrui, conta di adattare il proprio partner. Una mancanza di rispetto che viene spesso sottovalutata, ritenendo che i propri obbiettivi (stabilità economica, crescita sociale, benessere quotidiano, .... ecc.) siano ampiamente compensati da quanto viene offerto. Una frenetica ricerca che spesso è espressione di possessività correlata alla necessità di controllo generata da insicurezze e dalla paura/necessità di non essere soli, esclusivamente per riempire alcuni spazi (finanze, servizi domestici, camera da letto, figli, ecc.), conservando i propri interessi di cui si esclude, anzichè ricercare, la condivisione. Purtroppo ritengo che ogni essere senziente sia assimilabile ad una molla che, in relazione alla tipologia, ha un diverso grado di "TENSIONE", ma mai infinito. Un limite che genera effetti negativi ad entrambi i partner, con crisi o "peggio".
Da
un grande filosofo ed amico: il RISPETTO è alla base di ogni solido
rapporto, personale e professionale, l'assenza, da parte di una delle
parti, lascerà segni indelebili, anche nel subconscio, da cui
scaturiranno futuri “inspiegabili” comportamenti ritorsivi.
Definendo semplicemente “RISPETTO”: non chiedere o fare ad altri
quello che non vorremmo venisse fatto o detto a noi. Un concetto alla
base anche di molte religioni. Quindi, semplice, basta immedesimarsi
nell'altro e valutare gli effetti di quello che stiamo facendo o
dicendo. Stiamo consigliando o vendendo o prendendo in giro o
negoziando o ….????? Riflettiamoci prima ….
Questo
lo spirito, per chi crede nella propria azienda, che grazie anche ad
un'opportunità offerta dal governo italiano, mi ha spinto ad
attivare organismi internazionali (italiani, svizzeri e belgi) per
supportare concretamente l'innovazione e la competitività delle
aziende, consulenti ed associazioni italiane.
Occorre
recuperare, per l'intera umanità, il gap generato da oltre quattro
secoli di mancata innovazione, a cui non è corrisposto un fermo
demografico e di sfruttamento dell'ambiente.
Occorre
andare “OLTRE
l'AGILE”,
distruggere per costruire e costruire dalla distruzione, non
certamente l'ambiente ma i modelli.
Avere il coraggio di adattarsi al modello con cui il nostro universo
è nato e si evolve, dal Big Bang, e di cui sappiamo ancora poco.
Modelli in continua evoluzione, difficilmente regolamentabili a
priori, che necessitano di sperimentazione e rapidi adattamenti, che
sovrappongono a regole standardizzate prodotte dalle Università a
Cultura della sperimentazione ed Innovazione, che si rigenerano
parallelamente all'evoluzione e rigenerazione dell'ambiente che ci
circonda, altrimenti corriamo il rischio di finire come i Grandi
Dinosauri, che pensavano di dominare l'Universo a loro conosciuto, o,
più recentemente, i popoli dell'Isola di Pasqua.
Innovazione
che ha necessità di stakeholder/partner che si impegnino, e ne
colgano i benefici condivisi nei tavoli
Stakeholder
che non vogliono attendere alla finestra che torni qualcuno con il
pesce, in quanto fa troppo freddo per andare a pescare e troppo
impegnati per farlo, ma ben lieti di nutrirsi del pesce pescato da
altri, possibilmente cotto e sfilettato. Ovviamente, soggetti, pronti
a lamentarsi per la quantità, per la cottura e per il gusto. O
peggio, soggetti che pensino che il pesce, già cotto, sia fornito
dalla Provvidenza Divina e quindi il pescatore non sia meritevole
neppure di un “GRAZIE”
Dal 2008 i Manager e gli imprenditori si sentono come un'automobilista nella nebbia, il cui primo istinto è quello di rallentare,
oppure seguire chi ci precede, senza considerare che potrebbero essere pessimi autisti che procedono con estrema lentezza
o condurci in un burrone.
Cosa
fare. Il primo impatto è il rallentamento, la riduzione dei costi,
il licenziamento, l'individualismo. L'errore più grave che si possa
commettere, ma anche una grande opportunità per chi innova che vedrà
ridursi il numero di concorrenti. Il personale non va licenziato ma
aggiornato, anzi ben vengano giovani con capacità di innovare.
Qualche “LICENZIAMENTO”, occorre farlo: consulenti,
commercialisti, associazioni di categoria, terrorizzati
dall'innovazione, incompetenti, aggrappati ai proventi derivanti
dalla burocrazia o, frequente nelle associazioni di categoria, mossi
da interessi per pochi a discapito degli associati, spesso supportati
da splendide parole.
Mercato,
competenze, risorse finanziarie, come dimostrano le società
innovative, sono ampiamente disponibili per chi ha voglia di fare,
per gli altri organizzerei un “Oratorio della Lamentela”, ma
forse ne esistono con altro nome, con un tal numero di iscritti, da
divenire utili come bacino di voti per contrastare chi vuol fare.
La rivoluzione in corso ha ritmi frenetici ed un tasso d'innovazione esponenziale. Le Università, per le attività formative e la ricerca, ed i Manager/Consulenti, per la conduzione delle aziende, hanno l'obbligo di essere al passo dei tempi, attraverso un continuo aggiornamento, attingendo da fonti autorevoli che possano fornire informazioni sugli orientamenti e sulle tecnologie, e modelli, disponibili ed in sviluppo. Limitarsi all'individuale competenza acquisita, semmai esclusivamente da studi precedenti o lettura di libri, risulterebbe dannoso per chi riceve la formazione e per le aziende condotte da chi, miopisticamente, applica modelli obsoleti. Aggiornare il proprio bagaglio culturale, anche in relazione alla trasversalità delle competenze necessarie per condurre i processi d'innovazione, diviene fondamentale.
Purtroppo la fame di cultura è presente esclusivamente nelle persone che hanno reali competenze e sanno riconoscere i propri limiti. La mia saggia nonna mi ripeteva sempre: "chi più sa meno capisce", un tema oggetto di numerosi studi psicologici da cui l'Effetto Dunning-Kruger.
Nel progetto “Lo
Scrigno dei Ricordi”, artisticamente, si vuole rappresentare la
Complessità Estrema, principale sfida della mente umana. Una
complessità composta da più dimensioni, quale quella temporale. Ma
cosa possiamo intendere per TEORIA DELLA
COMPLESSITA' ESTREMA...il continuo scontro per la
conoscenza e per estendere il limite tra conoscenza ed ignoranza.
Questo contraddistingue gli esseri umani, o almeno ci illudiamo,
dagli altri elementi dell'Universo, o del Creato.
Riutilizzando l'analogia
con la Clessidra, ponendo gli esseri umani al centro, la complessità
si estende su due fronti:
in alto, verso
l'immensamente grande, sistema solare, galassia, universo, …..
in basso, verso
l'infinitamente piccolo, organismi, cellule, atomi, …. bosone di
Higgs, ….
la sfera di conoscenza,
che continuamente sconvolgerà ogni legge “fisica”, dovrà
continuamente ampliarsi.
Una complessità che si riflette anche sugli aspetti temporali, limitando le nostre conoscenze del passato, purtroppo non solo quello remoto ma per molti anche di quello prossimo, riducendo a "da sempre" gli ultimi anni e trascurando il passato, ricommettendo errori. Per il futuro, che ovviamente non può essere conosciuto, evitiamo spesso di riflettere anche sugli effetti delle nostre azioni, a volte per scelta o per egoismo.
La COMPLESSITA' può
essere affrontata, e gestita, investendo sulla cultura e la ricerca
scientifica, fruendo di modelli e tecniche, tra i quali il Problem Solving. Una complessità gestita correttamente dal miglior Business Analyst, Madre Natura.
Lo Scrigno dei Ricordi ha
l'obbiettivo di rigenerare ricordi e sensazioni, viaggiando nella
dimensione temporale, e, virtualmente, permettere di viaggiare
all'interno della clessidra attraverso ricostruzioni basate sulla
scienza, all'interno della circonferenza della conoscenza, ed oltre
sulla base delle ipotesi.
Negli
USA, le principali società hanno sottoscritto un
documento: ”Dichiarazione
sullo scopo di una società”
Gli
americani meritano un'economia che consenta a ciascuna persona di
avere successo attraverso il duro lavoro e la creatività e di
condurre una vita di significato e dignità. Riteniamo che il sistema
del libero mercato sia il mezzo migliore per generare buoni posti di
lavoro, un'economia forte e sostenibile, innovazione, un ambiente
sano e opportunità economiche per tutti.
Le
imprese svolgono un ruolo vitale nell'economia creando posti di
lavoro, promuovendo l'innovazione e fornendo beni e servizi
essenziali. Le aziende producono e vendono prodotti di consumo;
fabbricazione di attrezzature e veicoli; sostenere la difesa
nazionale; crescere e produrre cibo; fornire assistenza sanitaria;
generare e fornire energia; e offrire servizi finanziari, di
comunicazione e altri servizi alla base della crescita economica.
Mentre
ciascuna delle nostre singole società ha il proprio scopo aziendale,
condividiamo un impegno fondamentale nei confronti di tutti i nostri
stakeholder. Ci impegniamo a:
Offrire
valore ai nostri clienti. Promuoveremo la tradizione delle aziende
americane all'avanguardia nel soddisfare o superare le aspettative
dei clienti.
Investire
nei nostri dipendenti. Questo inizia compensandoli equamente e
fornendo importanti benefici. Include anche il supporto attraverso la
formazione e l'educazione che aiutano a sviluppare nuove competenze
per un mondo in rapido cambiamento. Promuoviamo la diversità e
l'inclusione, la dignità e il rispetto.
Trattare
in modo equo ed etico con i nostri fornitori. Siamo impegnati a
servire come buoni partner per le altre società, grandi e piccole,
che ci aiutano a soddisfare le nostre missioni.
Supportare
le comunità in cui lavoriamo. Rispettiamo le persone nelle nostre
comunità e proteggiamo l'ambiente adottando pratiche sostenibili in
tutte le nostre attività.
Generare
valore a lungo termine per gli azionisti, che forniscono il capitale
che consente alle aziende di investire, crescere e innovare. Ci
impegniamo per la trasparenza e l'impegno efficace con gli azionisti.
Ciascuno
dei nostri stakeholder è essenziale. Ci impegniamo a fornire valore
a tutti loro, per il futuro successo delle nostre aziende, delle
nostre comunità e del nostro paese.”
La
genialità è spesso imbrigliata da problematiche legate alla
soluzione di problemi immediati, costringendo l'imprenditore a
trascurare il futuro delle propria azienda. La burocrazia e la
limitata disponibilità di risorse finanziarie ne divengono il colpo
di grazia.
Spesso
eccellenti idee, anche sogni utopici, restano chiusi nei cassetti di
geniali imprenditori, anche se è questo che ha fatto grande gli
italiani e da quei "sogni" sono nate oltre l'80% delle
tecnologie che utilizziamo.
Un
passato che può riemergere, come dimostrato ampiamente da coloro che
innovano e da eccellenti start-up italiane, o anche dai nostri vicini
europei.
Costruire
una capanna ha bisogno di competenze, voglia di lavorare sporcandosi
le mani. Competenze immediatamente spendibili per raggiungere
risultati in tempi rapidi. Realizzare un grande resort, necessita di
competenze e skills diversi, ma anche di anni, in cui il percorso
deve essere condiviso con una squadra. Quindi capacità di Program
Management molto complesse, di Business Analyst, quindi
inconciliabile con chi ha la necessità di un tetto, cioè per colui
che ha la necessità di disporre della mela a pochi passi.
Creare
il progetto di un Resort ha un impatto psicologico di forte
complessità. Una complessità che deve permettere di guardare
all’albero di mele, tralasciando quelle prossime, creando le
necessarie sinergie con stakeholder di diversa natura, convergenti
nei traguardi da perseguire (l’Albero).
In
questo la pubblica amministrazione, può essere sicuramente d'aiuto,
attraverso il supporto, in relazione al singolo soggetto, fornendogli
le risorse necessarie per lo specifico obbiettivo. Molti paesi
supportano, attraverso forme di sostegno all'occupazione, permettendo
a chi ha l’obbiettivo dell’albero, di superare le emergenze
quotidiane permettendogli di concentrarsi sull’albero, e per gli
altri, con supporti finanziari e formativi, di aiutarli a creare
velocemente la Capanna. Questi gli obbiettivi di leggi come il
“reddito di cittadinanza italiano”, o l’ottimo modello Svizzero
che integra le attività dell’ URC (Ufficio Regionale di
Collocamento) con quelle di strutture come InnoPark, in cui il
disoccupato è supportato nella sua crescita culturale e formativa,
ma anche attraverso l’integrazione in progetti. Quindi la corretta
coniugazione di supporti finanziari, che assicurano la tranquillità,
con percorsi di supporto allo sviluppo di skills, che ne agevolino il
collocamento o lo sviluppo di programmi più ampi e complessi, sono
gli ingredienti necessari sia per affrontare i problemi occupazionali
che per generare vero sviluppo.
Sottolineerei
che per la società intera saranno utili sia la Capanna, che occuperà
quella persona fornendogli l’urgente “tetto”, e semmai creare
un ulteriore opportunità per un collaboratore, ma ancora più utile,
per le sue ricadute, supportare la progettazione del Resort, che
tempi più lunghi, occuperà molte più persone, creando benefici
persistenti all'intera comunità.
L'INNOVAZIONE
e la RICERCA necessitano di risorse, ma spesso i risultati restano
sepolti in poveri armadietti universitari, o peggio, la genialità
non ha le risorse ed in quegli armadietti restano solo appunti ed
idee.
I
ricercatori italiani tra i migliori al mondo fuggono all’estero in
cerca di lavoro. Un danno colossale per l’economia italiana. Quanto
riportato su DazebauNews, che aggiunge: L'Italia
non è più in grado di offrire ai giovani una minima possibilità di
impiego.
Moltiplicando
il costo complessivo della formazione di ciascun laureato italiano
per il numero dei laureati emigrati all'estero, emerge che la cifra
in perdita ammonta a oltre un miliardo di euro all'anno. E da
un'analisi elaborata sulla base dei dati forniti dal ministero delle
Finanze.
Un
miliardo di euro l'anno: questo è l'impatto economico del fenomeno
dei "cervelli in fuga", ovvero di quei giovani che, dopo il
conseguimento del titolo accademico o del dottorato di ricerca, si
trasferiscono all'estero.Più di un miliardo di euro l'anno è il profitto prodotto dai nostri
scienziati che lavorano all'estero, il capitale generato dai 243
brevetti che i nostri migliori 50 cervelli depositano all'estero. Un
valore che, in una prospettiva ventennale, potrebbe arrivare a
toccare quota tre miliardi. Tutto mancato profitto per l'Italia.
L'innovazione
necessita di idee, che in Italia fervono, grazie a una formazione di
alta qualità, queste spesso non trovano le risorse costringendo i
ricercatori alla fuga verso altri stati.
Inoltre,
quando le attività di ricerca sono svolte, queste non vedono le
applicazioni: il trasferimento a tecnici ed operatori del settore
necessita di decenni.
Coniugare
e coordinare, armonizzando correttamente questi aspetti porterebbe
risorse alla RICERCA ed ai RICERCATORI, accelerando lo sviluppo delle
aziende italiane che potrebbero avvalersi delle competenze di tecnici
qualificati e ricercatori di alto livello con forti ricadute
occupazionali.
Alcuni
dati:
Un
ricercatore qualificato percorre almeno 8 anni di formazione
specializzata post laurea. A tutt’oggi circa16.000 ricercatori
sono stati espulsi dal sistema della ricerca dalla legge Gelmini,
questi ricercatori trasferiscono il loro know how in altri
paesi, riducendo la capacità d'innovazione italiana a vantaggio di
quella di altri stati. e vanificando gli investimenti per l’alta
formazione di queste figure.
Secondo
i dati diffusi dall'Istat il tasso di disoccupazione, cioè il
numero di persone che cercano un impiego sul totale della forza
lavoro, è aumentato di due decimi di punto salendo al 10,9%. Il
numero dei disoccupati risulta così pari a 2 milioni e 866 mila
In
Italia le aziende ricercano 35.000 profili, a fronte dei quali non
vi sono candidati con i necessari skills.
L'Innovazione
nasce dalla cultura, ed è questo il compito delle Università, ma
occorre fornire gli strumenti a Commercialisti, Consulenti, Innovation
Manager, HR Manager. Questo il ruolo principale delle Università ed
il loro apporto attraverso la Formazione Superiore, Master.
Sometimes
it is the people no one can imagine anything of who do the things no
one can imagine.
A
volte è la gente che nessuno può immaginare che fa le cose che
nessuno può immaginare. Alan Mathison Turing
Un
Business Model realmente innovativo può sembrare complesso ed
incredibile, ma risultare concreto e fattibile.
Innovare
equivale a rivoluzionare, per cui gli aspetti culturali e le
ostatività psicologiche sono le principali difficoltà da
affrontare. Il compito del Business Analyst sarà quello di
analizzare la struttura aziendale, individuare e coordinare gli
stakeholders, pianificare i processi d'innovazione ed i nuovi
business model, da cui tracciare il lavoro per i Project Manager. Una
pianificazione che, per la sua complessità, dovrà spesso essere
presentata scomponendo le attività nella modalità con cui la natura
procede con i suoi elementi, ove, ad esempio, le api hanno chiara
visione del loro modello di sopravvivenza, non conoscendo il disegno
più vasto, previsto dalla natura, che permette la riproduzione della
flora terrestre e la sopravvivenza della vita sulla terra.
Attraverso
certificate procedure ed il supporto di template e tool,
commercialisti e consulenti aziendali, possono condurre le attività
di Business Analysis nelle modalità corrette ed efficaci.
Ogni
progetto non può essere frutto di improvvisazione ed affidato alla
fortuna. Occorre che dati, informazioni, analisi, siano accuratamente
valutati e finalizzati allo sviluppo di un dettagliato Business
Model. Questo è il ruolo del Business Analyst, che dovrà supportare
l'azienda nella definizione delle strategie idonee e nella
valutazione dei rischi. Il risultato del lavoro del Business Analyst
deve essere un corretto e condiviso business model, o la
determinazione della non fattibilità del progetto. È dal business
model che dovranno sorgere il/i processi da affidare alla conduzione
del Project Manager, con il quale sarà strutturato il “Disegno
tecnico” del singolo processo.
È
appunto nel “Disegno” che si distinguono i ruoli del Project
Manager dal Business Analyst, se il lavoro del primo, paragonabile ad
un disegno tecnico, in cui norme ed informazioni tecniche permettono
di regolamentare il processo, per il Business Analyst, le variabili
da considerare sono molteplici e mai omogenee. Il Business Analyst
deve considerare sia gli aspetti tecnici e normativi, ma anche quelli
di marketing, culturali, sociali, relazionali, organizzativi, e molti
altri, in relazione al grado d'innovazione del processo o del
prodotto. Quindi, il “Disegno” ingegneristico del Project Manager
diviene un progetto architettonico, o meglio, un quadro di Raffaello,
ove esigenze ed input del committente (azienda) devono essere
armonicamente integrate e trasformate in un'opera artistica.
Da
questo deriva la complessità del lavoro del Business Analyst che
necessita di una pluralità di competenze ed esperienze, amalgamate
da particolari attitudini. Una figura estremamente costosa per le
PMI, che può generabile attraverso una corretta formazione e
l'utilizzo di schemi e tool, opportunamente algoritmizzati per
supportare la conduzione delle attività di business analysis da
parte di consulenti, manager e commercialisti. Formazione e supporti
finalizzati a valorizzare e schematizzare le competenze, nel mettere
in riga, evitando di trascurare aspetti rilevanti, l'intero flusso
delle attività di costruzione e verifica di un business model.
Quattro
le competenze che devono supportare i
nuovi percorsi innovativi.
1.
Il consulente ICT,
o meglio, un consulente dell'innovazione Smart che, attraverso le sue
competenze dirette e le relazioni con i centri ricerca e le
università, sia in grado di suggerire e valutare le innovazioni di
prodotto e di processo che impatteranno l'intera organizzazione
aziendale.
2.
Il Facility
Manager,
fondamentale in questa rivoluzione, di cui oggi è prevista una
specifica certificazione, che dovrà innovare la propria professione
da gestore degli spazi e delle strutture a supporto delle attività
core
dell'impresa a volano della loro innovazione, considerando le
tematiche ambientali e sociali ed interagendo con le Human Resources
e gli ICT nei processi organizzativi della risorsa umana, nella nuova
logistica e delocalizzazione/remotizzazione di attività; in questo
lavoro, la Digital Facility rivestirà un ruolo centrale per siti
industriali, edifici del terziario, strutture turistiche, sociali ed
anche nell'amministrazione di condomini.
3.
Un ruolo essenziale e’ quello rivestito dai responsabili e
consulenti in Human
Resources
che, oltre al compito di innovare la principale risorsa aziendale di
questa rivoluzione, il Capitale Umano, ha anche una importante
funzione sociale, in particolare nei futuri modelli si Smart Working,
in quanto, attraverso le indispensabili relazioni con il mondo della
formazione, deve adoperarsi ad aiutare le generazioni attuali e le
future nel complesso percorso di adattamento al nuovo che sta
emergendo. Un adattamento attivo e non passivo: valorizzare il
capitale umano affinchè esso guidi e non subisca i processi.
4.
I processi, nella vita socioeconomica attuale sono diventati tutti
molto complessi e necessitano di un’accurata pianificazione di
tutte le azioni, sia in fase progettuale che in fase esecutiva e
gestionale. Gestire la pianificazione e valutazione significa
essenzialmente coordinare le aree marketing, i responsabili della
produzione, i facility manager, gli ICT manager. Ora, qui emerge la
grande importanza della figura del Business Analyst, il quale, con il
supporto di tool e template, dovrà analizzare i dati, sviluppare
Canvas, analizzare e monitorare la Value Stream e pianificare le
piattaforme di conduzione per i Project Manager; in un breve,
pianificare
la digitalizzazione dell'azienda e dei suoi prodotti.
Il
compito del Business
Analyst sarà,
in definitiva, quello di analizzare la struttura aziendale,
individuare e coordinare gli stakeholders, pianificare i processi
d'innovazione ed i nuovi modelli di business, da cui tracciare il
lavoro per i Project Manager, anche procedendo alle attività di
riorganizzazione del Capitale Umano (HR Management).
Un’ultima
considerazione per concludere: ogni progetto oggi non può piu’
essere frutto d'improvvisazione ne’ affidato alla fortuna. Occorre
che dati, informazioni e analisi siano accuratamente valutati e
finalizzati allo sviluppo di un accurato “Business Model”. Questo
è il ruolo soprattutto del Business
Analyst,
che dovrà supportare l'azienda nella definizione delle strategie
idonee e nella valutazione dei rischi. Oltre agli aspetti tecnici e
normativi, egli deve considerare anche quelli di marketing,
culturali, sociali, relazionali, organizzativi e molti altri, in
relazione al grado d'innovazione del processo o del prodotto. La sua
si configura, allora, una figura assolutamente strategica, con il
compito di integrare le attività di ricerca e formative, offerte
dalle Università, con le risorse finanziarie messe a disposizione
dai Governi, con le capacità imprenditoriali di PMI, e Reti
d'Imprese.
Gli
Innovation Manager, i Business Analyst e gli Imprenditori devono
lavorare nello sviluppo di un progetto, correttamente proporzionato
alle reali capacità ed opportunità, in cui l'innovazione deve
divenire il mezzo.
Raramente
le PMI dispongono al loro interno delle figure necessarie ad
affiancare l'imprenditore nella conduzione di processi complessi,
come l'Innovazione, che per le aziende strutturate sono visti come
semplici opportunità. Un importante ruolo lo possono rivestire i
Commercialisti/Fiduciari, i Consulenti ICT, le Associazioni di
Categoria, i consulenti di Finanza Agevolata, tutti attori che
dovrebbero porsi l'obbiettivo di far crescere il proprio
cliente/associato, in quanto fonte di lavoro nel tempo, anche
supportati dalle attività formative.
I
consulenti, e le società specializzate in finanza agevolata, devono
svolgere innanzi tutto il ruolo di Business Analyst, ed aiutare a
condurre le aziende verso l'Innovazione, attraverso una corretta
Business Analysis e supportare le PMI, con un innovation manager,
nella ricerca di progetti ed attività a cui aggregare la PMI.
Un
progetto che può essere correttamente rappresentato da una
CLESSIDRA,
con
gli ATTORI raggruppati per AREA, della ricerca, dell'integrazione
industriale, del coordinamento, del supporto locale e di filiera,
all'INNOVAZIONE delle PMI e la realizzazione di opere sociali.
Uno
schema in cui ogni ATTORE può ritrovare la sua collocazione, in
relazione al RUOLO che vuole, e può, rivestire, in relazione alle
capacità.
Sinergie
per Innovare, che potranno produrre concreto sviluppo ed occupazione.
Sinergie
che, come nelle amicizie e nei rapporti sentimentali, devono basarsi
su precisi valori: fiducia, rispetto, trasparenza, bilanciamento del
dare/avere. L'assenza di uno di essi ne impedirà la nascita ed
incrinerà il prosieguo, divenendo l'unico limite allo sviluppo.
Le
aziende che innovano hanno l'opportunità, ed il dovere, di portare
la propria innovazione ai propri clienti ed alle loro reti
distributive.
Ognuno
di noi può, anche nel suo piccolo, avviare un processo virtuoso che
potrà condurre l'umanità intera verso un modello ambientale e
sociale sostenibile.
Molti
individui si impegnano in progetti esemplificativi e di ampia
portata, cercando di contrastare le correnti speculative, ma vengono
fortemente ostacolati da soggetti che mirano esclusivamente ai
benefici di pochi individui a discapito dei molti.
Mahatma
Gandhi ha colto nel segno, scrivendo di ciò che questi individui
affrontano:
Le
crisi mondiali, i conflitti, le emergenze sociali, sono scatenate da
pochi individui interessati esclusivamente al loro interesse, come:
guerre
condotte per il controllo delle risorse;
dittature
finanziate da multinazionali;
ricerche
occultate per salvaguardare produzioni alimentari e sanitarie,
inutili o dannose.
E
sono solo alcuni esempi.
Gli
effetti negativi ricadono anche su coloro che ritengono di essere al
di sopra delle inermi masse (clima, riduzione dei consumi,
immigrazioni, ecc.).
Riflettiamoci,
impegnamoci individualmente, non ostacoliamo chi conduce queste dure
battaglie …. ricordando che l'agire sostenibile produce benefici
per tutti, anche per coloro che oggi operano solo con obbiettivi
speculativi.
La
ricerca di nuovi sistemi tecnologici e nuovi modelli, che possono
essere d'aiuto alla salvaguardia dell'ambiente in cui viviamo e
vivranno le prossime generazioni, ne saranno il contenuto. Sistemi e
modelli che, riprendendo ciò che la natura fa egregiamente e che i
nostri antenati ne erano ben consci e ad essa si ispiravano, sono
letti come fonte e non come limite.
Sistemi
e modelli che possono divenire supporto al miglioramento della
qualità della vita e che, se correttamente stimolati dalle
amministrazioni pubbliche, persino un grande volano di sviluppo. Best
practices e grandi progetti, che potranno essere un utile riferimento
per coloro, privati e pubbliche amministrazioni, che vorranno
approcciare modelli di sostenibilità.
Il
WIOBOOK conterrà progetti di ricerca e di sviluppo territoriali,
supportati da innovativi modelli e sistemi tecnologici, ed un
capitolo dedicato a temi caldi di commistione tra finanza, politica
ed inefficienza amministrativa che ne hanno impedito la
realizzazione, causando perdite di change e danni economici per i
contribuenti, a solo vantaggio della speculazione (Bad Practices).
La
sostenibilità sarà alla base di tutti i temi trattati,
collazionando il materiale tratto dai progetti sviluppati, realizzati
ed in fase di sviluppo, ma anche quelli interrotti per motivazioni
legate spesso alla politica ed agli interessi speculativi. A questi
ultimi sarà dedicato un capitolo d'approfondimento “Progettualità
ed Opportunità vanificate da una classe politico/amministrativa
inefficiente e da Operatori economici con pochi scrupoli”.
Un
capitolo, inoltre, sarà dedicato al tema dell'Alimentazione
Sostenibile, in cui Tecnologie, Ricerca, Energia, saranno coniugati
per una corretta progettualità, cogliendo gli aspetti della
sostenibilità. Esperti e Ricercatori, di una pluralità di settori,
spesso isolati tra loro, saranno coinvolti nella stesura di questo
capitolo generando una sinergia unica con risultati inimmaginabili.
Un
capitolo di fondamentale interesse per molti, anzi per tutti, in
relazione alle importanti ricadute del tema trattato, individuali
(per la salute, la qualità della vita e le aspettative) e
collettive, per gli aspetti socioeconomici che impatta, quali la
spesa sanitaria (le cui risorse risparmiate potrebbero essere
utilizzate per la Ricerca e lo Sviluppo ) e lo sviluppo di aree
rurali.
Un
tema, quello della salute e della qualità della vita, trasversale a
tutti i capitoli, dalle tecnologie applicate agli edifici, ai grandi
progetti di ricerca Smart Cities, a modelli e prodotti alimentari,
frutto di approfondita ricerca.
In
particolare, il tema dell'alimentazione, conterrà alcuni aspetti di
un progetto in sviluppo che approfondirà una pluralità di temi,
quali:
la
produzione biologica;
bioenergetica
ed il loro supporto alla sostenibilità;
la
sostenibilità alimentare, attraverso l'analisi degli aspetti
chimico/nutrizionale;
alimentazione
e tecnologie per le utenze diversamente abili, anziani e nelle fasi
riabilitative;
modelli
alimentari sostenibili e la divulgazione mondiale in considerazione
della centralità dell'evento Expo2015;
piattaforme
telematiche (CRM), in grado di interconnettere strutture sanitarie,
produttori (di tecnologie ed alimenti), centri nutrizionali, centri
fisioterapici, centri di ristorazione, con i singoli individui, al
fine di fornire servizi di assistenza e di prevenzione.
Un
capitolo che conterrà un progetto che vedrà l'individuo al suo
centro, permettendogli di interagire con tutti gli operatori, i cui
risultati saranno semplicemente inimmaginabili per tutti, con
benefici derivanti dalla sola iterazione e non da investimenti e
costi.
Questo
WIOBOOK vuole trasmettere alcuni concetti, esempi e modelli su, ma anche le esperienze personali che hanno prodotto parti della storia dell'innovazione:
INNOVAZIONE
E SEMPLICITA’ – UNA GUIDA PER UN CORRETTO APPROCCIO
IL
KNOW HOW PER UN CORRETTO APPROCCIO ALL'INNOVAZIONE 4.0 ATTRAVERSO UN
FLUIDO PERCORSO E MODELLI DI ASSISTENZA ALLA DECISIONE
UNA
GUIDA CONCRETA, PER MANAGER E CONSULENTI, PER L'INNOVAZIONE
TOOL
E MODELLI PER CONDURRE L'INNOVAZIONE DELLE PMI, ATTRAVERSO UN FLUSSO
SEQUENZIALE E COMPLETO
"Quando parli stai solo ripetendo quello che sai, quando ascolti puoi imparare qualcosa di nuovo" DALAI LAMA